Gestire il cambiamento partendo dalla sala macchine
Le nuove frontiere tecnologiche hanno innescato una vera e propria rivoluzione nel mercato dei servizi digitali. Questa rapida trasformazione ha avuto un forte impatto sul mondo del lavoro e ha generato importanti variazioni nella natura delle imprese. Per determinare un cambiamento efficace è necessario però che l’innovazione tecnologica sia accompagnata da una progettazione concreta, che sappia sfruttare al meglio i sistemi digitali più avanzati. Lo sostiene Eugenio Nunziata, Adjunct Professor di Project Management all’Università Luiss, Senior Advisor di numerose aziende e istituzioni pubbliche e curatore del libro Governare la trasformazione digitale (Luiss University Press, 2021). Il testo affronta il tema del processo di transizione delle aziende verso le nuove tecnologie, offrendo al lettore una guida per affrontare il cambiamento.
Un percorso descritto e analizzato a partire dalle storie di chi ha vissuto questa esperienza in prima persona all’interno di una grande organizzazione, per esempio: un Chief Information Officer (CIO), il suo team manageriale, gli advisor professionali e i team manager delle aziende partner nella consulenza IT. L’approccio è quello dell’analisi dei sistemi socio tecnici, cioè l’analisi congiunta del sistema tecnico e di quello sociale in interazione tra loro nel sistema di produzione.
“Questo studio è orientato verso il cambiamento concreto del modello organizzativo o di sue rilevanti proprietà. La ricerca produce come output un cambiamento dell’organizzazione, un percorso di comunicazione e diffusione, un percorso di apprendimento e un prodotto scientifico rilevante”, scrive nella prefazione Federico Butera, Professore Emerito di Scienze dell’Organizzazione all’Università di Milano Bicocca e Università di Roma Sapienza, nonché membro del comitato scientifico di Sviluppo&Organizzazione, la più longeva e prestigiosa rivista scientifica italiana di organizzazione aziendale e Risorse Umane, edita da ESTE.
Dall’empowerment organizzativo alla governance dei dati, dal digital turnaround all’importanza della leadership, quindi, il volume mostra come attuare la progettazione integrata di tecnologie, organizzazione, lavoro e competenze. Il percorso di cambiamento è raccontato anche dalla prospettiva di chi sta in sala macchine, cioè il ‘cuore’ di un’azienda. “È solo dalla sala macchine che può emergere la consapevolezza di iniziare a utilizzare la leva della tecnologia, per innescare un processo di trasformazione digitale la cui finalità non deve essere solo quella di innalzare il livello di servizio reso ai clienti, ma soprattutto di giungere a un modello di funzionamento organizzativo sostenibile in termini di costi e di riduzione di risorse”, scrive il curatore nella presentazione del libro.
Il messaggio è destinato al management impegnato in percorsi di cambiamento organizzativo, con l’intento di offrire l’opportunità di guardarsi allo specchio e di confrontarsi con le storie raccontate. Che non sono solamente le esperienze di aziende eccellenti, ma anche insuccessi da cui apprendere, perché secondo gli autori non ci può essere una scienza organizzativa se non a partire dallo studio degli sbagli commessi.
Elisa Marasca è giornalista professionista e consulente di comunicazione. Laureata in Lettere Moderne all’Università di Pisa, ha conseguito il diploma post lauream presso la Scuola di Giornalismo Massimo Baldini dell’Università Luiss e ha poi ottenuto la laurea magistrale in Storia dell’arte presso l’Università di Urbino.
Nel suo percorso di giornalista si è occupata prevalentemente di temi ambientali, sociali, artistici e di innovazione tecnologica.
Da sempre interessata al mondo della comunicazione digital, ha lavorato anche come addetta stampa e social media manager di organizzazioni pubbliche e private nazionali e internazionali, soprattutto in ambito culturale.
Governare la trasformazione digitale, Eugenio Nunziata, Luiss University Press