fabbrica produzione

Creare organizzazioni resilienti per garantire la continuità del business

A causa dell’emergenza coronavirus, molte fabbriche si sono fermate, altre stanno riconvertendo la produzione. Per garantire la continuità del business, è importante che le aziende sappiano affrontare le difficoltà trovando nuove soluzioni e infondendo al loro interno fiducia e senso di appartenenza.

Nella seconda puntata di PdM Talk, il nuovo format live della casa editrice ESTE (in onda su Parole di Management tutti i venerdì dalle 12 alle 13), si è discusso, con il contributo di autorevoli ospiti, di come sia possibile costruire organizzazioni resilienti e di come si possa garantire la continuità del business in questa situazione straordinaria.

Un aiuto arriva dalla dottrina militare

Il mondo militare è più allenato a fronteggiare i momenti di crisi per mantenere la continuità operativa, anche se in questo caso il nemico è sconosciuto. Fernando Giancotti, Generale di Squadra Aerea e Presidente del Centro Alti Studi per la Difesa dell’Aeronautica Militare, propone la dottrina ‘survive and operate’. “Un paradigma che si basa sul concetto di resilienza e punta ad analizzare le difficoltà e capire le proprie incapacità, per poi massimizzare le proprie possibilità e trovare soluzioni alternative”.

Per affrontare situazioni impreviste, come quella che stiamo vivendo con l’emergenza coronavirus, secondo Giancotti “le aziende hanno bisogno di creare una forte identità, una cultura condivisa e una leadership distribuita”. Quest’ultima è fondamentale per “indirizzare l’engagement collettivo verso l’efficacia e l’ottimismo”.

Inoltre è necessario “investire sulla cultura dell’imprevisto attraverso appositi corsi per i dipendenti”, che all’improvviso possono trovarsi a gestire situazioni di emergenza. Generare una forte dinamica di gruppo è una strategia molto importante da questo punto di vista per mantenere la coesione della squadra, anche in ambito aziendale.

L’importanza di prepararsi all’emergenza

Questa attività spetta soprattutto ai Direttori del Personale. A riguardo Adriano Gallea, HR Business partner Eu-Asia-China di Prima Industrie, racconta come l’azienda (che ha sedi in Cina) abbia gestito il coordinamento dei dipendenti a distanza nell’emergenza coronavirus, salvaguardando al tempo stesso la loro salute (per approfondire leggi qui l’intervista ad Adriano Gallea su Parole di Management). “Fare domande e dare risposte puntuali ai dubbi delle persone, senza lasciare nessuno indietro, fa parte della costruzione della fiducia e di una vera squadra in azienda”.

Alberto Bubbio, Docente di Pianificazione e Controllo all’Università Carlo Cattaneo LIUC, sottolinea come sia importante un’attività per affrontare con maggiore efficacia queste situazioni straordinarie: “Essere esercitati a pensare in anticipo allo scenario prospettico più probabile e preparare contromosse adeguate per superare la crisi”.

In sintesi “prevenire è meglio che curare, quindi bisogna immaginare situazioni possibili e allenare le persone per riuscire ad agire prontamente di conseguenza”. Quello che serve oggi, secondo Bubbio, è una leadership d’azione e una rapidità d’azione straordinaria.

Resilienza e ascolto per vincere la sfida

La resilienza “si esplica nella capacità di ascoltare tutti gli attori della filiera e tutte le nostre risorse umane interne”, spiega Angelo Luigi Marchetti, Amministratore Delegato di Marlegno. Tutto questo, poi, deve essere trasformato in decisioni e “qui entra in gioco il tema della leadership”. Tutte le persone in azienda, secondo Marchetti, devono saper “valutare i differenti punti di vista, condensarli e avere capacità di reazione”.

In Marlegno viene effettuata una ‘What if scenario Analysis’ che mette in conto eventuali cambiamenti di aspetti operativi che si traducono in una riorganizzazione generale. Un esempio in questo senso arriva dalla stessa Marlegno: negli anni, l’azienda è passata dalla ‘semplice’ produzione nel settore dell’Edilizia a un modello di business che punta molto sulla servitizzazione.

In conclusione, “la paura non deve paralizzare, piuttosto bisogna sapersi riorganizzare nelle avversità, con capacità di adattamento e sviluppando il problem solving“, afferma Elena Mazzoleni, Responsabile Training and Education dell’Istituto Europeo di Oncologia, che sostiene l’importanza della condivisione di conoscenze per superare le situazioni di crisi. “Non lasceremo indietro nessuno”, diceva Umberto Veronesi. Oggi vale per l’emergenza sanitaria. Domani, nel nuovo Dopoguerra, dovrà valere anche per l’emergenza economica.

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