Dagli agenti virtuali a quelli intelligenti
Nel panorama economico attuale, dominato da incertezze geopolitiche, innovazioni tecnologiche e sfide legate alla sostenibilità, le imprese devono adattarsi rapidamente per rimanere competitive. È questo il contesto a cui IBM – un’azienda attiva a livello mondiale nel settore del cloud ibrido, dell’Intelligenza Artificiale (AI) e dei servizi alle imprese – rivolge l’attenzione, con un focus esclusivo sul settore Enterprise.
Nella conferenza stampa di mercoledì 27 novembre, Alessandro La Volpe, CEO di IBM Italia, ha, infatti, analizzato come le imprese si confrontano quotidianamente con sfide globali, come la (scarsa) disponibilità di materie prime e le questioni energetiche. Fattori che determinano una pressione costante sui costi operativi e sulle Supply chain. Inoltre, altro elemento disruptive è l’Intelligenza Artificiale generativa (AI Gen) che rappresenta un passo avanti rivoluzionario. Secondo le stime riportate da La Volpe, entro il 2030 si avrà un impatto economico globale di 4.400 miliardi di dollari. Per l’Italia, questo si traduce in un potenziale incremento della produttività di 90 miliardi di euro. Tuttavia, il percorso verso l’adozione su larga scala è ancora agli inizi: solo il 10% delle aziende ha integrato pienamente queste tecnologie nei propri processi produttivi.
Per accelerare l’adozione, le imprese devono identificare casi d’uso specifici, dall’automazione dei processi IT al miglioramento della customer experience. Ma anche sfruttare i dati aziendali, visto che attualmente, meno dell’1% dei dati aziendali è utilizzato per addestrare modelli di AI. La costruzione di piattaforme affidabili e sicure diventa cruciale. Così come selezionare soluzioni scalabili, performanti e sostenibili. In questo contesto di continui cambiamenti, secondo La Volpe, le aziende devono sviluppare resilienza attraverso due pilastri fondamentali, cioè competenze tecnologiche – per sfruttare l’AI come leva competitiva – e governance e gestione della complessità.
Gli assistenti intelligenti aumentato l’operatività
Per generare valore all’interno delle aziende, uno degli ambiti più rilevanti sono gli assistenti virtuali, che si sono diffusi rapidamente. Presentati il 21 ottobre 2024, la nuova famiglia di modelli Code Assistant utilizzano l’AI Gen e l’automazione avanzata per creare più velocemente codice enterprise-ready. Un supporto a sviluppatori e programmatori nei linguaggi di programmazione.
Questo è, però, il presente degli assistenti virtuali. Tuttavia, la prossima frontiera – ormai imminente – è rappresentata dagli agenti intelligenti, una nuova generazione di strumenti che portano l’automazione a un livello superiore. I benefici sono notevoli con un miglioramento dell’efficienza operativa. Gli agenti intelligenti sono, infatti, capaci di gestire processi complessi e multi-step. “Questa è l’AI del fare: concreta, affidabile e orientata al risultato. Le opportunità sono straordinarie, ma è necessario agire rapidamente per cogliere tutto il potenziale che la AI Gen offre al mondo delle aziende”, continua La Volpe.
Un altro elemento chiave presentato in conferenza stampa è l’IBM Consulting Advantage Platform, una soluzione che consente ai consulenti di accelerare i processi di analisi e delivery. Alimentata da Watson X, questa piattaforma offre strumenti avanzati, benchmark, metodi predefiniti e oltre 2mila assistenti digitali per ottimizzare le attività quotidiane. “Grazie alla sua apertura, la piattaforma favorisce la co-creazione con i clienti, permettendo lo sviluppo di soluzioni altamente personalizzate. Questo approccio ha già dimostrato di migliorare velocità e competitività, liberando tempo per la formazione avanzata e la gestione di sfide strategiche”, conclude Tiziana Tornaghi, General Manager Consulting IBM Italia.