Dietrofront sull’Home working: fa calare la produttività
A risentire della distanza sarebbero soprattutto le performance lavorative del lunedì e del venerdì.
Il dubbio è venuto a molti. Sebbene numerosi studi pre-pandemia avessero dimostrato che i lavoratori da casa sono altrettanto efficienti di quelli che operano in ufficio, non tutti erano convinti che le performance sarebbero state le stesse nell’ipotesi di uno Smart working forzoso e duraturo.
Adesso, sembrano arrivare le prime conferme. Negli Stati Uniti la banca JP Morgan ha deciso di affrettare il rientro in ufficio dei suoi dipendenti dopo aver verificato che gli ultimi mesi di Home working hanno coinciso con un calo della produttività. A risentire della distanza sarebbero state in particolare le performance lavorative del lunedì e del venerdì. Questi risultati, combinati con il timore che il lavoro da remoto non possa rappresentare un valido sostituto di una piena interazione, avrebbero spinto la più grande banca statunitense a spingere per riportare il maggior numero possibile di dipendenti in ufficio nelle prossime settimane.
Il work from home lifestyle sarebbe stato adottato soprattutto dal personale più giovane, portando al crollo della creatività. Il calo della produttività avrebbe riguardato tutti, giovani e meno giovani, ma secondo la banca i primi sarebbero stati svantaggiati anche dall’aver perso le opportunità di apprendimento offerte dalla vita d’ufficio.
Le risultanze di JP Morgan non sono ancora sufficienti per mettere un punto al dibattito tra sostenitori e detrattori dell’Home working. Tuttavia, secondo alcuni, dimostrerebbero che non tutte le funzioni riescono a garantire dal tavolo della cucina le stesse performance offerte dalla scrivania.
Fonte: Bloomberg
Photo credit: Magnet.me
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Giornalista professionista dal 2018, da 10 anni collabora con testate locali e nazionali, tra carta stampata, online e tivù. Ha scritto per il Giornale di Sicilia e la tivù locale Tgs, per Mediaset, CorCom – Corriere delle Comunicazioni e La Repubblica. Da marzo 2019 collabora con la casa editrice ESTE.
Negli anni si è occupata di cronaca, cultura, economia, digitale e innovazione. Nata a Palermo, è laureata in Giurisprudenza. Ha frequentato il Master in Giornalismo politico-economico e informazione multimediale alla Business School de Il Sole 24 Ore e la Scuola superiore di Giornalismo “Massimo Baldini” all’Università Luiss Guido Carli.
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