Dig421, si amplia l’ecosistema di innovazione ideato da Tesisquare
L’Open innovation necessita spazi dedicati in cui aziende, startup, istituzioni e mondo della ricerca possano collaborare e fare divulgazione. Nel 2021 nel Cuneese (a Roreto di Cherasco) è stato realizzato il Digital innovation gate (Dig) 421, un ecosistema di innovazione ideato da Giuseppe Pacotto, Fondatore e CEO di Tesisquare, insieme con la moglie Marcella Brizio. All’interno del Dig421 sono regolarmente proposte iniziative formative, eventi divulgativi e sessioni di confronto su tematiche d’avanguardia e, a marzo 2024, sono stati inaugurati i nuovi campus B e C, in concomitanza con l’apertura della nuova sala conferenze.
Inoltre, proprio grazie alla disponibilità di quest’ultimo spazio, ha preso il via una serie di incontri denominata I giovedì dei 100, così chiamata per via della capienza della sala. Questi appuntamenti affrontano una vasta gamma di argomenti, tra cui telemedicina, Intelligenza Artificiale e agritech, con particolare attenzione all’etica e all’impatto sociale delle nuove tecnologie.
“Il Dig421 vuole provare a trasformare il modo di fare innovazione, favorendo il passaggio dalla competizione alla contaminazione, allo scopo di affrontare le nuove sfide del prossimo e lontano futuro”, ha dichiarato Elio Becchis, Direttore Generale di Dig421. “Abbiamo inaugurato i due nuove Campus e per fine anno contiamo di completare la realizzazione del parco adiacente, con percorsi pedonali nel verde. La nostra ambizione è quella di creare un polo innovativo che sia un punto di riferimento per il territorio, in cui si possano sviluppare nuove iniziative e creare futuri posti di lavoro”.
Uno spazio tecnologico e green per lo sviluppo del territorio
Il Dig421 si propone di rivoluzionare l’approccio all’innovazione, passando dalla competizione alla collaborazione, al fine di affrontare le sfide del presente e del futuro. Per questo, è concepito come uno spazio aperto al territorio, ma con una visione internazionale. La struttura, inoltre, caratterizzata da uffici modulari che richiamano il linguaggio digitale binario, è collegata da una parete verde che si integra con l’ambiente circostante. L’edificio, realizzato con materiali quali cemento, acciaio e vetro, cerca un dialogo armonioso con la natura circostante, attraverso la sua porosità che incorpora il paesaggio nel progetto stesso.
Il polo mira a diventare un vero e proprio borgo tecnologico, dove le competenze innovative del territorio possono condividere conoscenze e collaborare a progetti comuni. La realizzazione dei campus e della sala conferenze rappresentano l’evoluzione del progetto, che ha mantenuto la sua struttura generale, mentre si è affinato nella creazione di relazioni tra le diverse funzioni, i servizi e gli spazi pubblici, enfatizzando l’importanza del verde.
Classe 1996, Martina Midolo è giornalista pubblicista e si occupa di social media. Scrive di cronaca locale e, con ESTE, ha potuto approfondire il mondo della cultura d’impresa: nel raccontare di business, welfare e tecnologie punta a far emergere l’aspetto umano e culturale del lavoro.
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