Amore in ufficio (e a distanza)
I dati raccolti a febbraio 2022 dall’associazione statunitense Society for human resource management (Shrm) suggeriscono che le relazioni sul posto di lavoro sono aumentate negli ultimi due anni circa, quando molte persone hanno svolto a distanza le loro attività lavorative. Un terzo dei 550 americani intervistati ha, infatti, risposto di aver iniziato, o mantenuto, una relazione con un collega durante l’emergenza sanitaria, segnando un aumento del 6% rispetto al 2019.
Anche nel mezzo di una pandemia, dunque, i lavoratori hanno trovato il modo di continuare a frequentare i colleghi. Nonostante molte aziende disapprovino gli appuntamenti tra colleghi, il posto di lavoro è un terreno fertile per i flirt, per ragioni specifiche che hanno dato il via al fenomeno decenni, se non secoli, fa.
Secondo Amy Nicole Baker, Professoressa Associata di Psicologia organizzativa all’Università di New Haven negli Stati Uniti, dal 1800 ci sono state interazioni romantiche a lavoro tra colletti bianchi. Considerando che, secondo alcuni dati citati dalla Bbc, negli Stati Uniti le persone di età compresa tra i 20 ei 50 anni trascorrono un lasso di tempo con i colleghi di quasi quattro volte superiore rispetto a quello che passano con gli amici. Ecco quindi che per l’emittente britannica questo scenario appare quasi inevitabile.
Più interazioni e maggiore è la possibilità di piacersi
Inoltre, come ha fatto notare Vanessa Bohns, Professoressa Associata di Comportamento Organizzativo alla Cornell University, mentre le altre modalità di incontri romantici variano nel tempo – secondo i dati raccolti da Business of apps, società di analisi e statistiche, per esempio, nel terzo trimestre del 2021 tutte le App di dating hanno registrato un incremento degli utenti paganti del 16% rispetto all’anno precedente – il numero di persone che trovano l’amore sul lavoro è una costante. E anche se può sembrare poco intuitivo, il lavoro a distanza ha fatto apparire a molti e molte meno rischioso, ha sottolineato Bohns, entrare in contatto con i colleghi, lontani dall’occhio vigile dei responsabili e degli altri dipendenti.
A provare a mettere in luce sul perché il posto di lavoro è un luogo privilegiato per l’emergere di flirt e relazioni è stata Amie Gordon, Assistente di Psicologia all’Università del Michigan. In primo luogo, diverse ricerche condotte sul luogo di lavoro hanno dimostrato che trascorrere così tanto tempo a contatto con qualcuno può contribuire a indurre a una preferenza per quella persona: più spesso ci troviamo fisicamente vicini a qualcuno e più interazioni abbiamo, più in fretta aumenta la percezione di intimità, familiarità e attrazione. Ma questo non si limita, secondo Gordon, alla vicinanza fisica, considerando che la connessione di tipo emotivo e intellettuale che spesso la accompagna può crescere anche attraverso canali come le email, le chat o le videochiamate.
Un altro fattore che gioca la sua parte nelle relazioni sul posto di lavoro è la predilezione che, per Gordon, le persone hanno per i propri simili, quindi, per esempio, per chi condivide la stessa professione, carriera o azienda. Questa chimica può essere amplificata quando si affronta un problema insieme: “Superare una notte di duro lavoro o la ricaduta di un errore con un cliente, superare insomma qualcosa di difficile insieme, porta a un senso di ‘noi’”, ha fatto notare Gordon.
Gestire ciò che non si può cancellare
Sebbene le storie d’amore in ufficio siano inevitabili – oltre che ampiamente accettate – si tratta comunque di situazioni complicate. In primo luogo, gli incontri sentimentali tra colleghi possono aumentare il rischio di denunce di molestie sessuali e segnalazioni di ambienti di lavoro ostili, oltre a creare conflitti d’interesse. Più comunemente, una storia d’amore in ufficio può mettere a disagio il resto del team e influire sulle prestazioni di tutti.
Considerando, però, che il fenomeno non è mai scomparso e, anzi, come già dimostrato, sta crescendo, alcuni esperti hanno fatto notare che le aziende sono più propense a consentire ai dipendenti di frequentarsi, assicurandosi però che i confini professionali non siano superati. Questo è l’approccio migliore anche per Johnny C Taylor Jr, CEO di Shrm: “Gestirlo, invece di fingere che non esista o di insistere sul fatto che non dovrebbe esistere, è la cosa più sensata da fare”.
Nonostante le regole e i rischi, le storie d’amore in ufficio sono poco controllabili ed è difficile incolpare i colleghi di essersi innamorati. Tuttavia, è importante che i lavoratori siano consapevoli delle implicazioni di tali scelte, indipendentemente da quanto possano sembrare banali gli effetti a catena. Anche solo per il fatto che non tutte le storie d’amore durano per sempre e può essere poco divertente trovare ogni giorno anche la faccia del proprio ex, tra quelle dei colleghi, nella griglia di videochiamata su Zoom.
Fonte: Bbc
Laureata in Filosofia, Erica Manniello è giornalista professionista dal 2016, dopo aver svolto il praticantato giornalistico presso la Scuola superiore di Giornalismo “Massimo Baldini” all’Università Luiss Guido Carli. Ha lavorato come Responsabile Comunicazione e come giornalista freelance collaborando con testate come Internazionale, Redattore Sociale, Rockol, Grazia e Rolling Stone Italia, alternando l’interesse per la musica a quello per il sociale. Le fanno battere il cuore i lunghi viaggi in macchina, i concerti sotto palco, i quartieri dimenticati e la pizza con il gorgonzola.
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