AI, a Milano l’evento Horsa-SAP Executive Exchange for HR

L’Intelligenza Artificiale (AI) sta rivoluzionando ogni aspetto della nostra vita, compresa quella lavorativa. E la funzione Risorse Umane non fa eccezione. Per esempio, dalla selezione del personale alla gestione delle performance, l’AI può offrire opportunità straordinarie per migliorare l’efficienza, la qualità delle decisioni e per facilitare una vasta gamma di attività, snellendo numerosi impegni dell’HR, che può quindi orientarsi su aspetti più strategici, sempre più indirizzati all’analisi dei dati.

Gli strumenti di AI, infatti, possono analizzare rapidamente grandi volumi di curriculum vitae, identificando i candidati più idonei in base a criteri predefiniti; sono in grado di efficientare i processi di onboarding per renderli più funzionali e personalizzati, segnalando inefficienze e fornendo feedback tempestivi per migliorare il processo di crescita interno delle risorse. L’ausilio dell’AI, insomma, fa risparmiare tempo ed energie ai recruiter che, coadiuvati dalla tecnologia, possono dedicarsi alle attività a maggior valore aggiunto.

Tuttavia, è fondamentale affrontare le sfide etiche e operative generate dall’AI con una visione strategica e responsabile. I professionisti delle Risorse Umane devono adattarsi a questo nuovo panorama tecnologico, abbracciando l’AI come un potente alleato per costruire un ambiente di lavoro più efficiente, equo e senza perdere di vista la centralità delle persone. Per questo il 19 settembre 2024 a Milano va in scena l’evento dal titolo “SAP Executive Exchange for HR”, iniziativa realizzata in collaborazione con Horsa, importante realtà ICT che progetta, implementa e governa soluzioni IT destinate alle imprese.

L’appuntamento di settembre 2024 è dedicato ai dipartimenti delle Risorse Umane e ha l’obiettivo, oltre che di fare networking, di permettere il confronto tra gli HR sulle potenzialità delle nuove tecnologie, tra cui, l’AI nei processi della Direzione del Personale. “Dal nostro vasto osservatorio vediamo che la velocità con cui si sviluppano i nuovi strumenti tecnologici corre più di quanto i professionisti dei dipartimenti HR possano fare per tenersi al passo. Momenti di incontro e confronto come ‘SAP Executive Exchange for HR’ permettono alla Direzione Risorse Umane di ascoltare le esperienze di altri direttori HR e di confrontarsi con le voci degli esperti per assimilare le potenzialità delle nuove tecnologie al loro servizio”, spiega Davide Montalto, LoB Human Capital Director di Horsa.

L’attenzione ai risvolti etici dell’AI

Che l’AI sia ormai una tecnologia la cui conoscenza non è più rimandabile è chiaro a tutti. La standardizzazione dei processi – come la definizione degli obiettivi e la valutazione delle performance o del merito in generale – resta una questione ancora da affrontare per numerose aziende. Molte imprese, affrontano il tema attraverso percorsi strutturati in maniera ‘artigianale’. Ma se prima non esistevano piattaforme integrate per sviluppare tali processi interni (o quelle poche disponibili non erano propositive), l’avvento del cloud ha permesso l’adozione di un modello tecnologico più standardizzato, grazie all’attivazione di processi continuamente migliorati e aggiornati.

Il passaggio successivo con l’introduzione dell’AI è stato breve. “Per esempio, SAP mostra come l’AI possa definire obiettivi personalizzati basati su criteri aziendali specifici e sulle caratteristiche individuali delle persone. Questi obiettivi non sono solo standard aziendali, ma tengono anche conto delle potenzialità dei singoli, passando quindi dall’essere propositivi nei processi all’esserlo negli elementi che compongono questi processi, grazie all’AI Generativa che continuamente migliora e impara”, sottolinea Montalto. Conoscere e governare gli strumenti apre una finestra su un mondo inesplorato di opportunità che porta giovamento tanto alle aziende quanto ai candidati e alle risorse interne.

La tecnologia è qualcosa di molto potente, ma per essere veramente abilitante e rispondere alle esigenze delle aziende, deve essere gestita in modo razionale ed etico. L’etica è fondamentale non solo nella gestione dei dati, particolarmente sensibili nel contesto delle Risorse Umane, ma anche nel portare valore all’interno dell’azienda. “Dal confronto con vari direttori del Personale, emerge che inizialmente può esserci una certa preoccupazione, ma razionalmente questa tende a svanire. Questo perché tutti gli addetti ai lavori stanno scrivendo le pagine del futuro con una forte consapevolezza delle loro responsabilità”, spiega il manager di Horsa.

A questo proposito, durante l’evento, interviene Don Luca Peyron, giurista e teologo di grande cultura e preparazione nel campo dell’AI, per affrontare il tema etico e dimostrando che per guardare al futuro serve consapevolezza rispetto alle tecnologie e al loro risvolto etico: “Forti di un partner tecnologico d’eccellenza e avanguardistico come SAP, dell’esperienza di direttori di Risorse Umane in realtà multinazionali come Dompé Farmaceutici e RadiciGroup e della voce degli esperti in grado di stimolare conversazioni e riflessioni che vanno ben oltre l’aspetto strettamente tecnologico dei nuovi strumenti, con l’evento abbiamo dato vita a un momento di cultura e condivisione di esperienze, con l’obiettivo di segnare un punto di svolta verso gli sviluppi futuri della gestione delle Risorse Umane”, conclude Montalto.

Lucrezia Vardanega

Lucrezia Vardanega è giornalista pubblicista con esperienza nel mondo della comunicazione digitale. Ha iniziato il suo percorso giornalistico subito dopo la laurea, cominciando a collaborare con vari magazine online e addentrandosi sempre più nelle varie sfaccettature di questo mestiere sempre in divenire. Con uno sguardo attento e curioso sul mondo che la circonda, resta sempre con la mente aperta per rimanere aggiornata e accrescere le sue competenze. Per ESTE collabora su più fronti, sia online sia offline, con una particolare sensibilità verso i nuovi bisogni di un mercato del lavoro in equilibrio tra antiche tradizioni e moderne tecnologie. Nel tempo libero ama leggere, fare trekking sulle Dolomiti, visitare mostre d’arte e camminare a naso all’insù per la sua amata città d’origine, Venezia.

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