Affrontare l’incertezza con gli strumenti giusti
Le imprese italiane hanno cercato, sin dallo scoppio dell’emergenza sanitaria, soluzioni e modi per superare gli ostacoli. La formazione ha ricoperto ancora una volta un ruolo importante, nonostante le difficoltà e le necessità di riprogrammare tempi, modi e contenuti. Dalle esigenze improvvise dei primi mesi del 2020, con la digitalizzazione ‘forzata’ del lavoro e della formazione, siamo passati alla formazione totalmente online come prassi.
Il 96,3% delle aziende che hanno risposto al sondaggio di Persone&Conoscenze, infatti, ha dichiarato che nell’ultimo anno è aumentata la quota di formazione erogata online, e per più della metà dei casi è rimasta tale per tutto il 2020. Il 41,4%, invece, ha provato anche soluzioni di formazione mista (con persone in aula, alcune connesse dal proprio posto di lavoro, e altre connesse dalla propria abitazione), quando possibile.
L’offerta formativa complessiva, comunque, è cresciuta nel 46,6% dei casi. Le modalità più utilizzate sono state le pillole formative (video o audio), i gruppi di lavoro su piattaforme digitali (per esempio Zoom), il gaming e corsi su piattaforme di elearning.
“Per avere la stessa efficacia abbiamo ridotto la parte teorica e introdotto dei momenti di interazione con aule virtuali, dividendo i partecipanti in gruppi e sottogruppi. Quella che prima era una giornata formativa è stata condensata in un seminario online di due o tre ore al massimo”, spiega Barbara Rosà, HR Development & Internal Communication Director di Sisal Group.
“La formazione sulle competenze digitali e sulla gestione del cambiamento era già attiva, ma quest’anno abbiamo aggiunto un percorso dedicato alla gestione dello stress da lockdown aperto a tutta la popolazione aziendale”, racconta Filippo Prisciantelli, Responsabile Formazione, Selezione e Relazioni Sindacali di Allianz Bank Financial Advisors.
“Le nuove modalità di erogazione della formazione sono necessarie: per questo tra marzo e luglio abbiamo ripensato completamente il nostro modo di fare formazione”, concorda Donatella De Vita, Global Head of Learning, Engagement and Welfare di Pirelli.
“Air Liquide già da otto anni aveva investito sulla formazione a distanza, ora è stata lanciata una piattaforma che si adegua al mondo dei media odierni. In questo modo anche i colleghi che si trovano su impianti produttivi a livello globale riescono a seguire i corsi di formazione online”, specifica Federico Amietta, Organizational Performance and Engagement Director Europe Industries di Air Liquide.
“Nei prossimi anni la formazione sarà sicuramente mista, cioè in presenza e online, e si deciderà la modalità con cui verrà erogata in base all’obiettivo, ma la preminenza dell’online sicuramente rimarrà per i suoi i vantaggi, tra cui il taglio dei costi”, è la previsione di Emanuele Carmi, People Development SWE di Air Liquide Italia.
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Elisa Marasca è giornalista professionista e consulente di comunicazione. Laureata in Lettere Moderne all’Università di Pisa, ha conseguito il diploma post lauream presso la Scuola di Giornalismo Massimo Baldini dell’Università Luiss e ha poi ottenuto la laurea magistrale in Storia dell’arte presso l’Università di Urbino.
Nel suo percorso di giornalista si è occupata prevalentemente di temi ambientali, sociali, artistici e di innovazione tecnologica.
Da sempre interessata al mondo della comunicazione digital, ha lavorato anche come addetta stampa e social media manager di organizzazioni pubbliche e private nazionali e internazionali, soprattutto in ambito culturale.
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