La ripresa sconvolge (in positivo) il mercato del lavoro
Milioni di persone stanno lasciando volontariamente il proprio posto di lavoro. Secondo il Labor Department statunitense, quasi 4 milioni di americani si sono licenziati ad aprile 2021, il numero più alto mai registrato. Il tasso di licenziamenti volontari è stato particolarmente alto nell’industria dell’intrattenimento e dell’ospitalità, dove la competizione è serrata, ma il numero di coloro che stanno abbandonando la precedente occupazione è alto in tutti i settori.
Secondo gli economisti, la prima ragione di questi numeri va ricercata semplicemente nell’arretrato accumulato durante la fase più critica della pandemia. In base ad alcune stime, nel 2020 hanno lasciato il posto di lavoro circa 5 milioni di persone in meno rispetto a quanto ci si sarebbe aspettato in condizioni normali: considerate le difficoltà di un mercato del lavoro in crisi, molte persone hanno scelto di tenersi stretta anche un’occupazione non gradita. Ora che l’economia si sta pian piano riprendendo, i lavoratori cominciano a sentirsi più incoraggiati a seguire il proprio istinto.
Un altro fattore chiave, secondo gli esperti, è proprio la velocità con cui negli Usa l’economia si è già ripresa. Mentre la pandemia regrediva e le riaperture si diffondevano su tutto il Paese, i settori che erano rimasti fermi o avevano dovuto ridurre la forza lavoro sono corsi ad assumere nuovo personale, per far fronte alla domanda crescente di beni e servizi.
Allo stesso tempo, molte persone sono rimaste riluttanti a tornare al lavoro, a causa degli ancora diffusi timori di contagio, delle necessità di cura dei figli o dei genitori anziani o delle basse prospettive di reddito paragonate alle indennità di disoccupazione. Il risultato è stato un’esplosione di posizioni aperte, con le aziende in lotta tra loro per selezionare e assumere nuovi profili. Per attrarre candidati, i datori di lavoro stanno cominciando a offrire stipendi più elevati, incrementando così le dimissioni di molti in cerca di posizioni migliori.
Fonte: The New York Times
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Giornalista professionista dal 2018, da 10 anni collabora con testate locali e nazionali, tra carta stampata, online e tivù. Ha scritto per il Giornale di Sicilia e la tivù locale Tgs, per Mediaset, CorCom – Corriere delle Comunicazioni e La Repubblica. Da marzo 2019 collabora con la casa editrice ESTE.
Negli anni si è occupata di cronaca, cultura, economia, digitale e innovazione. Nata a Palermo, è laureata in Giurisprudenza. Ha frequentato il Master in Giornalismo politico-economico e informazione multimediale alla Business School de Il Sole 24 Ore e la Scuola superiore di Giornalismo “Massimo Baldini” all’Università Luiss Guido Carli.
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