Digitalizzazione: la rivoluzione che non conosce confini geografici
Il ventennio che si è aperto ci vede tutti nel vortice della nuova onda della rivoluzione digitale, a confronto della quale le innovazioni e le trasformazioni della fine del Novecento sembrano poco più che premesse. Il balzo che stiamo compiendo passa attraverso una discontinuità tecnologica radicale, fatta di rotture e di sperimentazioni a tutto campo, i cui effetti ricadono a pioggia su economia e politica, società e cultura. Lo sostiene Luca Tomassini, accademico italiano, Fondatore, Presidente e Amministratore delegato del Gruppo Vetrya, nel libro Il grande salto. L’uomo, il digitale e la più importante evoluzione della nostra storia, edito da Luiss University Press. “La chiave interpretativa del passaggio storico che stiamo vivendo è proprio questa dimensione di sistema della discontinuità tecnologica, fatta di strette interdipendenze: per esempio, tra Intelligenza Artificiale (AI) e l’Internet of Things (Iot), o tra il 5G e la cognitive automation che ridisegna la robotica nelle fabbriche e più in generale nei processi produttivi”, si legge nel testo.
L’impatto della tecnologia e le sue possibilità
Considerando il futuro come possibilità d’incroci e rinascite, in ambito industriale ed economico ma anche politico e morale, epistemologico e culturale, Tomassini si domanda come potremo essere all’altezza delle sfide che si profilano all’orizzonte. Perché siamo davanti a una nuova convergenza, di portata simile a quella che alcuni decenni fa portò all’integrazione tra communication technology e computing, dando vita a Internet. Gli elementi della nuova convergenza, nei quali si accumulano salti tecnologici, sono lo sviluppo dei supercomputer e dei computer quantistici, che promettono una potenza di calcolo su una scala radicalmente più elevata; le reti neurali e il deep learning, che spalancano nuovi orizzonti all’AI; l’Iot; la cognitive automation e le interfacce tra uomo e macchina; il 5G, che tutto connette e mette a sistema.
Se quindi Internet, AI e Machine learning hanno determinato nuovi modi di agire, sperimentare, innovare e pensare, l’imminente avvento del 5G offrirà molteplici possibilità di sviluppo in settori cruciali quali lavoro, scuola e medicina. Con uno sguardo al passato e fiducia nel mondo che verrà, l’autore fa un’analisi dell’impatto che la tecnologia esercita su stili di vita, benessere e salute del pianeta, teorizzando una mutazione, un salto evolutivo che per la prima volta nella storia dell’umanità non conosce confini geografici, politici o ideologici: con il digitale è già possibile dar vita a una nuova rivoluzione in tutti i campi del sapere e dell’agire umano. “Il libro di Luca Tomassini è manifesto di una chiamata alle armi di cultura e impresa, leva che dovrebbe smuovere politica, media, società civile, scuola”, scrive il giornalista Gianni Riotta nella prefazione al libro.
Elisa Marasca è giornalista professionista e consulente di comunicazione. Laureata in Lettere Moderne all’Università di Pisa, ha conseguito il diploma post lauream presso la Scuola di Giornalismo Massimo Baldini dell’Università Luiss e ha poi ottenuto la laurea magistrale in Storia dell’arte presso l’Università di Urbino.
Nel suo percorso di giornalista si è occupata prevalentemente di temi ambientali, sociali, artistici e di innovazione tecnologica.
Da sempre interessata al mondo della comunicazione digital, ha lavorato anche come addetta stampa e social media manager di organizzazioni pubbliche e private nazionali e internazionali, soprattutto in ambito culturale.
rivoluzione digitale, deep learning, luca tomassini, Il grande salto