ERP_produzione

Come evitare il fallimento di un progetto ERP

Tempi che si allungano, costi che lievitano, benefici poco chiari. Sono le possibili cause che conducono al fallimento di un progetto di Enterprise resource planning (ERP) in azienda, evento che avviene in modo piuttosto ricorrente: secondo studi autorevoli, il 70% dei progetti di implementazione di un software di gestione che integra i diversi processi e le varie funzioni aziendali rilevanti, non raggiunge il successo. Tuttavia, non è più possibile rimandare l’inserimento di un sistema che, pur comportando cambi organizzativi significativi, è fondamentale per affrontare le sfide attuali.

Del resto, in un’era in cui i costi aumentano (si pensi a quelli relativi alle materie prime e all’energia), è necessario incrementare l’efficienza e ottimizzare i processi: questo può essere realizzato introducendo un ERP che elimini sprechi ed errori. Dunque, perché correre il rischio di fallire? A spiegarlo è Paola Pomi, CEO di Sinfo One, software house di Parma che vanta quasi 40 anni di esperienza nella consulenza e realizzazione di sistemi gestionali per aziende.

Occorre tenere presente che l’implementazione di un ERP non si riduce all’inserimento di una soluzione digitale in azienda, ma si traduce in un progetto imprenditoriale che ha alla base la tecnologia, ma che impatta anche sull’organizzazione e sui processi aziendali. Ecco perché, in questo contesto, il ruolo dei team è fondamentale, i quali devono avere determinate caratteristiche per raggiungere il successo. Lo racconta Pomi, spiegando le tre variabili rilevanti ai fini della buona riuscita del percorso: la forte presenza dello sponsor; un obiettivo comune; un system integrator che si occupi anche dell’ottimizzazione delle procedure.

Considerare i rischi

Tecnologici, implementativi e applicativi. Sono i rischi che devono essere presi in considerazione in un progetto di implementazione ERP. I tecnologici possono essere suddivisi in quelli legati alla piattaforma, alla sicurezza, rischi di mobilità e di integrabilità delle soluzioni. Ecco perché, come chiarisce la CEO di Sinfo One, occorre valutare attentamente le caratteristiche della soluzione da scegliere.

I rischi applicativi e implementativi, invece, sono legati alla scelta della soluzione da implementare; ogni azienda, del resto, presenta caratteristiche e peculiarità che altre potrebbero non avere. Per questo, come rivela Pomi, una soluzione deve essere verticale per il settore di appartenenza, ma pure sufficientemente flessibile per cogliere le specificità che caratterizzano ogni singola organizzazione. Anche in questo caso, tuttavia, ci sono degli aspetti da considerare per evitare errori.

Un’implementazione ERP che funziona dipende anche dall’attenzione ad aspetti che non sono legati direttamente alla soluzione scelta, ma hanno a che fare con l’organizzazione. Come precisa Pomi, bisogna tenere in considerazione la gestione del rischio (il Risk management) e la collaborazione di ogni funzione aziendale. Inoltre, serve individuare il flusso di dati realmente essenziale.

 

change management, ERP, Sinfo One, risk management

AI_aerei

L’AI prende… il volo

/
L’industria aeronautica offre ottimi esempi di applicazioni concrete di tecnologie ...
Benedetta Cuttica nuovo CEO di sedApta (Elisa IndustrIQ)

Benedetta Cuttica nuovo CEO di sedApta (Elisa IndustrIQ)

/
Cambio al vertice per sedApta. Benedetta Cuttica è stata scelta ...
SAP_Now_2024_PdM

SAP Now 2024, una nuova era per l’Intelligenza Artificiale

/
SAP Now 2024 è stata l’occasione per esplorare le ultime ...

Via Cagliero, 23 - 20125 Milano
TEL: 02 91 43 44 00 - FAX: 02 91 43 44 24
EMAIL: redazione.pdm@este.it - P.I. 00729910158

© ESTE Srl - Via Cagliero, 23 - 20125 Milano