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Runu 2025, intelligenza al lavoro

Risorse Umane & Non Umane (Runu), il roadshow promosso dalla rivista Persone&Conoscenze (ESTE) e di cui Parole di Management è media partner,, si conferma lo spazio di confronto per i People manager e per questo motivo il progetto si rinnova per il 2025. Intanto è già tempo di bilanci per l’edizione 2024, che si conclude a Udine il 12 novembre, dopo aver coinvolto quasi 600 persone che hanno potuto ascoltare i 70 relatori che si sono raccontati sotto la moderazione di Alessandro Gastaldi, Redattore di Persone&Conoscenze (i numeri sono al netto della tappa di Udine).

Il ciclo di eventi che sta per giungere al termine ha permesso di riflettere sul futuro del lavoro e sulle nuove responsabilità e opportunità per la Direzione del Personale, affrontando interrogativi cruciali su come lavoreremo domani. La relazione tra essere umani e macchine, la presenza fisica rispetto alla distanza, il tradizionale orario di lavoro contro la settimana corta, e le competenze tecniche in relazione alle conoscenze umanistiche sono stati solo alcuni degli aspetti esplorati nelle varie tappe del progetto editoriale che ha toccato i principali centri di produzione d’Italia. Che significato ha oggi il lavoro per le persone? Come contribuisce alla costruzione della loro identità? Quali ingredienti sono necessari per forgiare professionalità in un mercato del lavoro in continua evoluzione, all’interno di un contesto sociale incerto e talvolta dissociato dalla realtà?

In questo scenario, il ruolo dell’HR sta cambiando e con esso l’impatto che questa funzione può dare al successo aziendale. A fronte dello scollamento che il mondo organizzativo sta vivendo, è fondamentale interrogarsi su come costruire legami fiduciari tra aziende e lavoratori. Se il tradizionale patto tempo in cambio di retribuzione si è rotto, su quali basi può essere ricostruita la base di senso che unisce individui e imprese? Come possono i Direttori del Personale connettersi con i giovani, per i quali le organizzazioni devono diventare centri di gravità non solo professionale, ma anche personale? Sono stati questi gli interrogativi ai quali i People manager hanno provato a rispondere nel corso delle diverse tappe del roadshow – l’evento è stato a Brescia, Bologna, Padova, Bari, Torino, Ancona e Firenze – dove c’è stata la partecipazione di sponsor, espositori e sponsor tecnici come Aon, Considi, Zeta Service, Reverse, Skilla, 300grammi, Pearson, Unobravo, Soldo, Talentia Software, Tarricone Investigazioni, Qipo, Ubloom, Cim4.0, Talentware, Adp e Mtc Consulting.

runu2025

Un nuovo patto tra persone e organizzazioni

Sin dalla prima tappa di Runu a Brescia, così come a Bologna e Bari, l’attenzione si è concentrata sul concetto di senso del lavoro, tema cruciale in un’epoca di profonda trasformazione. Con la nascita di nuove forme organizzative e con il passaggio da schemi rigidi a modelli più fluidi, le aziende si sono trovate a dover rivalutare il loro ruolo nella vita delle persone. Per esempio nel primo incontro del 2024, Laura Tolettini e Chiara Armani, Diversity, Equity, Inclusion and Welfare Manager e Talent Acquisition Specialist di Feralpi Siderurgica, hanno parlato dell’importanza di lavorare su questo fronte partendo dall’inclusività e dalla presenza femminile in azienda, anche nei settori industriali. Andrea Crocilla, Group People & Culture Manager di Cimbali Group, e Milena De Padova Group HR Director di Giochi Preziosi, invece, hanno sottolineato come le relazioni umane siano la chiave per garantire motivazione e produttività in questo periodo storico, ponendo l’accento sulla responsabilità di manager e imprenditori in questo processo.

Luca Martini, Head of HR & Corporate Communication di Elea, ha illustrato come, in un’epoca caratterizzata da grande incertezza, l’utilizzo del dato in qualità di elemento oggettivante sia un punto di partenza per ricostruire un senso del lavoro condiviso. Il dibattito si è esteso anche grazie al contributo di Massimo Rocchini, Senior General Manager di Yamaha Motor R&D Europe, che ha esplorato la necessità di costruire legami fiduciari tra dipendenti e management, anche grazie a una maggiore responsabilizzazione dei collaboratori. Silvia Preti, Human Capital Officer di Cherubini, infine, ha raccontato l’integrazione del dato nello sviluppo di una People strategy innovativa.

A Bologna – seconda tappa del roadshow – Michele Ruo, Direttore Risorse Umane e Organizzazione di Alpi, ha sfidato la visione della digitalizzazione, sottolineando che la tecnologia deve essere supportata da una sensibilità umana per comprendere le complessità dei talenti. Il focus si è poi spostato nuovamente sull’engagement, con Paola Arcangeli, Responsabile Risorse Umane di Focchi, che ha evidenziato come coinvolgere i collaboratori nella creazione di un senso condiviso sia cruciale, puntando sulla valorizzazione dei talenti attraverso una formazione che integri competenze tecniche e umane. Lorenzo Finetti, HR Manager di Amada Italia, ha coerentemente proposto di ripensare il processo di selezione, suggerendo di superare il tradizionale approccio ai curriculum e di costruire percorsi di sviluppo che rafforzino il legame tra le persone e i valori aziendali. Anche Manila Galletti, Marketing and Human Resources Manager di Diesse Arredamenti, ha presentato un’iniziativa innovativa: l’introduzione di un orario ridotto per il reparto produttivo, progettato per migliorare il benessere dei dipendenti e favorire un equilibrio tra vita lavorativa e personale.

L’articolo integrale è pubblicato sul numero di Ottobre 2024 di Persone&Conoscenze.
Per informazioni sull’acquisto di copie e abbonamenti scrivi a daniela.bobbiese@este.it (tel. 02.91434400)

HR, Risorse Umane e Non Umane, RRunu 2025

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