Ecosistema e fiducia nel cloud, così Salesforce cresce in Italia

Nell’era dei dati – sempre più numerosi e importanti per il business delle aziende – la corretta tutela delle informazioni è fondamentale. Ma, soprattutto tra le imprese di piccole dimensioni, spesso è difficile far accettare che il dato esca dai confini dell’azienda per essere gestito in cloud. La soluzione consiste in un cambio di mindset che va nella direzione della fiducia verso chi si occupa di custodire le informazioni aziendali.

Proprio la fiducia (in inglese “trust”) è uno dei quattro valori condivisi tra gli stakeholder di Salesforce, leader mondiale nei sistemi di Customer relationship management (CRM) e nel cloud computing, come spiega Federico Della Casa, Country Leader per l’Italia di Salesforce: “Quello della tutela del dato è un tema etico di grande importanza che necessita di un meccanismo di delega e fiducia”. 

Gli altri valori promossi da Salesforce, oltre a trust, sono customer success (il successo dei clienti e il rinnovo della loro fiducia), innovation (cambiamento continuo e nuove funzionalità) ed equality (i dipendenti dell’azienda dedicano l’1% del loro tempo, pari a 56 ore, ad attività di volontariato mentre l’azienda effettua apposite donazioni a società no profit).

Secondo Della Casa, anche nel mondo delle PMI oggi “sta scemando il timore del cloud”. Ciò è dovuto a tre motivi principali: “Il primo è il Regolamento Generale europeo sulla Protezione dei Dati (GDPR) che ha aiutato a trasmettere sicurezza riguardo al trattamento delle informazioni”.

Il secondo motivo “è la reputazione di Salesforce, che da oltre 20 anni gestisce i dati in modo adeguato”. Per la multinazionale con sede negli Stati Uniti la parola d’ordine è “truth”, cioè “verità”. Questo significa “organizzare le informazioni in modo chiaro, trasparente, olistico ed efficace lungo tutto il processo, dalla prevendita alla vendita fino al post vendita”.

C’è poi un terzo motivo che contribuisce all’ingresso del cloud nel mondo delle PMI: “Da quello che vediamo sul mercato, è in atto un cambiamento a livello culturale tra le aziende, che comprendono sempre di più l’importanza della digitalizzazione per la loro crescita”.

Federico Della Casa, Country Leader per l’Italia di Salesforce

Crescita esponenziale in Italia

Tra i 1.400 clienti di Salesforce in Italia, molti sono PMI. Per andare incontro a queste aziende, la società ha scelto la via della “democratizzazione” degli applicativi per quanto riguarda costi e dimensioni. L’Italia, in particolare, è il Paese che ha incrementato maggiormente la crescita a livello mondiale in termini di fatturato tra il 2019 e il 2020 (il fatturato globale è pari a 17,1 miliardi di dollari).

Inoltre in Italia i dipendenti sono aumentati del 41% nell’ultimo anno e l’ecosistema dell’azienda nel nostro Paese è quello che è cresciuto maggiormente in Europa. In generale, i mercati di riferimento di Salesforce sono Utility, Manufacturing, Retail-Fashion, Finance (in Italia anche la Pubblica amministrazione) per i quali l’azienda propone soluzioni cloud a seconda delle diverse Industry.

La formazione è la chiave del successo

L’ecosistema di Salesforce è formato da partner che vanno dal mondo della consulenza alle startup e le università, con il fine di colmare il gap di competenze digitali in Italia. Ne è un esempio il Salesforce Developer Bootcamp, il percorso di formazione interamente dedicato alla tecnologia cloud di ultima generazione, che dal 2017 Salesforce promuove grazie alla collaborazione fra l’Università degli Studi di Napoli Federico II e Deloitte Digital nell’ambito della Academy DIGITA (Digital Transformation & Industry Innovation Academy).

Le competenze Salesforce sono tra le più richieste dalle imprese italiane. Ne ha dato evidenza anche LinkedIn, la rete professionale online più grande al mondo, che alla fine del 2019 ha inserito il Salesforce Consultant al secondo posto della classifica delle figure professionali più ricercate in Italia negli ultimi quattro anni.

Le iniziative lanciate negli ultimi due anni hanno portato complessivamente alla formazione di oltre 500 studenti che poi in maniera diretta o indiretta sono entrati a far parte dell’ecosistema. Ciò consente di alzare il livello delle competenze e dare risposte a livello occupazionale.

Nell’ambito della formazione continua, poi, Salesforce offre una soluzione al problema dello skill gap con Trailhead, la piattaforma per l’apprendimento online tramite cui l’azienda mette a disposizione, in parte gratuitamente, migliaia di ore di corsi che riguardano l’evoluzione digitale e organizzativa. L’obiettivo è proprio quello di abbattere le barriere all’ingresso e offrire a tutti pari opportunità di accedere ai posti di lavoro legati alla digitalizzazione.

digitalizzazione imprese, cloud, salesforce


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Gabriele Perrone

Gabriele Perrone, giornalista professionista con oltre 10 anni di esperienza, è redattore della casa editrice ESTE. Nel corso della sua carriera ha lavorato per importanti gruppi editoriali, dove ha maturato competenze sia in ambito redazionale sia nelle pubbliche relazioni. Negli anni si è occupato di economia, politica internazionale, innovazione tecnologica, management e cultura d'impresa su riviste cartacee e giornali online. Ha presentato eventi e ha moderato tavole rotonde con protagonisti manager di aziende di fronte a professionisti di vari settori in location di alto livello. Tra le sue esperienze lavorative precedenti, ci sono quelle al quotidiano online Lettera43.it e in LC Publishing Group, oltre a numerose collaborazioni con testate italiane e straniere, da Pambianco all'Independent. Laureato in Lettere moderne presso l'Università degli Studi di Milano, ha conseguito un postgraduate diploma alla London School of Journalism.

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