Autore: Giorgio Merli

Giorgio Merli è autore di numerosi libri e articoli sul management pubblicati in Europa e negli Usa; è consulente di multinazionali e Governi, oltre che docente in diverse università in Italia e all’estero. È stato Country Leader di PWCC e di IBM Business Consulting Services
Pil_Italia_Crisi

Chi dorme non piglia Pil

Nella nostra incapacità strategica di cambiare i paradigmi del nostro sistema produttivo, negli ultimi 30 anni abbiamo sperato (più o meno inconsapevolmente) di tenere in piedi il nostro sistema industriale agganciandoci ad altre economie (specialmente quella tedesca e quella francese). È chiaro (e lo era fin dall’inizio per chi avesse ragionato un po’) che questa è stata una strategia molto miope,...

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Crisi_Pil

L’irresponsabilità che affonda il Pil

Il solo far notare come negli ultimi 30 anni abbiamo perso il 30% di Prodotto interno lordo (Pil) reale rispetto ai Paesi concorrenti dà fastidio a molti e si corre il rischio di essere tacciati di disfattismo. Il far notare poi che sarà molto difficile uscire da tale situazione, comporta l’accusa di pessimismo. Sembra che gli italiani debbano essere trattati come bambini – o peggio – malati ai...

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Cervelli in fuga

Cervelli in fuga… per soldi

Alcuni studi, di recente, ci fanno sapere che nel 2022 ben 100mila italiani sono andati a lavorare all’estero. Uno su tre è laureato e in egual misura sono i diplomati. Quindi, i due terzi di questi lavoratori espatriati sono potenziali produttori di Prodotto interno lordo (Pil) che ci perdiamo, e che sono solo parzialmente rimpiazzabili in termini di contribuzione al Pil da altri lavoratori...

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Crisi_Italia_Servitizzazione

Ahi Serv(izi) Italia, di dolore ostello

I Servizi rappresentano ben il 72% del Prodotto interno lordo italiano, mentre il Manufacturing (la produzione di prodotti fisici) ne rappresenta solo il 21%. Italia e Germania sono i Paesi occidentali con la più alta incidenza del Manufacturing sul Pil e sono gli Stati che, in prospettiva, sono più in crisi di crescita. Il nostro Pil reale è fermo da almeno due decenni. A questo proposito si consideri...

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Pil_Italia_grandi_aziende

Piccola è bella, grande (azienda) è meglio

L’Italia ha cominciato a perdere i trend di sviluppo dei Paesi a noi storicamente vicini già agli inizi degli Anni 90. Tra le cause principali di tale sganciamento si deve sicuramente annoverare la riduzione della presenza di grandi aziende nel nostro territorio. Tale fenomeno ha continuato per tutti i 30 anni passati – continua tuttora – contribuendo alla riduzione del nostro Prodotto interno lordo...

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Bandiera_Italiana

Il flop della Nazionale è lo specchio dei limiti dell’Italia

La figuraccia fatta dall’Italia all’Europeo 2024 in Germania ha prodotto commenti molto sconfortanti: “Nessuna strategia”, “Mancanza di un modulo adeguato ai giocatori disponibili”, “Spalletti non ha il senso della realtà”, “Mancanza di capacità individuali”, “Mancanza di motivazione e grinta”, “inerti”, “squadre di club troppo basate su stranieri senza adeguato sviluppo di nostri vivai di giovani”,...

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Pil_italia

L’Italia perde il Pil, ma non il vizio

Dobbiamo assolutamente prendere atto che senza il contributo del Superbonus (a debito) e di quanto già immesso nel sistema economico dei finanziamenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) – quasi tutto a debito – il Prodotto interno lordo reale italiano degli ultimi due anni (e di quello in corso) risulterebbe ancora in calo. Di fatto, in termini reali, sta continuando quel degrado...

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Soldi_retribuzione_crescita

Salari, possiamo aumentarli in modo sostenibile?

L’Italia è al 12esimo posto in Europa per Pil pro capite ed è al 12esimo posto come salario medio mensile. Esiste quindi una forte correlazione tra retribuzione media e Pil pro capite: per esempio la Germania, con il 37% in più di Pil pro capite, ha il 34% in più di salario medio rispetto all’Italia; la Danimarca, con il 93% in più di Pil pro capite, ha l’82% in più di salario medio; la Spagna,...

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Occupati_Pil_italia

Più lavoro, meno produttività: il paradosso che non interessa nessuno

Per le celebrazioni per la Festa del Lavoro 2024 sono stati discussi i dati sull’occupazione. Quelli forniti dall’Ufficio Studi della Cgia di Mestre ci dicono che gli occupati sono ora 471mila in più rispetto al 2019 (anno pre-Covid). Senza entrare nel merito dell’articolazione dei dati, val la pena considerare il significato di due considerazioni concatenate riportate nell’analisi della Cgia: “I...

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Parlamento_PdM

Il sonno della ragione… non genera Pil

Viene naturale chiedersi come mai l’Italia è sempre stata in ritardo a capire e interpretare i nuovi trend nel mondo del business. Come già argomentato nelle precedenti ‘puntate’ (vedi i link in fondo all’articolo per leggere le altre parti della riflessione), è stato proprio il non capire che cosa stava succedendo nel mondo a farci perdere posizioni negli ultimi 30 anni.  Sicuramente complici...

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Sicurezza_AI

Fare i soldi con i dati

Il business emergente a maggior potenziale è oggi costituito dal cosiddetto Data monetization. Se ne è dovuto recentemente, e urgentemente, occupare anche il Parlamento approvando il Data Act: è una legge, esecutiva da settembre 2025, che vuole regolarizzare il business dell’utilizzo e del commercio dei dati, che si era sviluppato con attività molto spesso borderline o addirittura illegali. Le già...

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Giorgetti_Superbonus

Superbonus, la fine dell’illusione della ripresa economica

Il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti è stato chiaro, parlando delle misure adottate sul Superbonus: “Sono tese a chiudere definitivamente l’eccessiva generosità”. Questa è la sintesi dell’iniziativa governativa sull’incentivazione edilizia introdotta a maggio 2020. Ma, forse, non siamo tutti ben consapevoli che il costo finanziario del Superbonus è quasi uguale a quello del Piano nazionale...

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