Birra Peroni, nuovi uffici a misura dei futuri talenti
Ci sono eventi in grado di travolgere e stravolgere tutto ciò che colpiscono. E il covid-19 è sicuramente tra questi. Per le imprese, il cambiamento relativo al contesto, apportato dalla pandemia, si è rivelato impattante anche a livello procedurale, soprattutto in ottica di digitalizzazione. Un percorso che proprio questo drammatico avvenimento ha contribuito ad accelerare, evidenziando modelli organizzativi ‘statici’ e strumenti obsoleti, ma anche aprendo nuove opportunità di rinnovamento e possibilità di svecchiare le procedure, reinventandosi anche a favore di una maggior capacità attrattiva.
L’esempio più noto è la diffusione del lavoro da remoto: secondo i dati di Eurofound, le persone che hanno iniziato a operare a distanza, ad aprile 2020, corrispondevano al 37% dei lavoratori dell’Unione europea; dato che sfiora il 40% se ci si focalizza solo sull’Italia.
Proprio da queste riflessioni Birra Peroni, storica azienda di produzione di birra (ora parte del gruppo Asahi), ha progettato il restyling degli uffici di Roma – inaugurati a maggio 2022, alla presenza dell’Assessore alle Attività Produttive e alle Pari Opportunità di Roma, Monica Lucarelli, del Vicepresidente della Regione Lazio, Daniele Leodori, e del Presidente della V Municipalità di Roma, Mauro Caliste – puntando a offrire ai lavoratori una risposta reale alle ‘nuove esigenze’, cioè quelle nate dalla modalità di lavoro ibrida diffusasi con la pandemia: “I nuovi uffici rappresentano un ambiente di lavoro moderno e funzionale, studiato immaginando nuovi modi di fare squadra e connettere team e persone; un luogo dove coniugare flessibilità e collaborazione, con una particolare attenzione alla gestione dei meeting e al comfort delle persone”, commenta Gianluca Di Gioia, HR Director di Birra Peroni.
Esigenze dei lavoratori e sostenibilità: gli elementi alla base della trasformazione
Il progetto, dunque, è nato con l’obiettivo di creare un luogo di lavoro che sapesse intercettare le esigenze della fase di ripartenza post covid, garantendo il benessere dei lavoratori e accelerando la transizione digitale: “Abbiamo creato un team di progetto con il giusto mix di competenze e motivazione, cui abbiamo poi affiancato un gruppo di ‘ambassador’ interni, che hanno fornito idee e spunti per migliorare gli spazi di lavoro”, specifica Di Gioia, evidenziando come nel progetto siano stati centrali i bisogni effettivi dei lavoratori.
Ma un altro driver importante, che ha accompagnato l’ideazione dei nuovi uffici, è stato quello ecologico. Birra Peroni, infatti, aderisce agli obiettivi sostenibili sanciti dalle Nazioni unite, attraverso Legacy 2030; un programma che la impegna al raggiungimento di traguardi sfidanti in termini di Carbon neutrality, sustainable sourcing, Diversità e Inclusione e consumo responsabile. I nuovi spazi offrono un miglior comfort in termini di temperatura, qualità dell’aria, acustica e illuminazione, permettendo anche una riduzione dei consumi idrici (-45%), energetici (-35%) e delle emissioni di anidride carbonica (-33%); un importante passo in avanti nel raggiungere l’obiettivo ‘zero emissioni’ in tutti i siti produttivi, previsto dal piano di sostenibilità entro il 2030.
L’intervento è stato curato dallo studio Gbpa Architects in partnership con Revalue e realizzato da Tétris, società internazionale leader nella progettazione e nella costruzione di spazi in modalità design x build. Il rinnovamento degli uffici è durato un anno e – con un investimento di 2,2 milioni di euro che si sommano ai 5,2 milioni di euro per l’implementazione della capacità produttiva e per lo sviluppo della linea no-alcol, a testimoniare la centralità della sede produttiva romana nella strategia aziendale di Birra Peroni e il suo ruolo all’interno del tessuto economico e lavorativo della capitale e del Lazio in generale – ha rappresentato solo la prima fase di un progetto che prevede due successivi step (riguardanti altri edifici della sede aziendale). Un piano che si pone l’obiettivo di costruire un ecosistema lavorativo più sostenibile e interconnesso, incentrato su quattro elementi: condivisione, collaborazione, inclusione e benessere delle persone. “I nuovi uffici sono stati pensati come luogo di incontro e confronto, di condivisione e divertimento aperto e inclusivo: siamo sicuri che questa novità ci aiuterà ad attrarre talenti e a trattenere e valorizzare quelli già oggi presenti, ai quali potremo offrire ulteriori esperienze di valore e apprendimento”, rivela Di Gioia.
Laureata in Scienze Umanistiche per la Comunicazione – percorso del teatro e dello spettacolo – Francesca Albergo ha successivamente conseguito un master in Professioni e Prodotti per l’Editoria. Dopo un’esperienza di cinque anni nelle Risorse Umane – durante i quali non ha mai abbandonato lettura e stesura di testi – la passione per le parole, la scrittura e (soprattutto) la grammatica l’ha portata a riprendere la sua strada, imparando a ‘vivere per lavorare’, come le consigliò un professore al liceo.
Amante della carta e del ‘profumo dei libri’ si è adattata alla frontiera digital dell’Editoria, sviluppando anche competenze nella gestione di CMS. Attualmente collabora in qualità di editor e redattrice con case editrici e portali web.
Nella sua borsa non mancano mai un buon libro, una penna (rigorosamente rossa) e un blocco per gli appunti, perché quando un’idea arriva bisogna esser pronti ad accoglierla.
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