Torniamo a parlare di Smart working (o di tutte quelle nuove forme di organizzazione del lavoro meno tradizionali della classica presenza in ufficio). Dall’inizio della pandemia si discute senza sosta di quello che – spesso erroneamente – è stato etichettato come “Smart working”: si dice che nella nuova normalità – come se poi ciò che stiamo vivendo ora non sia vita! – saranno ancora milioni gli smart worker in Italia. Una novità assoluta per il nostro Paese in cui c’è ancora una forte cultura del controllo del lavoro.
Eppure se all’inizio c’era un grande e diffuso entusiasmo sulla nuova forma di lavoro, ora le voci critiche si stanno moltiplicando. Una delle ultime è quella di Savino Balzano, sindacalista che si occupa di Diritto del Lavoro, e autore del recente libro Contro lo Smart working (edito da Laterza). Proprio Balzano è l’ospite della puntata del podcast ‘Il domatore di aquiloni’. E con lui approfondiamo vari aspetti legati allo Smart working per esempio la limitata conoscenza del lavoro agile da parte del sindacato, ma anche l’uso strumentale della sostenibilità ambientale e le conseguenze (negative) che ricadono sui lavoratori. Si parla poi di disconnessione, analizzando a tal proposito l’ultima proposta del Ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta.
Giornalista professionista e specialista della comunicazione, da novembre 2015 Dario Colombo è Caporedattore della casa editrice ESTE ed è responsabile dei contenuti delle testate giornalistiche del gruppo. Da luglio 2020 è Direttore Responsabile di Parole di Management, quotidiano di cultura d’impresa.
Ha maturato importanti esperienze in diversi ambiti, legati in particolare ai temi della digitalizzazione, welfare aziendale e benessere organizzativo. Su questi temi ha all’attivo la moderazione di numerosi eventi – tavole rotonde e convegni – nei quali ha gestito la partecipazione di accademici, manager d’azienda e player di mercato.
Ha iniziato a lavorare come giornalista durante gli ultimi anni di università presso un service editoriale che a tutt’oggi considera la sua ‘palestra giornalistica’.
Dopo il praticantato giornalistico svolto nei quotidiani di Rcs, è stato redattore centrale presso il quotidiano online Lettera43.it. Tra le esperienze più recenti, ha lavorato nell’Ufficio stampa delle Ferrovie dello Stato italiane, collaborando per la rivista Le Frecce.
È laureato in Scienze Sociali e Scienze della Comunicazione con Master in Marketing e Comunicazione digitale e dal 2011 è Giornalista professionista.
Giornalista professionista e specialista della comunicazione, da novembre 2015 Dario Colombo è Caporedattore della casa editrice ESTE ed è responsabile dei contenuti delle testate giornalistiche del gruppo. Da luglio 2020 è Direttore Responsabile di Parole di Management, quotidiano di cultura d'impresa.
Ha maturato importanti esperienze in diversi ambiti, legati in particolare ai temi della digitalizzazione, welfare aziendale e benessere organizzativo. Su questi temi ha all’attivo la moderazione di numerosi eventi – tavole rotonde e convegni – nei quali ha gestito la partecipazione di accademici, manager d’azienda e player di mercato.
Ha iniziato a lavorare come giornalista durante gli ultimi anni di università presso un service editoriale che a tutt’oggi considera la sua ‘palestra giornalistica’.
Dopo il praticantato giornalistico svolto nei quotidiani di Rcs, è stato redattore centrale presso il quotidiano online Lettera43.it. Tra le esperienze più recenti, ha lavorato nell’Ufficio stampa delle Ferrovie dello Stato italiane, collaborando per la rivista Le Frecce.
È laureato in Scienze Sociali e Scienze della Comunicazione con Master in Marketing e Comunicazione digitale e dal 2011 è Giornalista professionista.