Siamo già nell’Industria 5.0… ma non ce ne siamo accorti
Per molte aziende l’Industria 4.0 è ancora il prossimo obiettivo da raggiungere o la tendenza in conformità alla quale adottare le loro strategie. Innescata e resa possibile dagli sviluppi dell’IT, la Quarta Rivoluzione industriale ha tra i suoi elementi chiave l’automazione, la robotizzazione, l’analisi dei Big data e l’Intelligenza Artificiale. Mentre le aziende e interi settori sono ancora nel mezzo di questa trasformazione, c’è già una evoluzione del 4.0 che ha già preso il via e porta il nome di Industria 5.0.
Il concetto è relativamente nuovo. Secondo l’Unione europea, questo nuovo paradigma “fornisce una visione dell’Industria che guarda al di là dell’efficienza e della produttività come unici obiettivi e rafforza il suo contributo alla società”. Inoltre, “pone il benessere del lavoratore al centro del processo produttivo” e ha tra i suoi scopi quello di rispettare “i limiti di produzione del Pianeta”. Con la sua visione, l’Industria 5.0 integra l’approccio 4.0, mettendo specificamente la ricerca e l’innovazione al servizio della transizione verso un’industria europea sostenibile e resiliente. In altre parole, riflette uno spostamento dell’attenzione dal solo valore economico a quello sociale e relativo alla sfera del benessere.
Verso una strategia umano-centrica
Le richieste di un mondo del lavoro più allineato con la dimensione sociale sono antiche quanto il capitalismo stesso, ma mettere le persone e il Pianeta – e non i profitti e la crescita – al centro della definizione stessa di “Industria” è una novità che sta guadagnando slancio in particolare negli ultimi anni. Anche per questo l’idea di Industria 5.0, ha fatto notare la testata statunitense Forbes, può coinvolgere ogni settore e ogni organizzazione, con un raggio di applicabilità significativamente più ampio rispetto a quello dell’Industria 4.0.
Fino a questo momento, però, non ha trovato ampia diffusione. Le aziende sono ancora fortemente impegnate nel paradigma 4.0 o addirittura nei precedenti step. Inoltre, il tema della sostenibilità è diventato un trend non più ignorabile soltanto da poco tempo. Tuttavia, il fatto che l’Ue abbia stimolato le organizzazioni a passare al livello successivo e definisca l’Industria 5.0 in base ai tre pilastri del rispetto dell’ambiente, della sostenibilità e dell’umanità fornisce alle aziende una visione di che cosa potrebbe significare il progresso nei prossimi anni. Singoli individui e aziende potrebbero abbracciare questa visione in modo molto diverso, ha evidenziato Forbes, determinando le sorti e le fortune dell’Industria 5.0.
Laureata in Filosofia, Erica Manniello è giornalista professionista dal 2016, dopo aver svolto il praticantato giornalistico presso la Scuola superiore di Giornalismo “Massimo Baldini” all’Università Luiss Guido Carli. Ha lavorato come Responsabile Comunicazione e come giornalista freelance collaborando con testate come Internazionale, Redattore Sociale, Rockol, Grazia e Rolling Stone Italia, alternando l’interesse per la musica a quello per il sociale. Le fanno battere il cuore i lunghi viaggi in macchina, i concerti sotto palco, i quartieri dimenticati e la pizza con il gorgonzola.
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