Genitore a tempo pieno diventa un job title (su LinkedIn)
Niente più ‘buchi’ sul curriculum. LinkedIn ha annunciato l’intenzione di rendere disponibili a breve nuove definizioni per aggiornare il proprio profilo, che tengano conto delle motivazioni per cui in un determinato periodo non si è stati attivi al lavoro. Compariranno così, tra gli status del social network, le diciture stay-at-home mom e stay-at-home dad, ma anche parental leave, family care e sabbatical.
La decisione punta a risolvere il problema dei cosiddetti employment gap, ovvero dei periodi durante i quali una persona smette di lavorare, volontariamente e senza essere stata licenziata, per motivi familiari. Quello che viene visto da molti reclutatori come una macchia sul curriculum potrebbe ora assumere nuovo valore, facendo sì che anche le esperienze familiari contribuiscano a delineare l’identikit del candidato. LinkedIn punta anche a rimuovere il requisito per cui ogni aggiornamento del curriculum debba essere legato a una specifica azienda o datore di lavoro.
A sollecitare il cambio di approccio è stata una discussione nata da un post pubblicato sul blog Better Marketing, in cui l’autrice biasimava l’assenza di un linguaggio più flessibile e di alternative validi ai classici job title per le donne che lasciano il lavoro in seguito alla nascita di un figlio. Finendo per alimentare il bias che considera le madri meno affidabili, capaci e dedicate al lavoro.
La soluzione comunque sembra sarà soltanto temporanea. LinkedIn ha fatto sapere che sta ancora lavorando a una revisione complessiva del curriculum digitale. Nei prossimi mesi, il social network introdurrà maggiore flessibilità, consentendo agli utenti di creare un resume ad hoc per i periodi di stop sul lavoro, graficamente separato dal resto delle esperienze lavorative, in cui si potrà scegliere tra 10 diverse definizioni, dal congedo parentale all’anno sabbatico.
Fonte: Forbes
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Giornalista professionista dal 2018, da 10 anni collabora con testate locali e nazionali, tra carta stampata, online e tivù. Ha scritto per il Giornale di Sicilia e la tivù locale Tgs, per Mediaset, CorCom – Corriere delle Comunicazioni e La Repubblica. Da marzo 2019 collabora con la casa editrice ESTE.
Negli anni si è occupata di cronaca, cultura, economia, digitale e innovazione. Nata a Palermo, è laureata in Giurisprudenza. Ha frequentato il Master in Giornalismo politico-economico e informazione multimediale alla Business School de Il Sole 24 Ore e la Scuola superiore di Giornalismo “Massimo Baldini” all’Università Luiss Guido Carli.
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