Addio Smart working, tocca a Morgan Stanley

Il messaggio è arrivato forte e chiaro. “Se potete andare in un ristorante, potete anche venire in ufficio. E noi vi vogliamo qui”. L’ultima presa di posizione in ordine di tempo contro lo Smart working è quella di James Gorman, CEO di Morgan Stanley, che, durante l’incontro annuale dedicato agli investimenti, si è scagliato contro quanti continuano a lavorare da casa.

Prima di lui era stato il CEO di Goldman Sachs, David Solomon, a tuonare contro il lavoro da remoto, definito “un’aberrazione”. Ora il collega e numero uno di Morgan Stanley è intervenuto con un avvertimento che non ammette repliche: entro il prossimo Labour Day, lunedì 6 settembre 2021, i dipendenti newyorkesi devono far ritorno in sede, abbandonando le vecchie abitudini da remote worker. Altrimenti, “sarò molto deluso e dovremo rivedere un po’ di cose”, ha detto. “Se si vuole essere pagati secondo le tariffe di New York, si lavora da qui”.

Negli ultimi mesi, in realtà, molti dipendenti della banca hanno iniziato a ritornare almeno due giorni alla settimana negli uffici di Times Square. Ben oltre il 90% dei dipendenti americani ha già ricevuto il vaccino anti Covid-19, grazie anche alla collaborazione della banca con una società di healthcare per offrire ai dipendenti vaccinazioni sul posto di lavoro. Nelle aree in cui i contagi restano elevati, come nei numerosi uffici in India, invece, i lavoratori non sono costretti a rientrare in sede.

Gorman ha comunque assicurato che questa decisione non cambia il clima in azienda. Durante la pandemia, anche in Morgan Stanley le operazioni sono diventate più flessibili e la banca è intenzionata a mantenere alcune facilitazioni, soprattutto per i dipendenti con figli. L’ufficio, però, resta centrale nella visione dell’istituto. “Facciamo il nostro lavoro negli uffici di Morgan Stanley ed è lì che insegniamo, è lì che i nostri stagisti imparano ed è così che formiamo le persone”, ha tagliato corto Gorman.

Fonte: BBC

Smart working, Morgan Stanley, James Gorman


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Giorgia Pacino

Articolo a cura di

Giornalista professionista dal 2018, da 10 anni collabora con testate locali e nazionali, tra carta stampata, online e tivù. Ha scritto per il Giornale di Sicilia e la tivù locale Tgs, per Mediaset, CorCom - Corriere delle Comunicazioni e La Repubblica. Da marzo 2019 collabora con la casa editrice ESTE. Negli anni si è occupata di cronaca, cultura, economia, digitale e innovazione. Nata a Palermo, è laureata in Giurisprudenza. Ha frequentato il Master in Giornalismo politico-economico e informazione multimediale alla Business School de Il Sole 24 Ore e la Scuola superiore di Giornalismo “Massimo Baldini” all’Università Luiss Guido Carli.

Albanese

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