Collhuborate, la suite di Arket per le esigenze digitali delle aziende
Nel corso degli ultimi anni, si è osservato un fenomeno che ha caratterizzato il mercato dell’Information Technology (IT): numerosi player che propongono soluzioni tecnologiche si sono concentrati soprattutto sugli aspetti di evoluzione delle performance del prodotto. Questo, però, ha generato la conseguenza che spesso si perdono di vista le reali esigenze dei clienti, concentrandosi più sull’introduzione di funzionalità innovative che sull’intercettare e risolvere problemi specifici.
Arket, società di sviluppo software e consulenza specializzata nell’automazione dei processi di business, proprio alla luce di queste dinamiche, ha recentemente presentato Collhuborate, la suite che raggruppa l’intera famiglia di piattaforme e di soluzioni dell’azienda di Schio (Vicenza). “Con Collhuborate, non offriamo una semplice componente tecnologica, ma uniamo piattaforme software e consulenza per mettere a disposizione delle aziende delle Solutions, come le chiamiamo noi, che permettono di risolvere problemi specifici nei vari reparti aziendali, grazie alla digitalizzazione e automazione dei processi; tutto questo in modo customizzabile e integrato”, spiega Paolo Grotto, CEO di Arket.
Non è il cliente, quindi, a doversi adattare alla nuova tecnologia, ma sono le soluzioni che rispondono alle necessità dell’impresa: si parte da una base standard che poi, in tempi ridotti, viene personalizzata in base alle esigenze e modalità operative. Ciò, risulta particolarmente rilevante dal momento in cui molte soluzioni software richiedono lunghi periodi di implementazione e investimenti altrettanto importanti.
Questo è possibile soprattutto grazie alla grande capacità d’integrazione dell’ecosistema di soluzioni e piattaforme software: “Oltre ad avere una serie di connettori già pronti per integrarci con i principali software ERP disponibili sul mercato, quando l’azienda utilizza applicazioni diverse, la suite Collhuborate consente, grazie all’esperienza maturata nel tempo e a strumenti specifici inclusi nelle piattaforme, di procedere con facilità all’interfacciamento”, racconta Grotto, che evidenzia l’importanza di garantire maggiore velocità e minori costi alle aziende nel loro processo di adozione software.
Proprio in questi termini, il CEO di Arket afferma che, dai test già implementati sull’adozione della suite, le imprese possono ambire a risparmiare dal 50% all’80% del tempo necessario a introdurre una soluzione di digitalizzazione e automazione all’interno dei propri processi.
La componente umana arricchisce la tecnologia
Come anticipato, nel 2009, Arket ha deciso di optare per una via alternativa a quella intrapresa da molte altre società del settore: “Le aziende con cui dialoghiamo hanno bisogno di trovare risposte ai loro problemi, non di mera tecnologia. Il nostro scopo è quello di aiutare le imprese a superare gli ostacoli di business che affrontano, sia attraverso un contributo tecnico sia tramite un approccio consulenziale”, racconta Grotto. L’evoluzione di Arket, quindi, si basa proprio sul nuovo posizionamento nel mercato: da semplice produttore di software a partner completo, che si propone di accompagnare, lungo tutto il percorso e in tutte le fasi (dalla scelta della soluzione alla sua adozione e integrazione) il cliente.
Così come per altri mercati, come quello Manifatturiero, oggi l’eccellenza del prodotto non è più sufficiente a soddisfare la Costumer experience: i clienti, sempre di più, richiedono servizi secondari da affiancare al software, sia in fase di adozione sia successivamente. “Il prodotto tecnologico esegue e replica ordini impostati in fase di configurazione, automatizzando attività che possono fare a meno dell’intervento umano.
Il valore aggiunto per l’impresa, quindi, sta nella competenza del partner e nella sua abilità a metterla a frutto per essere utile al cliente e supportarlo nel risolvere inefficienze nei diversi reparti aziendali. Fornire lo strumento tecnologico non basta, è fondamentale studiare insieme al cliente i processi aziendali e come ottimizzarli, trovando una soluzione ottimale per le sue esigenze”, conclude Grotto, sottolineando come la componente umana si riafferma come elemento centrale anche in ambito IT.
Laureato in Comunicazione e Società presso l’Università degli Studi di Milano, Alessandro Gastaldi ha iniziato il suo percorso all’interno della stampa quasi per caso, già durante gli anni in facoltà. Dopo una prima esperienza nel mondo della cronaca locale, è entrato in ESTE dove si occupa di impresa, tecnologia e Risorse Umane, applicando una lettura sociologica ai temi e tentando, invano, di evitare quella politica. Dedica il suo tempo libero allo sport, alla musica e alla montagna.
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