Al World manufacturing forum il punto sul futuro della Manifattura
Il settore manifatturiero italiano sta vivendo in questi anni una rivoluzione che non è fatta solo di 4.0 e di interconnessione tra gli strumenti (possibile anche grazie agli sgravi fiscali e agli incentivi pensati dal Governo), ma di svariati altri cambiamenti che riguardano tanto l’utilizzo dei macchinari quanto la filosofia di base, che sta sempre più guardando alla sostenibilità dei processi produttivi e all’utilizzo della Realtà Aumentata e dell’Intelligenza Artificiale per efficientare la produzione, renderla più verde e tagliare gli sprechi.
Utilizzo ottimale delle tecnologie digitali 4.0, automazione, sostenibilità ambientale, economia circolare sono dunque, tra gli altri, gli argomenti toccati durante il World manufacturing forum, l’evento dedicato al manifatturiero promosso dalla World manufacturing foundation (Wmf) che dal 2011 si propone come occasione per indagare le tendenze a livello mondiale attraverso discussioni ed eventi che siano per i partecipanti strumento di conoscenza approfondita.
La nona edizione si è svolta il 20 e 21 ottobre 2021 a Cernobbio, sul Lago di Como, e il titolo è stato Le tecnologie digitali: fattori abilitanti dell’economia circolare – Prospettive per il futuro del Manifatturiero. A ospitarla è stata Villa Erba, con i partecipanti invitati a seguire le discussioni in streaming sulla piattaforma del World manufacturing forum o — per una platea selezionata — in presenza. A confrontarsi nel corso di quattro sessioni sono stati politici di tutto il mondo, leader del settore ed esperti accademici che attraverso conversazioni in streaming, video, presentazioni, discussioni e interviste hanno indagato le sfide produttive a livello globale, le soluzioni, le questioni emergenti riguardanti il mondo della Manifattura e la resilienza di quest’ultimo.
Gli strumenti per la resilienza a lungo termine e per un cambio sostenibile
Dopo un benvenuto da parte del Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, del Presidente della Wmf Francesco Buzzella e della Vice Rettrice del Politecnico di Milano Donatella Sciuto, il Forum si è aperto ufficialmente alle 14 del 20 ottobre 2021 con la presentazione del progetto Back to the future, con i temi emergenti riguardanti la resilienza a lungo termine del manifatturiero, guidata da Marco Taisch, Consigliere Scientifico della Wmf e docente presso il Politecnico di Milano, e con un contributo della Direttrice per l’Artificial Intelligence and digital industry della Commissione Europea Lucilla Sioli. La sessione successiva, dal titolo “Building future-proof global value chains”, ha visto un confronto in diretta tra diverse personalità del manifatturiero mondiale ed esperti di innovazione 4.0, tra cui Taro Shimada (Corporate Senior Vice President e Chief Digital Officer di Toshiba), Zeynep Bodur Okyay (CEO di Kale), Luisa Santos (Deputy Director General di BusinessEurope) e Leonel Leal (Advanced Mfg e Digital Transformation Expert di methodfx.co).
La seconda sessione del pomeriggio, dal titolo “People and policies are enablers for long term resilience”, è stato un confronto tra H.E. Suha Dawood Elias Najjar (Chairwoman di Iraqi National Investment Commission), Anna Milanez (Labour Market Economist di Oecd), Barbara Beltrame Giacomello (Presidentessa di Businessmed), Klaus Beetz (CEO di EIT Manufacturing) e Fabrizio Sala, Assessore di Regione Lombardia. Entrambe le sessioni prevedono la partecipazione dei rappresentanti del progetto Back to the future.
Il pomeriggio del 21 ottobre è stato dedicato alla presentazione dei dati del report dal titolo Digitally enabled circular manufacturing, cui è seguita una sessione per discutere delle politiche verdi per un cambio sostenibile nel manifatturiero. A portare esperienza e numeri sono stati Yves Paindaveine (Head of Sector, Digitising European Industry governance in Dg Connect), Monica Duhem Delgado (Head of the Global Economic Intelligence Unit e Ministra all’Economia del Messico), Sudarsan Rachuri (Technology Manager presso il Dipartimento Usa all’Energia) e Sylvie Pinsonnault (Senior Vice President, Strategies and Business Solutions di Investissement Québec).
La quarta e ultima sessione è stata intitolata “The role of digital technologies in the circular economy: best practices from manufacturers” e ha visto l’intervento di Petra Monn (Program Lead Factory Digitalization di Siemens), Colin Dhillon (Chief Technical Officer di Automotive Parts Manufacturers’ Association), Munir Duri (CEO di Kifiya Financial Technology) e Mario Caldonazzo (CEO di Arvedi).
Il Forum ha previsto poi alcuni eventi collaterali, organizzati da partner insieme con la Fondazione e che rientrano nella World manufacturing week (18 al 22 ottobre 2021). Tra questi, per esempio l’incontro dal titolo “Strumenti per finanziare una nuova stagione economica” e “Young Manufacturing Leaders”: il primo è stato moderato da Chiara Lupi, Direttrice Editoriale di ESTE (editore che pubblica anche il nostro quotidiano) e organizzato dall’Università Liuc, che si è proposto di presentare alle aziende l’importanza di conoscere il mondo della finanza innovativa per far fronte alla discontinuità economica. Il secondo evento ha presentato il network Young Manufacturing Leaders, che raccoglie studenti, professionisti e imprenditori tra i 18 e i 30 anni interessati al mondo manifatturiero innovativo e sostenibile.
Sara Polotti è giornalista pubblicista dal 2016, ma scrive dal 2010, quando durante gli anni dell’Università Cattolica del Sacro Cuore (facoltà di Lettere e Filosofia) recensiva mostre ed eventi artistici per piccole testate online. Negli anni si è dedicata alla critica teatrale e fotografica, arrivando poi a occuparsi di contenuti differenti per riviste online e cartacee. Legge moltissimo, ama le serie tivù ed è fervente sostenitrice dei diritti civili, dell’uguaglianza e della rappresentazione inclusiva, oltre che dell’ecosostenibilità.
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