Il welfare di Intesa Sanpaolo per i genitori si fa più inclusivo
Il welfare di Intesa Sanpaolo aggiunge un ulteriore tassello verso l’inclusività attraverso la leva del welfare. Dopo la nascita della Community interna Lgbtq+ nel 2021, creata per supportare coloro che hanno intrapreso un percorso di transizione di genere, la banca ha sottoscritto con i sindacati un accordo relativo all’accesso paritario agli strumenti di welfare aziendale dedicati alla genitorialità, che garantisce a tutto il personale la possibilità di usufruire delle stesse misure per condividere i momenti significativi nella cura dei figli.
In particolare, l’accordo di welfare integra i benefici di tutte le previsioni a tutela della genitorialità presenti nella contrattazione di secondo livello in tema di conciliazione tempi di vita e lavoro e di previdenza complementare; tra le iniziative messe a disposizione ci sono: permessi per la nascita, inserimento al nido, assistenza in caso di disturbi dell’apprendimento, Banca del tempo, bonus nascita figli previsto dal cosiddetto ‘Pacchetto giovani’, bonus previdenza e altre previsioni economiche.
La novità introdotta amplia la normativa che già prevede misure per i genitori (articolo 32, D.lgs 151/2001 – Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità), ma in questo caso sono estese a ogni tipo di famiglia: quelle con figli del coniuge, dell’unito civilmente o del convivente, che hanno quindi la possibilità di usufruire dei servizi di welfare messi a disposizione dal gruppo. Tra le novità, l’integrazione dei permessi di congedo obbligatorio per il padre per la nascita dei figli e per i congedi parentali fruibili entro il sesto anno del figlio, con un trattamento economico pari al 40% della retribuzione a carico del Gruppo (per legge al dipendente spetterebbe solo il 30%). E dal 1 gennaio 2023, il contributo welfare da 120 euro per ogni figlio fiscalmente a carico fino a 24 anni sarà inoltre garantito anche per i casi di ingresso in famiglia del minore in affidamento preadottivo.
Una risposta alle nuove necessità delle persone
L’iniziativa di Intesa Sanpaolo risponde a una rinnovata esigenza del personale, confermata anche da recenti ricerche. In particolare uno studio di maggio 2022 ha evidenziato che il 65% dei collaboratori vorrebbe che la propria azienda fornisse un piano welfare in grado di garantire un equilibrio tra vita privata e lavoro che possa davvero fare la differenza. Da tempo le aziende si sono rese conto di queste richieste, tanto che secondo l’Osservatorio della Cisl del 2021 sulla contrattazione di secondo livello (Ocsel), dal 2009 a marzo 2021 sono stati stipulati 14.911 accordi sottoscritti a livello di gruppo, azienda, stabilimento o reparto e a livello territoriale, di filiera o di settore (pubblico e privato). Si tratta di accordi che oltre alla tutela della genitorialità prevedono in particolare il miglioramento del work-life balance, cioè l’ottimizzazione dell’equilibrio tra vita privata.
Nel caso di Intesa Sanpaolo, l’aggiornamento del piano di welfare per tutti i genitori va a potenziare la strategia di benessere e si affianca agli oltre 500 servizi per il benessere fisico ed emotivo della persona e della sua famiglia messi a disposizione sulla piattaforma interna CareLab, tra cui la palestra online, yoga, gestione delle emozioni, un’App di sfide sportive tra colleghi e consigli per l’alimentazione.