Chi fa da sé… forma per tre

In un mondo del lavoro che cambia rapidamente, si riscontra un problema molto diffuso: la mancanza di personale qualificato. Non è un mistero che molte aziende faticano a reperire lavoratori con skill adeguate a svolgere determinate attività. Ci sono, infatti, lavori che non si imparano a scuola e – di contro – mansioni che non si possono fare senza le giuste competenze. Un circolo vizioso, insomma. La soluzione al problema è inserire persone… inesperte e formarle da zero.

L’ultima azienda in ordine di tempo ad avere l’idea è stata EuroEdile, impresa che conta 120-150 dipendenti, che si occupa di progettazione e allestimento di ponteggi tradizionali, elettrici e multidirezionali su territorio nazionale e internazionale. Dopo aver cercato vanamente per due anni operai specializzati, l’organizzazione ha deciso di optare per un programma di formazione ad hoc, mirato all’assunzione di personale qualificato.

“Dall’inizio della crisi a oggi, l’Italia ha perso 420mila posti di lavoro, sentiamo come nostro dovere renderci attivi in questa situazione e fornire nuova linfa al mercato del lavoro”, ha commentato Nereo Parisotto, Titolare di EuroEdile. Se alla crisi aggiungiamo l’emergenza sanitaria in corso, per cui molte aziende hanno bloccato le assunzioni o si sono ridimensionate, l’iniziativa della realtà trevigiana è sicuramente un segnale positivo, che potrà essere da stimolo per altre imprese. “A differenza di molti, abbiamo bisogno di nuovi lavoratori e, non potendo trovarli sul mercato, abbiamo deciso di formarne di nostri”, ha proseguito Parisotto.

Stagisti pagati e ospitati

Il progetto di EuroEdile evidenzia la volontà di portare innovazione non solo a livello tecnico, con soluzioni per cantieri edili complessi (fra cui un ponteggio sospeso elicoidale per il rifacimento del Ponte Morandi di Genova), ma anche nella valorizzazione sociale del lavoro. Il programma didattico è in partenza a febbraio 2021.

Dopo un primo colloquio con i candidati selezionati da una società esterna, saranno inserite sei persone a cui verrà offerto uno stage retribuito di tre mesi. In questo periodo l’azienda si trasformerà in scuola, affiancando lezioni teoriche e pratiche, con il fine di far ottenere ai nuovi arrivati il patentino di ponteggiatori e trasformare il tirocinio in un rapporto di lavoro stabile.

Come detto, non siamo di fronte alla prima azienda che decide di formare da sé il proprio personale: lo fanno, per esempio, la piemontese Raspini Salumi e l’abruzzese Maglificio Gran Sasso. Tuttavia, la particolarità di EuroEdile è che, durante il periodo di stage, i lavoratori saranno pagati, avranno accesso alla mensa aziendale e, se provenienti da fuori città, saranno ospitati in hotel.

L’iniziativa di farsi carico di vitto e alloggio dimostra la volontà della società di sostenere il più possibile gli stagisti, per dar la possibilità ai più volenterosi di imparare il mestiere, pur abitando lontano dall’azienda. Una soluzione ottimale sia per le aziende, che potrebbero così colmare lo skill gap, sia per i lavoratori, che imparerebbero una professione altamente specializzata acquisendo competenze che li renderebbero maggiormente spendibili sul mercato del lavoro. Insomma, un piccolo investimento per far ripartire l’Italia.

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