Cisco, nuova sede in Gae Aulenti per festeggiare i 30 anni in Italia
Guai a chiamare “ufficio” la nuova sede di Cisco Italia che dal 25 settembre 2024 si trova in Piazza Gae Aulenti a Milano. La definizione che meglio si addice ai nuovi spazi dell’azienda statunitense di tecnologia è “spazi di collaborazione”. L’inaugurazione è avvenuta alla presenza del Sindaco di Milano Giuseppe Sala e di Don Gino Rigoldi e coincide con le celebrazioni dei 30 anni in Italia: la sede nel cuore dell’innovation district della città si affianca a quella aperta nel 2020 presso il Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci, dove si trova il Cisco Co-Innovation Center, lo spazio di lavoro e co-innovazione dedicato a clienti e partner, e a quella a Vimercate, che ospita Cisco Photonics, i laboratori di ricerca e sviluppo sulla fibra ottica.
A caratterizzare gli spazi in Gae Aulenti è l’ampio uso di tecnologie che Cisco mette a disposizione anche dei suoi clienti e che fanno degli uffici un perfetto esempio di ambienti per il lavoro ibrido, senza sacrificare tutti gli elementi che rendono attrattivi gli ambienti. Le soluzioni installate, infatti, favoriscono la produttività, l’efficienza, la sostenibilità e il benessere delle persone; Reti e piattaforme di collaborazione – abilitate e protette dall’Intelligenza Artificiale (AI) – supportano l’utilizzo di tecnologie per collaborare in ogni modalità, con particolare attenzione alla vivibilità e alla salubrità degli spazi e alla sicurezza di persone, dati e cose.
“Da sempre adottiamo lo Smart working e da questo modello, anche a seguito della pandemia, le aziende non torneranno più indietro, perché è troppo utile per la flessibilità, per l’equilibrio vita-lavoro che offre”, ha spiegato Gianmatteo Manghi, Amministratore Delegato Cisco Italia nella conferenza d’inaugurazione della nuova sede. “Incontrarsi di persona, però, è altrettanto fondamentale per innovare, per rafforzare il senso di appartenenza e i rapporti di fiducia, per il confronto. Per questo abbiamo scelto di creare il nuovo ufficio e di inserirlo in una ‘costellazione’ di spazi di lavoro funzionali, tecnologicamente avanzati e progettati in ottica di sostenibilità, sempre a disposizione dei nostri dipendenti e del più ampio ecosistema di clienti e partner”.
La tecnologia favorisce la collaborazione
Seguendo i trend dell’evoluzione degli spazi aziendali, la filosofia dietro i nuovi ambienti è di privilegiare le aree per la collaborazione rispetto alle postazioni individuali e di dotare l’ufficio di open space, ‘quiet room’, sale meeting e aule flessibili per incontri ed eventi. Questa impostazione è alla base anche del concetto di collaborazione ‘Distance Zero’: la nuova sede è dotata dei più recenti dispositivi di collaborazione che riducono quello che viene chiamato ‘effetto distanza’ nelle riunioni online e che offrono a tutti i partecipanti – a prescindere dal loro posizionamento geografico – la sensazione di trovarsi nella stanza.
Grazie alla tecnologia è stata introdotta le funzionalità Cinematic Meetings che trasformano le interazioni virtuali con video ad alta definizione e audio immersivo, rendendo la comunicazione più coinvolgente ed efficace. Cisco Spaces e Cisco Wayfinding forniscono servizi intelligenti per la localizzazione e per gli spostamento all’interno dell’ambiente. Anche sicurezza e connettività sono assicurate dalle soluzioni della multinazionale Usa, che permettono di accedere alla Rete proteggendo le informazioni sensibili. L’ufficio adotta infine piattaforme smart di controllo e di gestione dell’energia e dei sistemi di riscaldamento e raffrescamento, soluzioni per un uso intelligente degli spazi per garantire la sostenibilità, riducendo consumi ed emissioni.
Ai tre spazi nell’area di Milano e alla sede di Roma, Cisco ha comunicato che si appresta a inaugurare un nuovo ufficio anche a Pisa, dove opera un team che si occupa di ricerca e sviluppo e che implementa tecnologie di connettività wireless all’avanguardia, sicure, affidabili e ad alte prestazioni, risolte a settori critici come i trasporti e le infrastrutture.
La diffusione degli strumenti digitali con l’AI
L’apertura dei nuovi spazi nel cuore del capoluogo lombardo si inserisce nella strategia della multinazionale Usa per la diffusione della tecnologia. Durante l’annuale convention in Usa di fine agosto, infatti, è emerso che ci troviamo di fronte a un ulteriore momento di forte spinta per l’innovazione tecnologica, in particolare legata all’AI, di cui Cisco si occupa da tempo per migliorare la qualità e le performance delle sue soluzioni, senza dimenticare l’attenzione per l’etica (è una delle realtà che ha firmato la Rome call for AI Ethics, il documento promosso dalla Pontificia accademia per la vita, la Fao e il Ministero dell’Innovazione per lo sviluppo e la promozione di un approccio etico allo sviluppo e all’utilizzo dell’AI).
Secondo una ricerca dell’azienda Usa, a livello mondiale è cresciuta la consapevolezza che l’AI è importante: il 97% delle aziende ritiene di poter applicare sistemi di AI nei processi di produzione, soprattutto per migliorare l’efficienza, ma solo il 14% ritiene di avere gli strumenti e di avere una strategia adeguata per integrarla.
A fronte di queste indicazioni, le tecnologie sono state quindi dotate di funzioni di AI. Come anticipato da Manghi, la strategia si è articolata rispetto a tre questioni: l’ottimizzazione dei datacenter attraverso l’AI; la realizzazione di nuovi uffici (nello stile di quello di Cisco in Piazza Gae Aulenti); la digital resilience, cioè una rinnovata resilienza dei sistemi (“Con l’acquisizione di Splunk, Cisco è diventata la principale azienda sul fronte della sicurezza informatica”, ha detto Manghi).
Secondo i vertici della multinazionale Usa, la capacità competitiva delle aziende d’oltreoceano, come anche evidenziato dall’ex Presidente del Consiglio Mario Draghi nel suo rapporto sulla competitività, è legata allo sviluppo delle tecnologie e alla loro applicazione. Per Cisco presto ci sarà una forte adozione in vari settori, come la Pubblica amministrazione, la Sanità, la Manifattura, il Fashion e il Finance. “Siamo molto soddisfatti del contributo offerto alla trasformazione digitale del Paese negli ultimi 30 anni; guardandoci indietro e vedendo ciò che abbiamo realizzato, riteniamo di poter fare molto di più nel futuro”, ha concluso Manghi.
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