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Integrare comportamenti e emozioni in azienda

“Il coaching è un percorso di consapevolezza che punta a una meta prefissata, ma sarebbe un errore limitare il suo valore al raggiungimento del traguardo. Ogni difficoltà affrontata, ogni ostacolo superato, aiutano la persona ad acquisire conoscenza di sé e, di conseguenza, a valorizzare le proprie capacità. Troppo concentrati sulla meta, rischiamo di non cogliere l’importanza del viaggio, ma è proprio nel cammino che si genera una nuova consapevolezza e si dischiudono  nuove prospettive”, Sono le parole con cui Diego Ingrassia, CEO di I&G Management, società di consulenza e scuola di coaching fondata nel 1988, presenta il valore del coaching.

Il coaching non è un percorso facile da affrontare, perché è necessario mettersi in discussione. Le persone devono socraticamente ammettere di non sapere ed essere quindi disposte ad aprirsi a nuove conoscenze. Ma questo non basta, perché è fondamentale avere il coraggio di mettersi in gioco, non aver paura di affrontare le proprie debolezze. Ampliare la propria zona di comfort. È proprio vivere la ‘scomodità’ che  permette di diventare più performanti: ne sono esempio gli atleti costantemente motivati nella ricerca di nuovi stimoli da immettere nei loro programmi di allenamento.

Diego Ingrassia, CEO di I&G Management

Eppure, continuate ad avere molte richieste.

“A diffondere la disponibilità ad approcciarsi al coaching è stata anche la pandemia che ha costretti a fermarci, abbiamo avuto più tempo da dedicare a noi stessi, ci siamo messi in ascolto.  Le persone hanno scoperto che, andando sempre di fretta, non avevano capito che cosa volessero davvero dalla loro vita, e hanno accettato l’idea di poter lavorare su questo: mettersi nella condizione di comprendere meglio“.

Quale valore hanno assunto le emozioni in azienda?

“Le persone hanno la necessità di comprendere il valore delle emozioni nelle loro performance, per esempio capire quali sono le vere paure di fronte a un importante cambiamento, oppure ricoprire un nuovo ruolo e doversi relazionare con interlocutori diversi e situazioni più complesse. A livello individuale riceviamo molte richieste di supporto nella gestione delle emozioni, e anche l’aumento dei percorsi di team coaching risponde a queste esigenze, elaborate, in questo caso, all’interno di piccoli gruppi”.

Siamo di fronte a una tendenza generale?

“Noi da tempo registriamo questo fenomeno. In ogni caso, nel 2020, la stessa International Coaching Federation (ICF), una delle principali associazioni di coach, ha introdotto in maniera più esplicita le competenze emotive. Si è passati quindi da un approccio prettamente razionale, di tipo cognitivista-comportamentale, a una prospettiva emotivo-comportamentale, più aperta a riconoscere il ruolo fondamentale delle emozioni nell’attività di coaching. Questo è un passo importante, perché solo comprendendo le nostre dinamiche emotive riusciamo ad apportare modifiche efficaci al nostro comportamento”.

Le aziende sono diventate più sensibili a questo riguardo?

“Si, io credo di si. Il tema oggi è integrare la parte emotiva con gli aspetti cognitivi, così da poter utilizzare le emozioni come risorsa per il cambiamento. Lavorando sulle emozioni, per esempio, l’azienda comprende che una risorsa non si sente partecipe dell’organizzazione, non è inusuale che i valori dei collaboratori non siano aderenti a quelli dell’azienda. Noi oggi possiamo attingere a un insieme di strumenti, a partire dalla classica formazione in aula per arrivare al coaching, situazioni diverse ma sempre contraddistinte da una grande attenzione alla componente emotiva. Da diversi anni rappresentiamo, non solo in Italia, Paul Ekman e le sue ricerche sulle emozioni, questa nostra lunga esperienza ci ha portati a interpretare competenze, da sempre ritenute strategiche dalle aziende, come la leadership o la comunicazione, facendo emergere lo sfondo emotivo capace di liberare risorse ancora inespresse. Un approccio che aiuta quindi a integrare emozioni e comportamenti per vivere al meglio la propria vita”.

I&G Management, coaching, Diego Ingrassia


Alessia Stucchi

Alessia Stucchi

Alessia Stucchi è giornalista pubblicista. Laureata in Lettere Moderne in triennale e in Sviluppo Economico e Relazioni Internazionali in magistrale. Nel 2023 ha vinto il Premio America Giovani della Fondazione Italia Usa che le ha permesso di conseguire il master Leadership per le relazioni internazionali e il made in Italy. Nel tempo libero si dedica alle camminate, alla lettura e alle serie tivù in costume.

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