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Assumere in tempo di Covid: dalla selezione all’onboarding

Nonostante la crisi, non tutte le imprese si sono fermate. Alcuni settori, proprio durate l’emergenza Covid, hanno aumentato vendite e profitti e, di conseguenza, hanno dovuto incrementare il personale. In controtendenza rispetto alla contrazione generalizzata, c’è quindi chi ha colto l’opportunità della crisi per crescere. E portare a bordo nuove persone.

Selezioni pre Covid e onboarding a distanza

Chi di certo non ha mai smesso di puntare sulle persone è Zeta Service. Il lavoro di elaborazione cedolini, amministrazione del personale e consulenza del lavoro non si è, ovviamente, fermato neppure durante il lockdown. “Anzi, in quella fase è diventato essenziale il nostro supporto alle aziende soprattutto per quanto riguarda la gestione normativa straordinaria. Abbiamo quindi continuato a portare avanti le assunzioni che avevamo pianificato, con otto persone inserite fra marzo e maggio 2020”, racconta Silvia Bolzoni, Presidente e CEO di Zeta Service.

Se molte imprese che avevano già avviato procedure di ricerca e selezione del personale hanno dovuto rivedere le priorità e riconsiderare la loro scelta, altre sono riuscite invece a portare avanti i percorsi iniziati pre Covid. Magari adattando i processi di onboarding e formazione iniziale alle mutate condizioni. “L’emergenza Covid non ha cambiato i nostri piani: non ha né aumentato né diminuito le assunzioni in programma. I nuovi arrivati hanno iniziato la loro esperienza in Zeta Service in Smart working e di sicuro abbiamo dovuto cambiare il modo in cui accogliamo chi entra a far parte dell’azienda, ma abbiamo cercato di mantenere lo stesso calore e lo stesso entusiasmo anche se a distanza”.

Nonostante la crisi, c’è infatti chi si è speso per onorare gli impegni presi. Già il 14 aprile il CEO di ServiceNow, Bill McDermott, ha annunciato pubblicamente l’intenzione di preservare le posizioni lavorative di tutti gli 11mila dipendenti globali della società e di continuare ad assumere personale nell’arco del 2020. Negli Stati Uniti sono, infatti, rimaste aperte più di mille nuove posizioni lavorative, a cui si aggiungono le altre previste a livello mondiale. “La prosecuzione anche degli stage estivi per 360 ragazzi volenterosi da tutto il mondo testimonia il fatto che ServiceNow continua a investire sui propri dipendenti per fare in modo che siano focalizzati nel supportare i clienti e non preoccupati per il loro lavoro”, sottolinea Filippo Giannelli, Country Manager per l’Italia di ServiceNow.

Mettere in contatto aziende che assumono e personale licenziato

Al di là degli esempi positivi, parecchie aziende nell’ultimo periodo si sono trovate a dover ridurre la propria forza lavoro. In un’ottica di aiuto e mantenimento del mercato, ServiceNow, insieme con Accenture, Lincoln Financial Group e Verizon, ha lanciato l’iniziativa People+Work Connect: una piattaforma che permette alle aziende che devono ridurre il personale o lasciare a casa lavoratori temporanei di metterli in contatto con aziende che stanno continuando ad assumere. “Diverse imprese si sono unite per poter cercare di colmare questo gap”, dice Giannelli. “Si sono create delle opportunità e il fatto di continuare a investire in expertise che possano servire al mercato in termini di trasformazione digitale è un modo per aiutare la ripartenza”.

La tecnologia, spesso accusata di ridurre gli spazi di lavoro per le persone, sembra infatti che oggi possa aiutare l’ingresso e la crescita nel mondo del lavoro. Per esempio, rendendo competitivi per certe posizioni anche coloro che prima restavano tagliati fuori per ragioni geografiche. “È parte della nostra missione: we make the world of work work better for people. Ci concentriamo sul mondo del lavoro nelle aziende e crediamo che la tecnologia debba essere un abilitatore di valore all’interno dell’organizzazione”.

Maggiori opportunità in ambito industriale, logistica e GDO

Non tutti i settori imprenditoriali sono stati colpiti allo stesso modo. Il comparto sanitario e la GDO sono rimasti operativi per tutto il periodo di lockdown e stanno risentendo meno della crisi, mentre altri sono stati costretti a bloccare l’attività e a interrompere di conseguenza anche le assunzioni. “L’emergenza sanitaria ha stravolto tantissimi settori, uno fra tanti il Retail che ha sviluppato rapidamente il servizio delivery, permettendo di continuare a vendere e acquistare assicurando il distanziamento sociale”, sottolinea Guido Crivellin, Presidente e Amministratore Delegato di Etjca SpA, agenzia per il lavoro con un’esperienza ventennale e 70 filiali distribuite su tutto il territorio nazionale.

“Etjca ha cercato di essere il più vicino possibile alle aziende intervenendo in prima linea a supporto del recruiting di personale attraverso nuove modalità di selezione online e innovative pratiche di Smart working per accelerare il processo di inserimento di nuovi candidati”. L’agenzia per il lavoro ha registrato una crescita della richiesta di professionisti del settore sanitario, in particolare di infermieri specializzati per far fronte all’emergenza sanitaria, così come addetti alla grande distribuzione, alimentare, farmaceutico e logistica. Il settore più in crisi resta quello del turismo: se negli anni scorsi il periodo estivo era caratterizzato da una forte richiesta di stagionali per il settore alberghiero e la ristorazione – receptionist, camerieri ai piani, cuochi, chef de rang e addetti al catering – nel 2020 le ricerche in questi ambiti si sono azzerate.

“A seguito delle ordinanze di quarantena, le aziende si sono trovate costrette a rallentare le assunzioni o a rimandare i tempi di inizio effettivo per i nuovi assunti”, continua Crivellin. “In generale, notiamo una grande voglia di ripartire e il consistente numero di figure ricercate nei settori precedentemente nominati, ne è una testimonianza”. A oggi le maggiori opportunità per chi è in cerca di lavoro si concentrano nel settore dei trasporti, della logistica, della grande distribuzione e nell’ambito industriale: ingegneri meccanici, programmatori, disegnatori meccanici e addetti al back office. Nei mesi a venire, prevede il Presidente di Etjca, crescerà anche la richiesta di professionisti della sicurezza, addetti ai servizi digitali e professionisti informatici.

Anche la stessa Etjca ha in programma nuove assunzioni. “Tra gli obiettivi primari dell’agenzia c’è senza dubbio la propensione a voler ampliare sempre di più la presenza sul territorio attraverso nuovi spazi per l’orientamento”. A inizio luglio erano aperte alcune posizioni soprattutto per chi è alla ricerca di una prima occupazione: per la filiale di Milano Contact laureati in discipline Umanistiche da inserire all’interno di un percorso formativo in ambito HR; per la filiale di Cesena un addetto alla ricerca e selezione del personale per attività amministrative, di back office e ricerca e selezione; per la filiale di Bologna una risorsa per un tirocinio formativo in ambito Risorse Umane.

Fine seconda e ultima parte

Leggi la prima parte: Assumere in tempo di crisi, crescere dopo il lockdown

Zeta Service, ServiceNow, Covid, assunzioni, Etjca


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Giorgia Pacino

Articolo a cura di

Giornalista professionista dal 2018, da 10 anni collabora con testate locali e nazionali, tra carta stampata, online e tivù. Ha scritto per il Giornale di Sicilia e la tivù locale Tgs, per Mediaset, CorCom - Corriere delle Comunicazioni e La Repubblica. Da marzo 2019 collabora con la casa editrice ESTE. Negli anni si è occupata di cronaca, cultura, economia, digitale e innovazione. Nata a Palermo, è laureata in Giurisprudenza. Ha frequentato il Master in Giornalismo politico-economico e informazione multimediale alla Business School de Il Sole 24 Ore e la Scuola superiore di Giornalismo “Massimo Baldini” all’Università Luiss Guido Carli.

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