Chi spegne la telecamera non fa carriera
Quando comunichiamo siamo ormai abituati a interpretare in maniera automatica, oltre le parole, anche il linguaggio del corpo. Come ha sottolineato un articolo pubblicato sul sito della Bbc, con la diffusione dello Smart working, la situazione cambia, perché la comunicazione non verbale sta evolvendo. In questo contesto è fondamentale che le persone siano consapevoli del cambiamento, per gestirlo al meglio ed evitare così di trasmettere messaggi sbagliati, in particolare sul lavoro.
In generale, secondo l’esperta di comunicazione non verbale Annemieke Meurs-Karels, citata nell’articolo dell’emittente britannica, se si vuole comunicare in modo efficace con le persone è fondamentale studiare ogni minimo aspetto del linguaggio, in particolare quello non verbale, che riveste un ruolo ancora più rilevante di quello prettamente verbale. Ciò è dovuto al fatto che un messaggio veicolato con azioni e comportamenti coerenti genera un maggiore coinvolgimento in chi sta ascoltando e fa capire le reali intenzioni di chi sta parlando, senza filtri.
Non sottovalutare il ruolo del linguaggio non verbale
Se, da un lato potrebbe sembrare superfluo concentrarsi sul linguaggio non verbale in situazioni come le riunioni online, dove, grazie anche alla mediazione del computer, ci si sente meno ‘sotto i riflettori’, dall’altro è opportuno essere consapevoli che in queste circostanze la comunicazione non verbale non è assente, ma è semplicemente diversa. Solo per fare un esempio: secondo una survey realizzata su un campione di 200 persone, il 92% dei manager ritiene che gli impiegati con la telecamera spenta durante le riunioni online abbiano meno chance di poter ambire a una carriera di lungo corso all’interno dell’azienda.
In generale, anche nell’era dello Smart working, in cui non si interagisce in presenza, è fondamentale lanciare dei segnali chiari che aiutino gli interlocutori a decodificare ciò che diciamo a più livelli. In quest’ottica, scegliere, per esempio, la foto adatta per il proprio profilo online, rimanere con la videocamera del computer accesa o semplicemente inserire emoticon nei messaggi in chat sono piccoli accorgimenti che aiutano chi riceve un messaggio a decodificarlo meglio, evitando fraintendimenti e mostrando un’empatia che da sempre è un elemento chiave nell’interazione efficace tra persone. A tal proposito, Meurs-Karels dice: “La società sta abbandonando progressivamente la comunicazione in presenza, ma il bisogno innato di comprendere l’altro è qualcosa che non sparirà mai”.