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L’esperienza dei dipendenti come leva per il business

Tra le frasi più celebri dell’imprenditore britannico Richard Branson, fondatore di Virgin Group, ce n’è una sul rapporto tra capi e collaboratori nelle imprese: “Prendetevi cura dei vostri dipendenti e loro si prenderanno cura della vostra azienda”.

Sul significato di questa affermazione si fonda la concezione del mondo HR da parte di SAP. Secondo la multinazionale europea per la produzione di software gestionali, le aziende che investono sull’esperienza delle persone ottengono risultati migliori dai loro collaboratori.

“I dipendenti sono i veri stakeholder e rappresentano l’asset fondamentale dell’azienda”, spiega Matteo Losi, Digital Chief Expert EMEA South di SAP. “I collaboratori dovrebbero essere considerati come consumatori e viceversa. La cosiddetta economia dell’esperienza si identifica nel valore che una certa attività ha per le persone”.

Losi fa un paragone con l’atto di bere un caffè in una location di alto valore, per esempio in piazza San Marco a Venezia: pur pagando di più rispetto a un qualsiasi bar, questa azione può valere l’esperienza grazie al luogo in cui la si compie. “In ambito aziendale vale lo stesso concetto: avere dipendenti convinti di investire il proprio tempo in qualcosa di valore risulta utile ai fini del business dell’impresa”.

Interazione e ingaggio come leve dell’HR

In prima linea nel prendersi cura dei dipendenti all’interno delle aziende c’è il Direttore delle Risorse Umane. “Oggi il Responsabile HR si può considerare un ‘follower’ dei dipendenti e può usufruire anche della tecnologia per gestire al meglio le persone, che spesso in azienda non sono così ‘social’ come nella vita privata”, sostiene Pietro Iurato, Human Resources Director South Europe di SAP.

Il rapporto di fiducia tra dipendente e azienda “migliora se ci sono interazione e ingaggio”. Facendo un parallelo col mercato, la costruzione comune dello sviluppo di carriera delle persone “è come l’incontro tra domanda e offerta”, secondo Iurato.

Il focus sull’esperienza rappresenta quindi un cambiamento radicale nella cultura della gestione HR. Consentendo alle persone di vivere esperienze uniche e personalizzate in ogni momento del loro percorso aziendale, si genera un impatto sul loro vissuto, sul loro coinvolgimento e sui profitti aziendali.

L’approccio people-centric di Campari

Due esempi, in questo senso, sono stati portati da Campari Group e OTB nell’ambito dell’evento Reinventing Employee Experience presso la Galleria Campari di Sesto San Giovanni (Milano), a cui ha partecipato la nostra redazione.

Ne abbiamo parlato con Giorgio Pivetta, Head of Group HR di Campari Group, secondo il quale “il mondo HR sta cambiando in direzione dell’esperienza”. Cultura aziendale e tecnologia (intesa come l’uso di piattaforme di misurazione dei dati), secondo Pivetta possono convivere “senza dimenticare il valore della ‘H’ della sigla HR”, cioè Human Resources.

“Costruire una forte identità aziendale è una leva per il business”, spiega il Direttore HR di Campari. “Per questo è importante creare un allineamento culturale delle persone in chiave strategica”. Per farlo, l’azienda di Sesto San Giovanni ha coniato l’espressione “Camparista Experience” per accrescere il proprio Employer branding e la sua Employer Value Proposition. “Dall’engagement tradizionale, il nostro paradigma passa all’employee experience, con un approccio che non mette al centro l’azienda, ma le persone”.

 

SAP, HR, Campari, esperienza


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Gabriele Perrone

Gabriele Perrone, giornalista professionista con oltre 10 anni di esperienza, è redattore della casa editrice ESTE. Nel corso della sua carriera ha lavorato per importanti gruppi editoriali, dove ha maturato competenze sia in ambito redazionale sia nelle pubbliche relazioni. Negli anni si è occupato di economia, politica internazionale, innovazione tecnologica, management e cultura d'impresa su riviste cartacee e giornali online. Ha presentato eventi e ha moderato tavole rotonde con protagonisti manager di aziende di fronte a professionisti di vari settori in location di alto livello. Tra le sue esperienze lavorative precedenti, ci sono quelle al quotidiano online Lettera43.it e in LC Publishing Group, oltre a numerose collaborazioni con testate italiane e straniere, da Pambianco all'Independent. Laureato in Lettere moderne presso l'Università degli Studi di Milano, ha conseguito un postgraduate diploma alla London School of Journalism.

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