Altro che Great resignation: reinventarsi nella stessa azienda
Per cambiare lavoro non sempre è necessario cambiare azienda. Un’alternativa efficace può essere quella di reinventarsi in un nuovo ruolo all’interno della stessa realtà lavorativa, optando per mansioni più in linea con le proprie ambizioni. È infatti comprensibile che decidere di dare le dimissioni da un’azienda per cui si è lavorato per tanti anni possa generare angoscia e disorientamento, in particolare nel contesto lavorativo attuale, sempre più spietato e competitivo.
Questa situazione spinge molte persone a non tentare nuove strade e a restare così fossilizzate in un limbo di insoddisfazione e frustrazione. Proprio per questo è opportuno abbandonare una visione dicotomica che vede schierati, da una parte, il lavoro dei sogni e, dall’altra, un impiego frustrante. La carta vincente da giocare in questi casi è la ‘mediazione’, ovvero la capacità di trovare un equilibrio, attuando un cambio di prospettiva in un ambiente lavorativo che già si conosce e si apprezza e che, allo stesso tempo, può far da catalizzatore alla valorizzazione del potenziale professionale del dipendente.
Il job crafting per promuovere la motivazione dei dipendenti
Un cambio di mansione potrebbe inoltre contribuire a contrastare un fenomeno ampiamente diffuso: la perdita di motivazione che spesso caratterizza chi lavora per molti anni per la stessa azienda. Basti pensare che, secondo un sondaggio realizzato dalla società di consulenza americana Gallup, solo il 33% dei lavoratori Usa è coinvolto e motivato nelle proprie attività, mentre la maggioranza si ritrova a essere poco soddisfatta del ruolo ricoperto. In quest’ottica il job crafting, ovvero la possibilità di ridisegnare il ruolo del dipendente all’interno della stessa azienda, può rappresentare un valido strumento a disposizione dei responsabili delle Risorse Umane per dare un input alla produttività del dipendente.
Una volta presa consapevolezza del bisogno impellente di un cambio di rotta professionale qual è il primo step da compiere? Sicuramente fissare un colloquio con il proprio superiore: in questo modo il collaboratore può spiegare quanto apprezzi l’azienda, ma allo stesso tempo ha l’opportunità di far presente la necessità di un cambio di prospettiva, di un modo nuovo di dare il proprio contributo allo sviluppo dell’impresa. Se in un primo momento questa richiesta potrebbe suscitare sgomento nei superiori, successivamente può essere, invece, interpretata come una manifestazione di onestà e schiettezza. Viceversa, le persone che hanno la possibilità di essere protagonisti di questo cambiamento possono veder crescere autostima e benessere e tutto ciò ha ricadute positive per l’intera azienda.
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