Trasferimento di competenze, il ruolo del partner tecnologico
Un investimento non più rimandabile nel tempo. Più che un’opzione, il digitale è oggi un requisito per le imprese che intendano restare sul mercato ed essere competitive. Non tutte le aziende italiane, però, hanno gli stessi livelli di conoscenza del mondo 4.0. Alcune hanno avvertito la rivoluzione digitale in corso, ma non sanno come prepararsi ad affrontarla; altre sono consapevoli di dover investire, ma sono disorientate rispetto alle scelte tecnologiche da adottare; altre ancora hanno già avviato un percorso di trasformazione, ma hanno bisogno di una guida nell’individuazione delle caratteristiche più adatte alla loro soluzione.
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) destina complessivamente 49,1 miliardi di euro alla missione 1 dedicata a “Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura”. Per molte imprese, si tratta di un’occasione irripetibile per avviarsi verso un percorso di transizione tecnologica. Ecco perché l’attenzione del Governo si è concentrata anche sulle strutture in grado di mettere a loro disposizione know how e competenze, prevedendo uno stanziamento di 350 milioni per tutto il periodo 2021-26 a favore di Competence Center e Digital Innovation Hub.
È la seconda componente della missione 4 del Pnrr, intitolata “Dalla ricerca all’impresa”. L’investimento 2.3 si occupa nello specifico di “potenziamento ed estensione tematica e territoriale dei centri di trasferimento tecnologico per segmenti di industria” ed è finalizzato “al potenziamento delle attività, anche attraverso un processo di riorganizzazione e razionalizzazione e specializzazione dei centri esistenti, per offrire servizi tecnologici avanzati alle imprese”. Nella ricerca della propria strada verso la digitalizzazione un aiuto importante può arrivare, infatti, dai Competence Center e dai loro partner tecnologici. Tesar, società specializzata in gestione e monitoraggio della produzione industriale tramite soluzioni MES, è partner del Made, il Competence Center ospitato dal Politecnico di Milano, sin dalla sua fondazione.
Formazione e orientamento nella scelta delle tecnologie
Presente all’interno del centro di competenza con due applicazioni della sua soluzione di Gestione della Produzione (MES)– un sistema in cloud per la raccolta dati e un terminale di visualizzazione della soluzione di gestione via mobile – Tesar accompagna le aziende che si rivolgono al Made in un percorso di creazione e trasferimento di competenze. “Nel Competence Center si trovano risposte, formazione e orientamento alla scelta delle tecnologie più adatte”, dice Stefano Festa, General Manager di Tesar. “L’investimento in digitale tende a esaltare le potenzialità della filiera produttiva e far sì che gli impianti rendano di più del puro calcolo di investimento finanziario. La vera ricchezza dell’impresa sta nei dati che essa stessa produce: ottimizzare il ciclo produttivo attraverso l’acquisizione dei dati dalle macchine permette di trarre informazioni utili per effettuare l’analisi di conformità e ottenere prodotti migliori”.
Da marzo 2020, secondo i dati diffusi dal Made, sono più di 8.600 le persone che hanno partecipato ad attività di formazione e apprendimento erogate, per un totale di più di 3mila imprese coinvolte. A partire dalla metà di dicembre 2020, quando il centro ha aperto i suoi spazi – 2.500 metri quadri di allestimento e 20 dimostratori per altrettanti esempi di vera fabbrica digitale e sostenibile – sono state più di 200 le visite in presenza. “Tutti i momenti di incontro, fisici o virtuali, hanno avuto una ricaduta all’interno dell’impresa”, assicura Marco Taisch, Professore Ordinario di Advanced & Sustainable Manufacturing al Politecnico di Milano, Presidente del Competence Center Made. “Abbiamo avviato ormai un’ottantina di progetti di trasferimento tecnologico, insegnando agli utenti a fare 4.0 grazie alla partecipazione di aziende come Tesar che hanno messo a disposizione non solo strumenti, ma soprattutto competenze”.
Come dice il nome, è nelle competenze che sta il vero valore aggiunto di istituzioni come il Made. Poter contare su partner che hanno deciso di investire nella crescita industriale del Paese fa degli otto Competence Center italiani un esperimento unico nel panorama europeo. “Le imprese partner hanno compreso perfettamente quale sia il loro ruolo di fronte ad aziende che manifestano il desiderio di essere prese per mano e accompagnate. Il Competence Center non vende tecnologie, software o hardware: siamo, perciò, percepiti come partner neutrali e quindi affidabili”, continua Taisch.
Dalle imprese per le imprese
Dalle imprese per le imprese è l’idea alla base del coinvolgimento dei partner. Il Made si occupa della realizzazione dei progetti di innovazione, ricerca industriale e sviluppo sperimentale ammessi ai bandi promossi dallo stesso Competence Center. Non si tratta di bandi finalizzati alla costruzione di nuove tecnologie o metodologie, bensì all’utilizzo di competenze che si trovano già all’interno del Made grazie al supporto di grandi realtà industriali italiane. L’obiettivo è aiutare le aziende che vogliono avviare una transizione digitale ad avere anche il giusto supporto economico. Diverse le tematiche al centro dei progetti: alcune realtà hanno lavorato sulla digitalizzazione dei prodotti, per creare un prodotto intelligente e connesso, altri si sono concentrati sul ruolo dell’operatore, per alleggerire gli sforzi fisici e aumentarne la sicurezza.
Anche nella realizzazione dei progetti finanziati dal Made, fondamentale è l’apporto del partner tecnologico. “Cerchiamo di guidare l’azienda attraverso il trasferimento di competenze, per realizzare progetti innovativi che si affiancano alla nostra tradizione dei progetti di gestione della fabbrica”, chiarisce Festa. Il progetto di raccolta di dati discreti durante il processo di produzione, sviluppato da Tesar, consente infatti all’azienda di prendere decisioni in corso d’opera e non solo nella fase finale della produzione. “I Big data sono una delle basi su cui stiamo lavorando per creare maggiore know how in azienda. Un altro filone importante è quello della Realtà Aumentata a supporto dell’operatore in fabbrica, grazie all’uso di visori intelligenti che consentono di compiere scelte in tempo reale”.
Il legame che unisce Tesar al Competence Center di Milano è ormai così stretto che la società specializzata in MES ha deciso di festeggiare i suoi 30 anni di attività proprio negli spazi del Made. Un evento, che si ha avuto luogo nella prima metà di luglio, per presentare le novità tecnologiche e strategiche in casa Tesar, ma anche per raccontare l’evoluzione dell’azienda e la collaborazione con il Competence Center, attraverso use case e momenti formativi. “Il nostro compito è formare e accompagnare le imprese, cercando di mettere a disposizione le nostre capacità e aiutarle a orientarsi in un panorama non semplice, com’è quello digitale”.
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Giornalista professionista dal 2018, da 10 anni collabora con testate locali e nazionali, tra carta stampata, online e tivù. Ha scritto per il Giornale di Sicilia e la tivù locale Tgs, per Mediaset, CorCom – Corriere delle Comunicazioni e La Repubblica. Da marzo 2019 collabora con la casa editrice ESTE.
Negli anni si è occupata di cronaca, cultura, economia, digitale e innovazione. Nata a Palermo, è laureata in Giurisprudenza. Ha frequentato il Master in Giornalismo politico-economico e informazione multimediale alla Business School de Il Sole 24 Ore e la Scuola superiore di Giornalismo “Massimo Baldini” all’Università Luiss Guido Carli.
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