Benessere e sviluppo al centro della Settimana del lavoro 2024
Come rendere il lavoro più inclusivo, equo e gratificante? Come bilanciare la produttività con il benessere dei lavoratori? Quali sono le competenze necessarie per adattarsi ai cambiamenti nel mondo del lavoro? La quarta edizione della Settimana del lavoro, in programma a Torino dal 18 al 23 marzo 2024 presso il Polo del Novecento, si propone di rispondere alle domande cruciali riguardanti l’ambiente lavorativo.
Curata dall’Istituto per la memoria e la cultura del lavoro (Ismel) in collaborazione con Torino Capitale della Cultura d’Impresa 2024 e con il sostegno di Fondazione Cassa di risparmio di Torino (Crt), l’evento riunisce docenti, ricercatori, professionisti e rappresentanti delle parti sociali e politiche per analizzare l’evoluzione del rapporto tra vita e lavoro, soprattutto per le nuove generazioni.
Le tre parole chiave che guidano il dibattito sono equità, benessere e sviluppo. “In questa prospettiva si ridiscuteranno le priorità organizzative ed etiche, i modelli di sviluppo e gestione proposti dalle aziende, le posizioni dei corpi intermedi chiamati a rappresentare categorie oggi organizzate in modo fluido. L’obiettivo non è solo quello di immaginare quali possano essere le direttrici su cui orientarsi in futuro, ma scoprire anche buone pratiche esistenti, consolidate o in fase embrionale, capaci di decifrare e connettersi a un rapporto tra vita e lavoro che è in costante mutamento”, ha commentato Gianni Rossetti, Presidente di Ismel.
Un Manifesto per un lavoro ‘di qualità’
Intitolato Voglio vivere bene: equità, benessere, sviluppo, l’evento si propone di esplorare i nuovi legami tra vita e lavoro. La kermesse si apre con il panel Good job. Good life, dove saranno discusse diverse esperienze di lavoro al fine di comporre il Manifesto della qualità di vita di lavoro. Tutti i relatori contribuiranno al manifesto, che rifletterà le attese dei lavoratori e fornirà strumenti per renderle concrete.
“Arrivare a proporre il disegno di un vero Manifesto della qualità di vita di lavoro componendo le visioni di tutte le voci che concorrono a crearla è stato l’obiettivo del lavoro durato un anno che ha impegnato il comitato organizzatore. Per rappresentare le pluralità di visioni che l’argomento comporta abbiamo chiesto ai diversi panel di portare a discussione sempre dati sul contesto e la viva voce delle testimonianze di esperienze concrete, con una attenzione particolare all’ascolto delle attese delle giovani generazioni, per stabilire un dialogo e una connessione tra il sistema educativo e il mondo professionale”, ha raccontato Elena Sgubbi, Direttrice di Ismel.
Ma la Settimana del lavoro è occasione anche per presentare i risultati di quattro ricerche focalizzate su scenari locali e nazionali, nonché per approfondire tematiche come l’Employer branding e l’equilibrio tra vita privata e professionale. Inoltre, la kermesse include sessioni dedicate ai giovani e alle imprese, nonché un focus sulla Pubblica amministrazione e un workshop pratico sul tema della felicità sul posto di lavoro. Sei giorni di incontri, dibattiti e proiezioni per esplorare il futuro del lavoro e contribuire alla costruzione di un ambiente lavorativo più sano, equo e gratificante per tutti.
Classe 1996, Martina Midolo è giornalista pubblicista e si occupa di social media. Scrive di cronaca locale e, con ESTE, ha potuto approfondire il mondo della cultura d’impresa: nel raccontare di business, welfare e tecnologie punta a far emergere l’aspetto umano e culturale del lavoro.
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