Manager donna

I vantaggi dell’equilibrio di genere nella leadership

A luglio 2021 il Governo irlandese ha introdotto l’obbligo di rendere pubblico il divario retributivo legato al genere, ovvero la differenza tra il salario medio di uomini e donne per enti e aziende. Con questa decisione l’Irlanda si è così allineata alla vicina Gran Bretagna che aveva reso la divulgazione del cosiddetto gender pay gap un requisito legale già nel 2018.

È bene ricordare che quest’ultimo non va confuso con la parità di retribuzione, che fa riferimento alla paga versata a uomini e donne per svolgere un lavoro di pari valore. Chiedere la parità di retribuzione significa chiedere che persone di sesso diverso siano pagate allo stesso modo se impiegate in mansioni dello stesso tipo o equiparabili, mentre la via per eliminare il gender pay gap è aumentare il numero di donne con un inquadramento professionale più alto, al quale – salvo non subentri una disparità di retribuzione – corrisponde un salario più alto rispetto a posizioni meno qualificate. Un datore di lavoro potrebbe, per esempio, non avere problemi di parità retributiva, ma potrebbe invece sussistere nella sua azienda un divario retributivo di genere.

Verso imprese di maggior successo, sostenibili e redditizie

Il tema è molto di attualità, anche se non sempre è adeguatamente affrontato; tuttavia nelle amministrazioni dei Paesi europei si muove nella macro area della tutela dei diritti umani. Un recente studio dell’agenzia governativa irlandese Enterprise Ireland dedita alle iniziative di sviluppo del mercato interno si è invece concentrato sui vantaggi economici e strategici legati al superamento del divario retributivo: per la società l’aumento nel mondo degli affari del numero di donne nei quadri intermedi e senior e nei Consigli di amministrazione porta a imprese di maggior successo, sostenibili e redditizie.

Secondo gli ultimi dati del Central statistics office, il divario retributivo medio di genere per ora di lavoro in Irlanda è di circa il 14%, più o meno in linea con la media europea (in Italia è pari al 5%). Per molte aziende raggiungere l’equilibrio di genere è un piano a lungo termine, specialmente per quelle in settori tradizionalmente dominati dagli uomini, ma dal punto di vista di Enterprise Ireland concentrarsi sui vantaggi potrebbe essere una buona strategia perché anche le realtà più reticenti inizino a mettere in atto i comportamenti virtuosi che rendono meno ripida la strada verso l’uguaglianza.

Raggiungendo l’equilibrio di genere, ha sottolineato l’agenzia governativa irlandese sul portale del quotidiano Irish Independent, un’azienda ha la possibilità di attingere al 100% del pool di talenti e al 100% del mercato. Inoltre, difendere l’equilibrio di genere può avere un effetto positivo per attrarre e trattenere talenti e, rispetto alla leadership, introduce anche a una maggiore creatività e innovazione grazie alla diversità di pensiero e mentalità e una rinnovata capacità di comprensione dei punti di vista dei clienti. La speranza è che, a ogni modo, anche se di vantaggi non ce ne fossero e appianare il gender pay gap comportasse solo svantaggi, le imprese possano essere tra le protagoniste di una battaglia che va ben oltre i bilanci aziendali.

Fonte: Independent.ie

leadership, Gender pay gap, parità di genere, diversità


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Erica Manniello

Laureata in Filosofia, Erica Manniello è giornalista professionista dal 2016, dopo aver svolto il praticantato giornalistico presso la Scuola superiore di Giornalismo “Massimo Baldini” all’Università Luiss Guido Carli. Ha lavorato come Responsabile Comunicazione e come giornalista freelance collaborando con testate come Internazionale, Redattore Sociale, Rockol, Grazia e Rolling Stone Italia, alternando l’interesse per la musica a quello per il sociale. Le fanno battere il cuore i lunghi viaggi in macchina, i concerti sotto palco, i quartieri dimenticati e la pizza con il gorgonzola.

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