Giovane e del Nord: l’identikit delle aziende più innovative
Innovazione e digitale si confermano elementi chiave per affrontare la ripartenza. In Italia c’è ancora molta strada da fare. Ma, per rispondere in maniera efficace alla crisi, è necessario ripensare strategie e processi produttivi. Grazie alla partnership tra Parole di Management e Cribis, società del gruppo Crif e parte del Dun & Bradstreet Worldwide Network, l’alleanza tra fornitori locali di business information, è possibile avere un quadro definito dell’attitudine digitale delle aziende italiane.
Tra i parametri individuati, gli investimenti in Digital marketing e Trasformazione digitale, quanto e come l’impresa utilizza il canale Internet per il proprio business, l’efficacia del sito e delle attività di ecommerce. Secondo i dati, solo il 5,9% si distingue per l’elevata attitudine digitale: nel 70% dei casi si tratta di aziende che hanno fino a 10 dipendenti, oltre la metà sono state fondate dopo il 2000 (59,1%).
Il Trentino Alto Adige è la regione con la percentuale più elevata di aziende vocate al digitale sul totale delle imprese del territorio (8,4%); seguono Veneto (7,6%), Friuli Venezia Giulia e Lombardia (entrambe a 7,4%). Fanalino di coda per digital attitude, le imprese di Calabria (2,6%), Molise (2,8%) e Basilicata (3,2). A livello di province, il primato va a Trento e Rimini, entrambe con il 9,1% di realtà a forte vocazione digitale sul totale delle imprese presenti sul territorio. Ben piazzate anche Lecco (8,8%), Vicenza (8,5%), Bologna (8,3%) e Padova (8,2%).
Cribis ha misurato anche il livello di innovazione delle imprese, tenendo conto di diversi criteri: dallo sviluppo di brevetti innovativi all’approccio smart al business, dagli investimenti in ricerca e sviluppo all’attività di export. Ne emerge un identikit di aziende giovani (il 63% è stato fondato dopo il 2000) e situate al Nord (65%). La classifica regionale vede in prima posizione la Lombardia (13,1%), seguita da Trentino Alto Adige (9,9%) e Veneto (9,4%). Subito sotto il podio il Lazio (8,3%), che precede di misura l’Emilia Romagna (8,2%). Le regioni con più bassa concentrazione di aziende innovative sono la Calabria (1,9%), il Molise (2,2%) ed ex aequo Sicilia e Basilicata (2,6%).
Sul fronte merceologico, attitudine digitale e livello di innovazione premiano le imprese dei servizi, dell’industria e produzione e del commercio al dettaglio. Tra i micro-settori, le più digitali e innovative sono le aziende che operano nei servizi commerciali e nella programmazione per computer e produzione di software.
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Giornalista professionista dal 2018, da 10 anni collabora con testate locali e nazionali, tra carta stampata, online e tivù. Ha scritto per il Giornale di Sicilia e la tivù locale Tgs, per Mediaset, CorCom – Corriere delle Comunicazioni e La Repubblica. Da marzo 2019 collabora con la casa editrice ESTE.
Negli anni si è occupata di cronaca, cultura, economia, digitale e innovazione. Nata a Palermo, è laureata in Giurisprudenza. Ha frequentato il Master in Giornalismo politico-economico e informazione multimediale alla Business School de Il Sole 24 Ore e la Scuola superiore di Giornalismo “Massimo Baldini” all’Università Luiss Guido Carli.
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