Crescita e produttività, la Grecia introduce la settimana lunga
Il 1 luglio 2024 è una data storica per il mondo del lavoro in Grecia: l’introduzione della settimana lavorativa di sei giorni. Se i datori di lavoro lo richiedono, il sesto giorno di lavoro è retribuito con una maggiorazione del 40% rispetto a una giornata tradizionale, ancora di più se si tratta di un giorno festivo. La nuova settimana lavorativa coinvolge principalmente l’Industria, le Telecomunicazioni, il Commercio al dettaglio, l’Agricoltura e, in alcuni casi, anche settori della funzione pubblica e imprese statali.
Secondo il Primo Ministro della Grecia Kyriakos Mitsotakis, in carica dal 2019, la “settimana lunga” permette di sostenere la crescita economica e aumentare la produttività, così come risolve il problema dei dipendenti non pagati per gli straordinari. Attualmente, sebbene la settimana lavorativa ufficiale sia di 40 ore, i datori di lavoro possono richiedere fino a due ore aggiuntive al giorno di straordinario non pagato, mentre, grazie alla nuova normativa, gli straordinari sono riconosciuti in busta paga. Tuttavia, l’opposizione critica la riforma, perché mina le protezioni legali e i diritti dei lavoratori. I critici temono, infatti, che la riforma elimini la settimana lavorativa di cinque giorni, visto che i datori di lavoro possono richiedere il sesto giorno di lavoro a loro discrezione, e limiti le nuove assunzioni.