Connessioni e servizi ICT per il lavoro smart

Connettività integrata, migliori performance e vicinanza al mercato: le Telco alla sfida della pandemia.

Spesso la si associa a una commodity, soprattutto in questa fase dell’emergenza sanitaria, con il ritorno al Remote Working per contenere la pandemia. Ma considerare la connettività come tale non renderebbe giustizia agli operatori del settore, che alla copertura del servizio associano (spesso) anche una rinnovata qualità. E oggi che tanti knowledge worker sono confinati fuori dalle sedi aziendali e con le organizzazioni che hanno ampliato i loro confini ben oltre le mura degli uffici tradizionali, l’importanza di questi aspetti è sempre più centrale.

Proprio per questo Giancarlo Sarti, B2B Marketing Director di WindTre, azienda guidata da Jeffrey Hedberg, rivendica con orgoglio il titolo di “Rete mobile più veloce d’Italia”, come certificato dal riconoscimento dello Speedtest Award di Ookla, la società di servizi di diagnostica Internet che fornisce analisi di prestazioni di Rete. Un risultato che si affianca ad altri che confermano l’eccellenza in download e upload, ma anche l’affidabilità del servizio voce e le prestazioni della Rete fissa di WindTre.

Tutti punti di forza che agevolano l’attività quotidiana degli utenti, sempre più alla ricerca di tecnologie performanti in grado di sostenere il loro business, a prescindere da dove si svolge. “Oltre a questi aspetti, è importante fornire i servizi ICT collegati”, prosegue Sarti, impegnato da tempo nel promuovere soluzioni in grado di dare soddisfazione ai nuovi bisogni delle organizzazioni. Grazie a un intenso lavoro di partnership, WindTre affianca alla solidità della connettività offerte specifiche per il lavoro da remoto: per esempio l’utilizzo di Microsoft 365, tra le piattaforme più utilizzate per lo Smart working.

Offrire connessione e servizi a tutto il mondo business

Il particolare momento che stiamo vivendo ha acuito una tendenza già in atto e che vedeva da tempo l’integrazione tra il fisso e il mobile. L’Italia, come si sa, sconta un grave ritardo nella digitalizzazione: secondo l’annuale report dell’Indice di digitalizzazione dell’economia e della società (Desi), che consente alla Commissione europea di monitorare il progresso digitali degli Stati membri, il nostro Paese occupa il 25esimo posto (peggio di noi solo Romania, Grecia e Bulgaria). Come è scritto nello studio del Desi, la pandemia ha dimostrato quanto le risorse digitali siano diventate importanti per le nostre economie (parliamo di reti e connettività, dati, Intelligenza Artificiale, supercalcolo).

Eppure, ancora oggi varie zone d’Italia non sono raggiunte dalla connessione veloce; per questo WindTre Business propone la Fixed Wireless Access su tecnologia 4G – il collegamento in fibra ottica è portato fino alle antenne, con l’ultimo miglio completato via wireless – che, tra gli altri, permette di raggiungere circa 1,6 milioni di Partite Iva, altrimenti senza copertura.

Nell’era dello Smart working si è annullata la differenza tra fisso e mobile, perché gli smartphone ci consentono di essere sempre online; questo impone l’integrazione delle tecnologie, offrendo al mercato servizi performanti, a maggior ragione ora che è richiesto un approccio smart in ogni ambito”. E con “smart” si intende, secondo Sarti, “la massima libertà rispetto a dove, come e quando svolgere l’attività lavorativa”. Che per i gestori di connettività si traduce in gestione della complessità tecnologica per offrire la massima facilità di utilizzo agli utenti.

Proprio per questo anche in ambito business, WindTre da circa due anni propone al mercato formato da aziende e professionisti una fruizione libera, con offerte caratterizzate da elevate soglie di traffico che consentono di concentrarsi sulle proprie attività lavorative, favorendo la produttività. “È la logica del mercato consumer adattata al business che deve essere semplice anche nella fruizione”, ragiona Sarti. D’altra parte, lo scenario di incertezza che stiamo vivendo ha accelerato la nascita di nuovi bisogni, che hanno indotto i consumatori a valutare con maggiore criticità l’attività del fornitore e a prediligere gli operatori con servizi affidabili e performanti

In questa fase, secondo il manager di WindTre, serve soprattutto gestire con attenzione la relazione con il mercato business, evitando che i professionisti si affidino alle soluzioni consumer, rinunciando alle eventuali detrazioni fiscali delle offerte B2B. Proprio per rispondere alle nuove necessità, Sarti spiega di aver promosso, per esempio, soluzioni rivolte agli istituti scolastici che ne hanno fatto richiesta. Servizi con un’impostazione di tipo free (senza penali) e con tempi più ridotti rispetto ai tradizionali 24 mesi riservati all’ambito business, per fornire connettività mirata alle esigenze delle scuole durante l’emergenza Covid.

Sempre per dare risposte al mercato in costante mutamento, Sarti spiega che WindTre ha lanciato, circa un anno fa, il canale Direct, uno store digitale dedicato alle aziende, ai professionisti e alle Partite Iva per l’acquisto online di prodotti e servizi business con il supporto di consulenti dedicati. Il servizio – raggiungibile da un indirizzo internet dedicato o attraverso un numero verde (sono a disposizione pool di consulenti) – permette di vivere una relazione innovativa a contatto diretto con il brand: è, infatti, possibile selezionare le soluzioni migliori per la propria attività, oltre che perfezionare e firmare il contratto direttamente online.

Smart working, WindTre, connettività, B2B


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Dario Colombo

Articolo a cura di

Giornalista professionista e specialista della comunicazione, da novembre 2015 Dario Colombo è Caporedattore della casa editrice ESTE ed è responsabile dei contenuti delle testate giornalistiche del gruppo. Da luglio 2020 è Direttore Responsabile di Parole di Management, quotidiano di cultura d'impresa. Ha maturato importanti esperienze in diversi ambiti, legati in particolare ai temi della digitalizzazione, welfare aziendale e benessere organizzativo. Su questi temi ha all’attivo la moderazione di numerosi eventi – tavole rotonde e convegni – nei quali ha gestito la partecipazione di accademici, manager d’azienda e player di mercato. Ha iniziato a lavorare come giornalista durante gli ultimi anni di università presso un service editoriale che a tutt’oggi considera la sua ‘palestra giornalistica’. Dopo il praticantato giornalistico svolto nei quotidiani di Rcs, è stato redattore centrale presso il quotidiano online Lettera43.it. Tra le esperienze più recenti, ha lavorato nell’Ufficio stampa delle Ferrovie dello Stato italiane, collaborando per la rivista Le Frecce. È laureato in Scienze Sociali e Scienze della Comunicazione con Master in Marketing e Comunicazione digitale e dal 2011 è Giornalista professionista.

Dario Colombo


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