Lavorare meno giorni frenerà la Great resignation?
Dopo essere diventata realtà in Paesi come l’Islanda e in aziende come la piattaforma statunitense di crowdfunding Kickstarter o la filiale neozelandese della multinazionale britannica Unilever, la settimana lavorativa di quattro giorni è arrivata anche al Parlamento dello Stato della California; la proposta di legge è giunta in aula sulla spinta della deputata democratica Cristina Garcia (che dal 2021 rappresenta il 58esimo Distretto e, tra i suoi interventi in campo legislativo, risuona anche una forte presa di posizione, nel 2017, a favore del movimento #MeeToo contro le molestie sessuali e la violenza sulle donne diffusosi dopo le pubbliche accuse nei confronti del magnate di Hollywood Harvey Weinstein).
Nello specifico, il progetto – in attesa di essere discusso – prevede la possibilità di lavorare quattro giorni, invece di cinque, a settimana, percependo lo stesso stipendio. Da quanto ha riferito il giornale statunitense Wall street journal (Wsj) se la proposta dovesse, una volta superato l’iter legislativo, diventare realtà, a esserne coinvolte sarebbero circa 2mila aziende; dal punto di vista di Garcia si andrebbe così concretamente incontro alle esigenze che il recente fenomeno delle Grandi dimissioni (in inglese Great resignation o anche Big quit) ha messo in luce. “Le persone vogliono benefit migliori che includano più tempo libero e più flessibilità per poter fare quello che amano e per godere, in aggiunta, di una condizione mentale e psichica più serena”, ha dichiarato la deputata nel sostenere la proposta di legge.
Una risposta alle Grandi dimissioni che rischia di pesare sulle aziende
Nel farlo, Garcia ha rammentato quanto urgente sia diventato rispondere alla ricerca di migliori opportunità manifestata dai lavoratori che negli ultimi anni hanno rassegnato le loro dimissioni: il 2021 si è chiuso negli Stati Uniti con il record annuale di 48 milioni di persone che hanno lasciato volontariamente la propria occupazione, secondo i risultati del report della società di consulenza Willis Towers Watson dal titolo Global benefits attitudes survey 2022.
Alcuni esperti hanno messo in guardia dai possibili effetti negativi per le aziende di una legge di questo tipo. In particolare, per quanto riguarda il costo degli straordinari che, ha riferito il Wsj, diventerebbero per i datori di lavoro una spesa significativa con possibili conseguenti effetti indesiderati, come quelli che ha messo in luce il Professore di Economia della californiana Stanford University Nicholas Bloom: “I posti di lavoro potrebbero spostarsi in Nevada o in Oregon e i datori di lavoro sono destinati a non riuscire più ad aumentare gli stipendi per molti anni”. Un modo per aggirare il problema, dal suo punto di vista, potrebbe essere mantenere lo stesso numero di ore lavorative, ma concentrarle in meno giorni, permettendo ai lavoratori di ottimizzare i tempi di spostamento. Una settimana più breve, ma più lunga.
Laureata in Filosofia, Erica Manniello è giornalista professionista dal 2016, dopo aver svolto il praticantato giornalistico presso la Scuola superiore di Giornalismo “Massimo Baldini” all’Università Luiss Guido Carli. Ha lavorato come Responsabile Comunicazione e come giornalista freelance collaborando con testate come Internazionale, Redattore Sociale, Rockol, Grazia e Rolling Stone Italia, alternando l’interesse per la musica a quello per il sociale. Le fanno battere il cuore i lunghi viaggi in macchina, i concerti sotto palco, i quartieri dimenticati e la pizza con il gorgonzola.
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