Assegnata a Gianfranco Dioguardi la laurea Honoris Causa in Filologia Moderna
L’Università Aldo Moro di Bari ha conferito la laurea Honoris Causa in Filologia Moderna a Gianfranco Dioguardi, già Professore ordinario di Economia e Organizzazione Aziendale presso la Facoltà di Ingegneria del Politecnico di Bari, considerato tra i fondatori dell’Ingegneria Gestionale in Italia. “Riconoscimento motivato dal fondamentale contributo dato da Dioguardi a una ricerca metodologicamente orientata verso un costante e dialettico confronto tra il sapere tecnico e il sapere umanistico”, è stata la motivazione del conferimento.
Il docente, che dagli Anni 60 in poi ha creato un Gruppo di società presenti nel settore delle costruzioni in Italia e all’estero, portando avanti l’attività di famiglia, attualmente svolge l’attività imprenditoriale e consulenziale in società operanti nei settori dell’Edilizia, dell’Ingegneria, dell’Innovazione tecnologica, della Comunicazione e della Formazione professionale; è inoltre presente in diversi Consigli di amministrazione, direttivi o scientifici di imprese, riviste, organizzazioni culturali, istituzioni pubbliche e private. Tra i vari ruoli di Dioguardi, quello di membro del Comitato Scientifico della rivista Sviluppo&Organizzazione, il più longevo magazine di organizzazione aziendale in Italia.
Inoltre il docente ha interessi culturali nel campo della saggistica storica, organizzativa, economica e ha pubblicato numerosi libri su temi economico-organizzativi: si ricorda 50 anni di sviluppo organizzativo, il cofanetto-raccolta degli articoli pubblicati da Sviluppo&Organizzazione dal 1970 al 2020 (Este, 2021).
Riconosciuta la sintesi tra cultura umanistica e tecnologica
A commento della laurea Honoris Causa, ha dichiarato, in esclusiva per Parole di Management: “In primo luogo, ritengo che sia un riconoscimento che testimoni un affetto di stima intensa a me tributato dall’Università di Bari, dalla stessa mia città, da me tanto amata, dove ho le mie radici che hanno generato la mia formazione. Da un punto di vista culturale penso che si sia voluto premiare l’aspirazione di sintesi fra cultura umanistica e cultura tecnologica sulla quale impostare nuova ricerca: è un’attività che ho cercato di perseguire costantemente sia nei miei studi accademici sia nella realtà operativa del quotidiano”.
Da sempre, infatti, Dioguardi ha cercato la sintesi tra varie dicotomie, perché a suo parere le situazioni che si manifestano in forme dialettiche presentano un valore in sé, naturalmente incrementato dalle sinergie emergenti proprio dalla sintesi: “Così fra teoria e pratica, innovazione nell’immaginazione e concretezza della tradizione, e via dicendo. Naturalmente la dicotomia più classica è proprio quella fra i due saperi la cui integrazione consente di implementare in forme davvero impensabili le potenzialità del loro insegnamento e non soltanto in ambito teorico, ma anche nelle applicazioni pratiche. Posso tranquillamente affermare che questa concezione è stata determinante nella mia formazione intellettuale e professionale”, ha spiegato il docente.
Elisa Marasca è giornalista professionista e consulente di comunicazione. Laureata in Lettere Moderne all’Università di Pisa, ha conseguito il diploma post lauream presso la Scuola di Giornalismo Massimo Baldini dell’Università Luiss e ha poi ottenuto la laurea magistrale in Storia dell’arte presso l’Università di Urbino.
Nel suo percorso di giornalista si è occupata prevalentemente di temi ambientali, sociali, artistici e di innovazione tecnologica.
Da sempre interessata al mondo della comunicazione digital, ha lavorato anche come addetta stampa e social media manager di organizzazioni pubbliche e private nazionali e internazionali, soprattutto in ambito culturale.
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