Scuole aperte, ma non troppo
Manca poco alla riapertura delle scuole, ma le incognite restano. Come inciderà sul lavoro dei genitori? Se n’è parlato nella puntata del 18 settembre 2020.
Al termine del lockdown gli studenti non sono tornati in classe con la prospettiva di riprendere il nuovo anno scolastico in totale sicurezza.
A pochi giorni dall’avvio del nuovo anno, quando tutto dovrebbe essere pronto, le incognite sono ancora moltissime: difficoltà ad applicare le regole sul distanziamento, mascherine sì o mascherine no, banchi a rotelle non a norma, dubbi sui trasporti, personale vacante e didattica alternata pesano come un macigno sulla ripresa delle lezioni. Una gestione della formazione dei ragazzi così approssimativa avrà conseguenze profonde sulla crescita delle future generazioni. Molti potrebbero perdere fiducia nel sistema pubblico o, addirittura, tornare al precettore di una volta.
Non bisogna dimenticare che organizzazione della scuola e organizzazione del lavoro sono strettamente connesse e l’incognita scuola si può tradurre nella perdita del lavoro per molti genitori, che non possono abbandonare figli piccoli di fronte a un’aula virtuale. La situazione è davvero così compromessa?
Ospiti della puntata:
Giuseppe Bertagna, Professore ordinario di Pedagogia generale e sociale – Università degli Studi di Bergamo
Marta Cordini, Referente – Progetto ScuolaCovid
Rino Di Meglio, Coordinatore nazionale – Gilda degli insegnanti – Federazione Gilda-Unams
Giulia Gabriella Pastori, Professore associato di Metodi della ricerca e Pedagogia Interculturale – Università degli Studi Milano-Bicocca
Mario Rusconi, Presidente – Associazione nazionale presidi (Anp) Lazio