Giovani laureati, pochi e disoccupati
Le ultime analisi condotte da Eurostat sul rapporto tra istruzione e mondo del lavoro confermano le difficoltà del sistema italiano. L’ultimo report sul tema pubblicato dall’istituto di ricerca europeo è, su questo fronte, impietoso: il quadro che ne risulta è quello di un’Italia dove il sistema educativo e quello lavorativo non riescono a comunicare e a rispondere alle rispettive esigenze, soprattutto se confrontati con quelli dei partner europei. Lo studio evidenzia, nello specifico, un problema cronico nel passaggio dagli studi universitari al mondo del lavoro per gli under 35. Il dato più allarmante è che i neolaureati italiani sono ultimi in Europa per ingresso nel mondo del lavoro dopo la conclusione degli studi. Nel 2023, l’Italia si è classificata all’ultimo posto, a livello comunitario, per il tasso di occupazione di uomini e donne fino a tre anni dalla laurea. Eurostat definisce i “neo-laureati” come tutti gli individui di età compresa tra i 20 e i 34 anni che hanno completato gli studi negli ultimi 1-3 anni.