Il burnout ci colpisce sempre più giovani
L’età media di chi rivela di vivere un forte stress lavorativo è scesa a 32 anni.
I 30 sono diventati i nuovi 50. Se la vita (anche lavorativa) si allunga, stress e preoccupazioni legate alla carriera sembrano arrivare sempre prima. Con effetti negativi sulla salute: secondo una ricerca dell’azienda inglese The Office Group, oggi un lavoratore medio vive un’esperienza di burnout – ovvero di forte stress lavorativo accompagnato da stanchezza, mancanza di sonno, irritabilità e scarsa capacità di concentrazione – già all’età di 32 anni.
Se molti a quell’età non possono ancora dire di avere una carriera ben avviata, un terzo dei lavoratori inglesi intervistati rivela di essere già a rischio esaurimento. La ragione? Più della metà di loro lavora troppo (52%) e troppo a lungo (58%). Un buon numero di giovani ammette di non prendere abbastanza giorni liberi (39%) e di sentirsi come se dovesse essere sempre attivo al lavoro (47%). Due persone su cinque ravvisano poi una forte pressione nel doversi dedicare costantemente a un lavoro extra.
Un terzo degli intervistati cita la pandemia come causa del proprio burnout. In effetti, più della metà degli inglesi ha iniziato a lavorare per più ore al giorno da quando sono entrate in vigore le restrizioni legate alla pandemia. In media, si calcola che gli home workers abbiano accumulato sette giorni di lavoro extra negli ultimi cinque mesi.
La generazione dei trentenni ne avrebbe risentito in misura maggiore. I più giovani avvertono, infatti, tutti gli obblighi tipici dell’ufficio anche a casa, ma nell’ultimo periodo non hanno goduto in alcun modo dell’interazione sociale e del suo effetto benefico in termini di alleviamento dello stress. Quasi un quarto degli intervistati ha manifestato il desiderio di partecipare a corsi di mindfulness, wellness e yoga organizzati dal datore di lavoro per rilassarsi tra un incarico e l’altro.
Fonte: The Guardian
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Giornalista professionista dal 2018, da 10 anni collabora con testate locali e nazionali, tra carta stampata, online e tivù. Ha scritto per il Giornale di Sicilia e la tivù locale Tgs, per Mediaset, CorCom – Corriere delle Comunicazioni e La Repubblica. Da marzo 2019 collabora con la casa editrice ESTE.
Negli anni si è occupata di cronaca, cultura, economia, digitale e innovazione. Nata a Palermo, è laureata in Giurisprudenza. Ha frequentato il Master in Giornalismo politico-economico e informazione multimediale alla Business School de Il Sole 24 Ore e la Scuola superiore di Giornalismo “Massimo Baldini” all’Università Luiss Guido Carli.
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