Primo maggio 2023, c’è chi parla e chi lavora

Per un lavoro che sia sempre giusto e dignitoso. La festa dei lavoratori è la ricorrenza internazionale che celebra le lotte per ottenere migliori condizioni di lavoro e di vita e per difendere il diritto al lavoro di ogni persona. La data vuole ricordare le mobilitazioni del 1886 a Chicago, lo sciopero generale che coinvolse 80mila operai (fino a quel momento il lavoro prevedeva 16 ore al giorno in fabbrica), cominciato appunto il primo maggio e che si concluse nel sangue tre giorni più tardi, con numerose vittime e feriti.

Già qualche anno prima, però, la questione lavoro aveva iniziato a essere analizzata. Tanto che nel 1855 in Australia era stato coniato il motto “Otto ore di lavoro, otto di svago, otto per dormire”, poi condiviso dai movimenti dei lavoratori di tutto il mondo e che fu la scintilla delle rivendicazioni sindacali che seguirono. Le prime conquiste, tuttavia, furono ufficialmente riconosciute solo dal 1889, quando fu proclamata una grande manifestazione internazionale per ridurre la giornata lavorativa a otto ore: l’iniziativa fu ratificata e promossa dai rappresentanti dei partiti socialisti e laburisti europei riunitisi a Parigi. In Italia le celebrazioni dedicate alla festa del lavoro iniziarono nel 1891 e il Primo maggio è festa nazionale appena dal 1947.

Se le lotte per un ‘giusto’ orario di lavoro si sono esaurite, prosegue però il dibattito per un lavoro più umano, che sia capace di evolversi e di rispondere alle nuove esigenze della società e delle persone. In questi ultimi anni, per esempio, si è imposto il nuovo tema della flessibilità, che sta modificando il modo di approcciarsi e intendere il lavoro: oggi il work-life balance è la sfida di ogni azienda, chiamata a far vivere in modo armonioso l’occupazione e la vita privata delle persone. Da qui anche una nuova attenzione al benessere dei collaboratori che porta a innovativi assetti organizzativi con la diffusione del lavoro da remoto e di quello ibrido (un po’ a distanza e un po’ in ufficio).

In occasione della festa del lavoro 2023, Parole di Management ha selezionato alcune delle fotografie più significative sul tema. Gli scatti fanno parte dell’iniziativa Call for photo promossa da Persone&Conoscenze, la rivista della casa editrice ESTE che racconta e analizza le questioni della Direzione del Personale e di chi – imprenditore o manager – è chiamato a guidare le persone nell’organizzazione. Tutte le fotografie sono state pubblicate nei numeri già distribuiti della rivista: si tratta di scatti che – a nostro parere – meglio rappresentano il lavoro nell’anno appena trascorso.

Per inviare le fotografie per l’iniziativa Call for photo, basta scrivere all’indirizzo mail callforphoto@este.it. Tutti gli scatti saranno valutati per la pubblicazione su Persone&Conoscenze; quelli ritenuti più idonei saranno inseriti nella rivista con le specifiche di autore e didascalia.

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Martina Midolo

Martina Midolo

Classe 1996, Martina Midolo è giornalista pubblicista e si occupa di social media. Scrive di cronaca locale e, con ESTE, ha potuto approfondire il mondo della cultura d’impresa: nel raccontare di business, welfare e tecnologie punta a far emergere l’aspetto umano e culturale del lavoro.

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