L’evoluzione digitale passa dal Mro
L’evoluzione digitale delle aziende italiane passa anche dal procurement dei materiali indiretti –detti Maintenance, Repair, Operations (Mro) – questo è emerso nella terza ricerca realizzata da RS Italia, fornitore globale di soluzioni, prodotti e servizi per clienti industriali, in collaborazione con Associazione Italiana Acquisti e Supply Management (Adaci) e l’Università Europea di Roma. L’indagine offre uno sguardo completo sui trend, le sfide e le opportunità che le aziende italiane stanno cogliendo, evidenziando il passaggio del Mro da spesa necessaria a leva strategica per la competitività aziendale.
Due sono i concetti chiave emersi: maturità e digitalizzazione dei processi aziendali. La maturità, intesa come maggiore comprensione delle dinamiche legate alla spesa Mro, risulta sempre più centrale per l’adozione di un approccio integrato e strategico. Accanto a questa, la digitalizzazione agisce come forza trainante per la comunicazione tra i diversi attori e l’agilità decisionale. Con strumenti digitali avanzati, le aziende possono ottenere visibilità in tempo reale su spese e fabbisogni, riducendo tempi e costi operativi.
“Interfacciandoci quotidianamente con numerose aziende, abbiamo rilevato problematiche costanti che l’ufficio acquisti deve gestire in ambito Mro: dalla scarsa visibilità dei fabbisogni alla gestione di asset obsoleti, dalla numerosità dei codici prodotto all’inefficienza del loro monitoraggio. Queste difficoltà sembrano essere legate a dinamiche strutturali, comuni al sistema Paese, ma anche a comportamenti difficili da scardinare nelle gerarchie aziendali, come procedure operative poco chiare o una scarsa comprensione delle necessità dei vari reparti da parte dell’ufficio acquisti”, ha spiegato Massimiliano Rottoli, Managing Director di RS Italia.
Il 25% degli intervistati effettua acquisti senza un metodo
In particolare, dall’indagine è emerso che le principali criticità includono l’obsolescenza delle attrezzature e degli asset, la gestione di codici prodotto frammentati e una scarsa visibilità sui fabbisogni reali. Più del 45% delle imprese intervistate, per esempio, investe tra il 3% e il 20% del budget totale in Mro; una spesa significativa ma spesso non tracciata con precisione. Senza contare che anche le emergenze, come i fermi macchina, aggravano queste difficoltà, rendendo la gestione efficace della spesa Mro una sfida strategica per molte aziende.
Servono, inoltre, le competenze specifiche per affrontare le sfide legate alla gestione degli acquisti indiretti. Più del 45% delle aziende interrogate riconosce che le competenze attuali non sono sufficienti per razionalizzare la spesa Mro in modo efficace, ma allo stesso tempo, il 25% degli intervistati effettua acquisti senza un metodo strutturato. I professionisti devono formarsi per essere in grado di ottimizzare i processi decisionali, non solo in ambito tecnico, ma anche organizzativo, inserendo, quindi, competenze digitali e gestionali, indispensabili per ridurre i costi operativi e migliorare la tracciabilità della spesa.
Ad essere una leva fondamentale per migliorare l’efficienza operativa e ridurre i costi di gestione è la digitalizzazione. Dalla ricerca emerge che il 65% delle imprese utilizza già sistemi informativi integrati per gestire gli ordini e monitorare le scorte, ma la piena digitalizzazione del ciclo di acquisto Mro è ancora lontana. Solo il 12% delle aziende, infatti, utilizza tecnologie avanzate come il cloud computing o l’Intelligenza Artificiale (AI).
Il 45% delle imprese segnala scarsa visibilità sui fabbisogni Mro
Sempre nella ricerca è emerso che una gestione efficace degli acquisti Mro non può prescindere da relazioni solide e a lungo termine con fornitori specializzati. In particolare, si esplora l’importanza di sviluppare partnership strategiche che vanno oltre la semplice transazione commerciale. Il 74% delle imprese intervistate, per esempio, preferisce lavorare con un numero limitato di fornitori selezionati, in grado di offrire soluzioni a valore aggiunto e supporto tecnico specializzato. Inoltre, l’adozione di sistemi collaborativi come il Vendor-Managed Inventory (VMI), in grado di demandare al fornitore la responsabilità di riassortire le scorte in esaurimento, avendo visibilità dei fabbisogni e delle disponibilità dell’impresa acquirente, è indicata come una delle migliori pratiche per ridurre i tempi di inattività operativa e migliorare la disponibilità di prodotti.
Infine, si affronta l’urgenza di instaurare un dialogo tra l’ufficio acquisti, i diversi reparti aziendali e i fornitori. Il 45% delle imprese segnala una scarsa visibilità sui fabbisogni Mro, che spesso si traduce in acquisti non pianificati e costi fuori controllo. Per affrontare queste problematiche, molte aziende stanno investendo in sistemi di tracciabilità avanzati e in piattaforme digitali di e-Procurement, che consentono di monitorare i processi d’acquisto in tempo reale. La collaborazione strategica con fornitori e stakeholder interni è considerata essenziale per ottimizzare la gestione delle scorte e migliorare l’efficienza complessiva.
“Questa ricerca costituisce un punto di riferimento essenziale per comprendere lo stato attuale e le prospettive future del procurement indiretto in Italia. Dal canto nostro, da oltre 30 anni affianchiamo i clienti in veste di partner unico e affidabile per gli acquisti Mro. Non solo offriamo prodotti di alta qualità, ma anche una vasta gamma di servizi a valore aggiunto che semplificano, accelerano e automatizzano i processi aziendali. Dalla digitalizzazione del ciclo di acquisto tramite sistemi di e-Procurement alle soluzioni per la gestione ottimale del magazzino, ci impegniamo a ridurre i costi e migliorare la disponibilità dei prodotti. Guardando al futuro, siamo pronti a supportare le aziende nella loro trasformazione digitale, contribuendo a migliorare l’efficienza e la sostenibilità nel settore Mro”, ha concluso Rottoli.