employee experience

Frenare la Great resignation con piattaforme per potenziare le relazioni (anche da remoto)

Viviamo uno spazio e un tempo in cui il lavoro è sempre più smart. E anche le modalità per entrare in relazione con clienti e colleghi si trasformano. Le abitudini delle persone sono sempre più legate al fattore tecnologico: il digitale è entrato in modo preponderante nelle vite di ognuno di noi, soprattutto a seguito dell’emergenza sanitaria, quando ci ha aiutato a superare numerose difficoltà. E tutto questo ha poi puntato i riflettori sulle opportunità di un mondo costantemente interconnesso.

In particolare, in ambito lavorativo, le priorità delle persone sono cambiate: si sono evolute le aspettative sui loro desideri e sui loro bisogni. Per esempio, i lavoratori sono sempre più esigenti in termini di attenzione e cura: da una recente ricerca di Oracle dal titolo AI@Work, l’85% della forza lavoro non è soddisfatta del sostegno da parte dei responsabili per quanto riguarda il proprio percorso professionale e l’87% ritiene che le aziende dovrebbero impegnarsi di più nell’ascolto delle necessità dei dipendenti. Una conseguenza tangibile della mancata risposta a queste necessità è stata quella delle Grandi dimissioni (dall’inglese Great resignation), un fenomeno nato negli Stati Uniti e, in misura minore, arrivato anche in Europa, che ha visto un aumento del numero di persone che hanno abbandonato il loro posto di lavoro.

Rispondere alle reali necessità delle persone

Una delle soluzioni individuate come risposta alla situazione in atto è quella di dare maggiore importanza alla cosiddetta “employee experience”. Tuttavia, spesso risulta difficile per i manager e i Responsabili HR riuscire a far vivere esperienze lavorative gratificanti alle persone senza la possibilità di comprendere le esigenze più profonde di ogni membro del team. Le priorità personali, infatti, sono alla base delle scelte professionali e, per questo motivo, i lavoratori hanno bisogno di supporto nel realizzare i propri sogni e raggiungere i propri obiettivi.

Le persone vogliono essere ascoltate, aiutate e sentirsi partecipi di una cultura lavorativa in cui si riconoscono. Per andare incontro a tali aspettative, le aziende devono impegnarsi a offrire esperienze che soddisfino le esigenze specifiche ed evitare che le persone siano interessate a posizioni di lavoro presso aziende concorrenti”, ha dichiarato Yvette Cameron, Senior Vice President of Global Product Strategy di Oracle Cloud HCM durante l’evento organizzato a inizio aprile per la stampa internazionale – cui Parole di Management ha partecipato in esclusiva per il mercato italiano per il lancio di una nuova piattaforma di Oracle dedicata alla gestione del personale.

La soluzione – Oracle ME (si legge “me” in inglese, la traduzione di “me stesso” ed è l’acronimo di “my experience”) risponde alla necessità di creare ambienti favorevoli e una cultura di condivisione, puntando sul principio che serve considerare i lavoratori come singoli individui, ciascuno con esigenze, obiettivi e modus operandi diversi. “È una piattaforma per l’esperienza del dipendente che consente alle aziende di promuovere il coinvolgimento e la crescita professionale di ciascuno”, ha spiegato Cameron. Nell’ambiente digitale si possono coniugare informazioni, insight, flussi di lavoro e preferenze dei lavoratori in un’unica piattaforma; è così possibile progettare per i manager esperienze personalizzate per il personale.

La tecnologia favorisce l’ascolto e la comunicazione

La tecnologia diventa così un supporto per gestire le persone, perché fornisce ai manager nuovi modi per ascoltare, comunicare, supportare e sviluppare la relazione con il gruppo di lavoro, che sia in presenza oppure da remoto. “La soluzione consente di semplificare la comunicazione e di sostenere la produttività, aiutando i dipendenti nelle attività più complesse; contribuisce inoltre a creare un ambiente lavorativo più costruttivo e solidale, migliorando così la fidelizzazione dei talenti”, ha continuato la manager di Oracle.

Se si instaura un confronto costante tra persone e manager – ma pure tra i collaboratori stessi – si rafforzano anche le relazioni all’interno dell’ambiente di lavoro. “La piattaforma consente di monitorare le attività e di agire in base alle opinioni dei dipendenti in tempo reale; inoltre aiuta i team HR a pianificare comunicazioni personalizzate tramite l’accesso diretto agli strumenti di cui hanno bisogno, in qualsiasi momento. È così che trasmettere messaggi diventa più semplice e i rapporti si fortificano”, ha specificato Cameron.

Guardare al futuro significa far leva su percezioni, emozioni, relazioni. La tecnologia è un valido alleato: supporta la crescita professionale delle persone e agevola il lavoro di manager e più in generale della Direzione Risorse Umane grazie a strumenti che favoriscono ascolto, comunicazione, produttività e coinvolgimento.

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Federica Biffi

Laureata magistrale in Comunicazione, Informazione, editoria, classe di laurea in Informazione e sistemi editoriali, Federica Biffi ha seguito corsi di storytelling, scrittura, narrazione. È appassionata di cinema e si interessa a tematiche riguardanti la sostenibilità, l'uguaglianza, l'inclusion e la diversity, anche in ambito digital e social, contribuendo a contenuti in siti web. Ha lavorato nell'ambito della comunicazione e collabora con la casa editrice ESTE come editor e redattrice.

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