Feedback

I feedback positivi fanno bene all’ego (e alla retention)

Le imprese Usa perdono circa 20 milioni di dollari ogni 10mila collaboratori a causa di un ambiente di lavoro stressante, che genera lo stato di burnout. A dirlo è uno studio realizzato dalla società di ricerca Gallup condotto su oltre 12mila persone: la ricerca, citata in un articolo della testata HR Drive, evidenzia, però, che per arginare il fenomeno sarebbe necessario che i manager fornissero, con maggiore frequenza, feedback positivi alle persone.

Valorizzare il contributo delle persone nel perseguimento degli obiettivi aziendali favorisce, infatti, il benessere degli individui, rendendoli nel lungo termine più gratificati e produttivi. Ciò consente anche di contrastare l’ormai noto fenomeno delle Grandi dimissioni che vede sempre più persone abbandonare il proprio posto di lavoro a causa di ritmi frenetici e relazioni tossiche con i colleghi. Secondo i dati di Gallup chi non matura un adeguato spirito di appartenenza all’azienda ha una probabilità cinque volte più alta di leggere annunci di lavoro, e 12 volte in più di perdere motivazione per le mansioni svolte.

L’insoddisfazione sul lavoro è in crescita 

A dimostrare il crescente stress che le persone percepiscono sul posto di lavoro sono anche i numeri di una ricerca della MIT Sloan School of Management: ogni 10 persone, almeno una ritiene che il proprio posto di lavoro sia tossico. A questi dati si aggiungono quelli di un altro studio realizzato a inizio 2022 dallo stesso team di ricercatori secondo cui un ambiente di lavoro stressante influisce sulla scelta di dare le dimissioni 10 volte di più di quanto potrebbe fare un salario insoddisfacente.

Sulla questione del ‘giusto riconoscimento’ del lavoro svolto, i manager e i loro collaboratori hanno una percezione diametralmente opposta: secondo un altro studio realizzato da Gallup a maggio 2022 su migliaia di dipendenti di aziende negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Europa, i capi riferiscono di valorizzare con frequenza le persone. Nello specifico, i manager sostengono di aver espressamente manifestato la loro soddisfazione diverse volte a settimana. Peccato, però, che i collaboratori smentiscano i dati, perché appena il 40% delle persone sostiene di aver avuto un riconoscimento del proprio lavoro e, oltretutto, appena poche volte all’anno. Ancora una volta la questione resta aperta. Anche se per i manager è arrivato il momento di prendere atto della situazione per contrastare fenomeni come il quiet quitting o le Grandi dimissioni.

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