AI e Deep learning, il MES intelligente per la fabbrica interconnessa
Da una mera raccolta di dati a una fotografia precisa dei meccanismi di fabbrica, in grado di restituire in tempo reale informazioni sullo stato delle risorse, l’avanzamento della produzione ed eventuali anomalie di processo. Il Manufacturing Execution System (MES) sta diventando l’assoluto protagonista della fabbrica. In un contesto globale sempre più competitivo, migliorare le performance significa estremizzare i processi: produrre a ritmi sempre più veloci, con il minor numero di scarti e senza mai fermare la macchina. Grazie alle capacità di monitoraggio, controllo e previsione potenziate dalle tecnologie digitali.
“In un mondo sempre più digitale, i sistemi intelligenti comunicano tra loro in maniera bidirezionale. Il MES, essendo il principale attore a livello operativo dentro il mondo della fabbrica, deve entrare in questo sistema dialogando con tutte le macchine e tutti i device presenti all’interno della fabbrica, senza che sia più necessario l’input dell’utente”, spiega Leonardo Fabrizio, Product Manager di Open Data, software house specializzata in soluzione MES parte del Gruppo Zucchetti. Nata nel 1994 con i primi sistemi di raccolta dati per aumentare tempistiche e redditività dell’impresa, la società ha seguito tutto l’iter di sviluppo delle soluzioni MES, dall’input materiale dell’operatore alla raccolta dati direttamente dalla macchina.
“Ci siamo concentrati sulla raccolta di valori di processo e di produzione, monitorando ad esempio temperatura e vibrazioni”, continua Fabrizio. Opera, la piattaforma intelligente ideata da Open Data, sfrutta l’Intelligenza Artificiale, il Deep learning e le reti neurali artificiali per mettere in correlazione dati, predire anomalie e calcolare la probabilità che si verifichino sulla macchina. “È un sistema completamente trasparente e non invasivo: preleva i dati direttamente dalla macchina, così che l’operatore possa concentrarsi sul proprio lavoro”.
Interfaccia semplificata e manutenzione predittiva
Le soluzioni MES sono oggi in grado di assolvere al compito in passato affidato all’operatore più esperto, quello in grado di anticipare e risolvere un problema grazie al semplice ascolto della macchina. “Il sistema si pone al fianco dell’operatore, andando a rappresentare una nuova freccia al suo arco”, dice Fabrizio. “Grazie all’AI e all’analisi dello storico dei dati, il sistema è capace di fornire la giusta documentazione e rispondere nel più breve tempo ai quesiti che gli vengono posti”. L’interfaccia semplificata consente anche all’operatore a bordo linea di operare con agilità sul sistema, mantenendo il controllo della situazione con il proprio device. Il dialogo continuo tra le diverse soluzioni – dal MES all’ERP, passando per gli schedulatori – garantisce oggi una fabbrica sempre più interconnessa e performante, capace di non fermarsi mai. Neppure in caso di guasti.
“La manutenzione non è mai incidentale, ma sempre pianificata per andare a prevenire il problema e far sì che tutti i pezzi arrivino in tempo, ottenendo un completo zero down time”, assicura il Product Manager. “Lo stesso accade per i controlli qualità: il MES permette di conoscere i valori reali e di prevedere il valore critico che porterà allo scarto del pezzo”. In futuro, secondo Fabrizio, il grado di precisione sarà ancora maggiore. I software diventeranno meno importanti, a tutto vantaggio della crescita dei dati.
“Il MES si sta concentrando sempre più sulla raccolta puntuale dei dati, in modo da creare i cosiddetti datalake che verranno potenziati e sfruttati per rendere la comunicazione ancora più vicina al cliente finale”. Sarà sufficiente inserire un ordine sul portale online, per conoscerne la disponibilità in tempo reale e con un grado di precisione ancora più vicino al reale. “Tutto dipenderà da quanto il MES sarà efficace nella raccolta dei dati e nella comunicazione con gli altri attori all’interno del mondo della fabbrica”.
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Giornalista professionista dal 2018, da 10 anni collabora con testate locali e nazionali, tra carta stampata, online e tivù. Ha scritto per il Giornale di Sicilia e la tivù locale Tgs, per Mediaset, CorCom – Corriere delle Comunicazioni e La Repubblica. Da marzo 2019 collabora con la casa editrice ESTE.
Negli anni si è occupata di cronaca, cultura, economia, digitale e innovazione. Nata a Palermo, è laureata in Giurisprudenza. Ha frequentato il Master in Giornalismo politico-economico e informazione multimediale alla Business School de Il Sole 24 Ore e la Scuola superiore di Giornalismo “Massimo Baldini” all’Università Luiss Guido Carli.
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