Apprendere e formarsi con l’AI
La rivoluzione dell’Intelligenza Artificiale (AI) sta aprendo nuove porte per le organizzazioni di quasi tutti i settori. Si stima che circa il 43% delle attività lavorative sarà automatizzato grazie a sistemi di AI entro il 2027 e che le persone avranno più tempo per l’apprendimento e per lo sviluppo di nuove competenze.
Ma a oggi, quali sono le applicazioni più interessanti realizzate con l’AI? L’evento virtuale di settembre 2023 SAP SuccessConnect organizzato da SAP – multinazionale europea per la produzione di software gestionale – è stato l’occasione per provare a rispondere a questa domanda, condividendo in che modo le imprese usano l’AI in particolare per attrarre nuovi talenti e per aumentare l’engagement dei dipendenti.
Grazie alla partecipazione di Kim Oosthuizen, Direttrice del comparto innovativo sull’AI di SAP, e di Stacy Chapman, Analytics Product Manager di SAP, è emerso che c’è ampio margine per le aziende nell’uso dell’AI, anche se ci sono ancora resistenze nell’adozione delle nuove tecnologie, come ha rivelato nella sua testimonianza, Susheela Dube della multinazionale indiana automotive Mahindra e Mahindra che ha condiviso il modo in cui il suo team e il personale HR si stanno avvicinando all’adozione dell’AI, non senza preoccupazioni.
La discussione ha riportato al centro un tema cruciale nell’approccio all’AI: anche se tali tecnologie diventano sempre più presenti nella nostra vita quotidiana, le persone continuano a rappresentare la risorsa più importante di un’organizzazione: guidano l’innovazione e consentono alle aziende di competere e crescere. Per questo, in un contesto in rapido mutamento come quello che stiamo vivendo, è fondamentale trovare il modo di colmare divario di competenze (anche digitali) di tutti i lavoratori al fine di creare luoghi equi, sostenibili e dove ogni risorsa si senta parte del cambiamento senza rimanerne esclusa.
L’AI per la formazione personalizzata
Quando si tratta di apprendere nuove competenze, non esiste un approccio valido per tutti ed è qui che l’AI può avere un impatto enorme: per esempio nel processo di apprendimento delle persone con diverse capacità, e disabilità varie. Per un individuo neurodivergente che presenta delle anomalie nei processi mentali, l’AI può studiarne i modelli comportamentali e creare un’esperienza di apprendimento che ottimizzi il suo coinvolgimento e comprensione attraverso contenuti strutturati per soddisfare al meglio le sue peculiari esigenze.
Le piattaforme di apprendimento basate sull’AI possono generare materiali didattici interattivi ad hoc anche per le persone con problemi di udito, sfruttando la tecnologia di riconoscimento vocale automatico per convertire le parole pronunciate in didascalie o sottotitoli. Sono solo alcuni esempi condivisi nell’iniziativa di SAP, ma fanno luce sulle infinite opportunità per ottimizzare e rivoluzionare il modo in cui le persone apprendono, senza diseguaglianze.
L’impatto che queste esperienze di apprendimento personalizzate possono avere sulle persone e sulle organizzazioni è enorme, soprattutto in termini di pari opportunità, equità e inclusione. Un modo per rafforzare l’engagement dei dipendenti e allo stesso tempo un mezzo per soddisfare al meglio le diverse esigenze dei lavoratori che sono stati precedentemente esclusi o sottorappresentati.
Largo alla generative AI assistant
Man mano che l’AI continua a progredire, le organizzazioni saranno anche in grado di utilizzare le informazioni che emergono per scoprire i punti di forza nascosti, ma anche per colmare le lacune, delle persone, tenendo conto delle loro competenze, interessi, passioni e preferenze. Non si tratta di visioni futuristiche, ma di realtà già in parte applicata e applicabile: SAP ha recentemente annunciato Joule, un nuovo generative AI assistant che renderà l’interazione con le App molto più ‘conversazionale’. Joule agisce come un ‘copilota’ integrato in tutto il sistema aziendale cloud di SAP, consentendo ai dipendenti di conversare con esso utilizzando il linguaggio di tutti i giorni, ma senza sacrificare privacy e sicurezza.
Joule sta rendendo più semplice e veloce per i dipendenti navigare in processi complessi e consente ai team HR di rispondere alle loro richieste in tempi rapidi. Con l’elaborazione del linguaggio naturale, aiuta le risorse a trovare rapidamente informazioni, ottenere risposte a domande e lavora a supporto delle risorse umane per le attività quotidiane come timbrare entrate e uscite, visualizzare estratti conto, approvare o rifiutare una richiesta e molto altro ancora.
Per quanto riguarda l’intera strategia di apprendimento e formazione dei lavoratori, è nato SAP Talent Intelligence, che, sempre sulla base di complessi software di AI, è capace di creare un percorso di formazione su misura per i lavoratori che gli stessi manager possono visualizzare, modificare e aggiornare in qualsiasi momento, con l’obiettivo di monitorare le competenze e le lacune tra i team e orientare al meglio la direzione dell’azienda.
Lucrezia Vardanega è giornalista pubblicista con esperienza nel mondo della comunicazione digitale. Ha iniziato il suo percorso giornalistico subito dopo la laurea, cominciando a collaborare con vari magazine online e addentrandosi sempre più nelle varie sfaccettature di questo mestiere sempre in divenire. Con uno sguardo attento e curioso sul mondo che la circonda, resta sempre con la mente aperta per rimanere aggiornata e accrescere le sue competenze. Per ESTE collabora su più fronti, sia online sia offline, con una particolare sensibilità verso i nuovi bisogni di un mercato del lavoro in equilibrio tra antiche tradizioni e moderne tecnologie. Nel tempo libero ama leggere, fare trekking sulle Dolomiti, visitare mostre d’arte e camminare a naso all’insù per la sua amata città d’origine, Venezia.
Intelligenza artificiale, SAP, AI assistant