Controlla il business per gestire rischi e performance
Attendere che gli eventi accadano e poi decidere di intervenire oppure prevedere le situazioni e anticipare le decisioni: qual è la modalità più funzionale per governare un’azienda? Il secondo approccio risulta nettamente più funzionale in particolare nell’era delle incertezze in cui farsi cogliere impreparati mette a rischio la sopravvivenza stessa dell’organizzazione. Inoltre, chi gestisce un’azienda è chiamato a una sana e adeguata gestione organizzativa, oltre che a porre attenzione nell’attuazione degli strumenti previsti per presagire un’eventuale crisi, superarla e recuperare l’attività lavorativa.
In effetti lo prevede anche l’articolo 2086 del Codice civile, modificato con l’entrata in vigore dell’articolo 375 del Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza (D.lgs 14/2019), secondo cui “l’imprenditore che operi in forma societaria o collettiva, ha il dovere di istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa, anche in funzione della rilevazione tempestiva della crisi dell’impresa e della perdita della continuità aziendale, nonché di attivarsi senza indugio per l’adozione e l’attuazione di uno degli strumenti previsti dall’ordinamento per il superamento della crisi e il recupero della continuità aziendale”.
Per gestire e limitare i rischi diventa quindi essenziale dotarsi di strumenti in grado di aggregare i dati, misurarne le performance, tenerli monitorati e allertare nel caso in cui un determinato indice non sia performante quanto dovrebbe. La misurazione dei KPI aziendali è indispensabile per tracciare una rotta al proprio business. “Gli indici permettono all’azienda di misurarsi e quando vanno oltre soglia, si presume uno stato di crisi prodromico di un possibile stato di insolvenza”, ha affermato Vincenzo Matera, BU Director Euris Dynamics.
L’occasione per affrontare questi temi è stato il webinar dal titolo Euris GrandTour – Studia il percorso e previeni gli ostacoli: governa e monitora i tuoi KPI, il primo di una serie di incontri organizzati dal Gruppo Euris (clicca qui per scoprire di più sugli altri eventi) e di cui Parole di Management è Media Partner.
Monitorare gli indici di performance
Ma come si misurano gli indici? Secondo un recente sondaggio di Euris, il 58% delle aziende non dispone di un prodotto idoneo, mentre il 23% non ne è ancora dotato, ma lo sta cercando. Il mercato propone numerose soluzioni tecnologiche in risposta a queste esigenze; fondamentale, però, è che siano allineate con la normativa vigente e con il Codice della crisi d’impresa. Devono, infatti, essere progettate per permettere la creazione, l’elaborazione in tempo reale e la rappresentazione dinamica di indicatori, standard e mirati all’azienda, utilizzati per analizzare le performance del business. “Performa Monitor” ideato da Euris Dynamics consente la creazione e il monitoraggio di un numero illimitato di indici, sia standard sia personalizzati”, ha spiegato Eleonora Vallini, Business Intelligence Consultant Euris Dynamics.
Con riferimento ai KPI, Matera ha aggiunto: “La soluzione è progettata rispetto a quanto imposto dal Codice della crisi d’impresa, ma consente inoltre di inserire innumerevoli indici riferiti alla contabilità generale. Possono essere inseriti, per esempio, anche indici che esulano dal settore finanza, come quelli indirizzati alla produzione”. Insomma, il monitoraggio degli indici come norma di legge diventa una leva per governare la produttività.
Ma la vera forza di Performa Monitor è il monitoraggio continuo dei KPI, infatti, il prodotto consente di ottenere informazioni in real time; un sistema di alerting è in grado di segnalare il superamento di soglie di warning inviando email in automatico con l’indicazione degli indici fuori soglia e il relativo valore. “Performa Monitor conserva uno storico degli indicatori di performance: mantiene uno sguardo sul passato, facendo al contempo previsioni sul futuro”, ha continuato Vallini. “Tra le varie funzionalità, è possibile impostare grafici interattivi con visualizzazione dei trend per ciascun KPI e personalizzare la dashboard tramite l’inserimento di grafici indirizzati allo specifico business dell’azienda”.
Le soluzioni di monitoraggio degli indicatori devono inoltre essere flessibili e in costante evoluzione, anche mutuando le best practice delle funzionalità di alcuni clienti e applicandole a tutto l’ecosistema di chi già utilizza una specifica soluzione. “La particolarità di incorporare le esigenze di diversi clienti permette di avere versioni successive del prodotto che incorporano nuove funzionalità; si utilizza così, di volta in volta, una versione unica e aggiornata con le funzionalità richieste dai vari clienti” ha concluso Matera.
Laureata magistrale in Comunicazione, Informazione, editoria, classe di laurea in Informazione e sistemi editoriali, Federica Biffi ha seguito corsi di storytelling, scrittura, narrazione. È appassionata di cinema e si interessa a tematiche riguardanti la sostenibilità, l’uguaglianza, l’inclusion e la diversity, anche in ambito digital e social, contribuendo a contenuti in siti web.
Ha lavorato nell’ambito della comunicazione e collabora con la casa editrice ESTE come editor e redattrice.
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