Considi compie 20 anni e guarda al futuro tra 5.0, HR e AI
Ha scelto di riunire colleghi, partner, soci e amici per festeggiare i suoi primi 20 anni. Anche se le sue radici sono ben più lontane del tempo. A fare da cornice alla festa di Considi è stato Le Village Triveneto di Padova, l’ecosistema di innovazione creato da Crédit Agricole per supportare la crescita delle startup e accelerare l’innovazione aziendale. Davanti a una platea di circa 200 persone, la società di consulenza direzionale di Grisignano di Zocco (Vicenza) ha celebrato l’importante traguardo ripercorrendo la sua storia e provando a guardare al futuro delle imprese e del mercato consulenziale, anche grazie agli interventi di illustri relatori come Marco Vitale, lo storico economista d’impresa che ha riassunto – con numerosi aneddoti personali e professionali – l’evoluzione della consulenza direzionale.
Ad aprire la serata dei festeggiamenti è stato Gianni Dal Pozzo, Amministratore Delegato di Considi, che ringraziando i suoi soci nell’avventura imprenditoriale (Fabio Cappellozza, Ilaria Bruni e Andrea Pozzan) ha sintetizzato l’evoluzione dell’azienda, ricordando il legame con la ‘prima Considi’ nata nel 1980 come spinoff di Arthur Andersen, la storica multinazionale di revisione di bilancio e consulenza che è stata tra i principali player a livello mondiale, e la ‘trasformazione’ in Consiel (Gruppo Telecom) avvenuta negli Anni 90. La nuova Considi che oggi conosciamo è invece datata 2004 ed è il risultato di un’operazione di Management by out dei suoi soci fondatori che hanno riportato l’azienda in Veneto e alle sue origini.
Fu, infatti, un’intuizione di Cappellozza quella di ripartire dal sistema Toyota e di guardare al Giappone piuttosto che ad altri Paesi di influenza occidentale. E la scelta si dimostrò valida sin da subito: come raccontato da Dal Pozzo, accorsero oltre mille persone per ascoltare Y. Wakamatsu, erede di Taiichi Ohno, l’ideatore del metodo organizzativo lean. E così Considi è diventata l’unico interlocutore del maestro giapponese, la cui filosofia è valida ancora oggi. Lo stesso Amministratore Delegato dell’azienda di consulenza vicentina ha ricordato come gli insegnamenti tratti dalla filosofia giapponese, che ha sempre puntato a valorizzare accanto all’arte di saper usare le macchine (Monozukuri) anche l’arte di saper far crescere le persone (Hitozukuri), rappresenti i fondamenti della Società 5.0 nella quale siamo immersi. Le grandi innovazioni sociali hanno dunque radici in Oriente e avere costruito relazioni molto solide con i sensei giapponesi si è rivelato nel tempo un grande vantaggio competitivo.
La crescita con il modello federativo
Se nei primi 10 anni della sua nuova vita Considi si è concentrata sull’eccellenza operativa (oggi ne è uno dei leader), nella successiva decade ha aggiunto l’attenzione al nuovo modello di sviluppo, da cui la partnership esclusiva per l’Italia del sistema Toyota, da cui è poi nata anche un’apposita Academy. Diventata anche un punto di riferimento per l’Industria 4.0, nel 2023 l’azienda di consulenza è entrata nel programma Elite di Borsa Italiana, senza però quotarsi. Intanto si è trasformata in Società Benefit, impegnandosi nella ‘restituzione’ nei confronti del territorio.
Quest’ultima scelta di Considi si è rivelata molto coerente con l’attenzione verso le persone, tanto che prima di tutti, si è fatta promotrice dei valori del 5.0 quando ancora in molti erano concentrati sul 4.0, senza però trasformare questi principi in semplice etichette di marketing: per diffondere parte del proprio pensiero Considi ha scelto la casa editrice ESTE (editore anche del nostro quotidiano) per la pubblicazione del libro Nuove tecnologie, nuova civiltà – Verso una Società 5.0, scritto da Dal Pozzo e Cappellozza con Attilio Giuliani (altro protagonista dell’evoluzione dell’azienda di consulenza), che riassume con efficacia i concetti di 5.0, non banalmente riassumibili come la semplice evoluzione del 4.0.
Nel corso del tempo, alla collaborazione con le piccole imprese del Veneto – target principale dei primi 10 anni dell’evoluzione di Considi – si sono affiancati progetti in tutta Italia e anche fuori dal territorio nazionale. L’ultimo capitolo (per ora) è rappresentato dalla federazione, che conta circa 180 persone per un giro di business intorno ai 23 milioni di euro, e coinvolge un ecosistema di 10 eccellenze: Considi, Quindi, Ergoal, Sinedi, Sviluppo Formazione, CHR, Mixa, Vitale-Zane & Co Srl, Strategia&Controllo, Smart VCO. Il modello organizzativo prevede che l’azienda di Grisignano di Zocco sia socia di minoranza delle realtà del network: questo approccio permette a Considi di unire competenze e risorse di vari esperti e società di consulenza, mantenendo al contempo una struttura flessibile e collaborativa. L’obiettivo dei prossimi 10 anni lo ha riassunto Dal Pozzo: “Diventare i campioni dell’eccellenza operativa in Italia seguendo la logica federativa”.
Gli investimenti in sostenibilità, HR e AI
Guardando, invece, al breve periodo, i vertici di Considi hanno ribadito la volontà di lavorare su resilienza, sostenibilità e ancora umanocentrismo (il principale valore del 5.0). In particolare è stata comunicata la nascita, all’interno della federazione, di Sth – Sustain TechHub, una startup generata dall’unione di Mixa e Polistudio e affidata a Vincenzo Moschetto come Amministratore Delegato, che vanta già un posizionamento di leader nella sostenibilità (Dal Pozzo è il Presidente).
Inoltre, nei piani di Considi c’è la creazione di una nuova realtà in ambito Risorse Umane, per la consulenza HR (ma su questo aspetto non ci sono ancora novità concrete all’orizzonte). E poi ci sono gli investimenti – in questo caso entro il primo semestre 2025 – in ambito Intelligenza Artificiale, con la nascita di una nuova azienda specializzata nella tecnologia destinata a cambiare il mondo del lavoro (e non solo).
La serata di celebrazione dei 20 anni di Considi è stata anche animata da un intervento dedicato al futuro dell’AI a cura di Ruggero Frezza, Principal of Digital Innovation di Considi, mentre Alessandro Cinquegrani, Federico Rigamonti e Carlo Bagnoli (docenti dell’Università Ca’ Foscari Venezia) hanno saputo creare una avvincente narrazione dal titolo Glauco e l’oceano che, attraverso parallelismi con letteratura e arte, ha consentito di riflettere sul valore dell’impegno collettivo. Perché, come ha spiegato un emozionato Fabio Cappellozza in conclusione, le aziende devono cambiare approccio e ragionare sempre meno in ottica estrattiva e sempre più in ottica rigenerativa: “Le imprese devono puntare al bene comune per la continuità dell’azienda”. E il cerchio con la cultura giapponese si chiude.
Considi, Intelligenza artificiale, sostenibilità, 5.0