Il benessere organizzativo ci salverà dalla crisi?
Anno bisesto anno funesto. E mai come nel 2020, questo antico detto si è realizzato. La pandemia di Covid-19 ha avuto conseguenze molto gravi sotto diversi punti di vista. Molte aziende hanno dovuto lottare per la sopravvivenza, alcune – purtroppo – vanamente. È cambiato il modo di lavorare e, con esso, le esigenze e i bisogni concreti dei lavoratori. A tal proposito, il welfare aziendale può rappresentare un buon punto di partenza per ricucire gli strappi che l’emergenza sanitaria in alcuni casi ha generato e in altri ha solo contribuito a peggiorare. E, soprattutto, per generare il benessere organizzativo alla base del buon funzionamento delle imprese.
Da alcuni anni, infatti, le imprese stanno implementando misure volte ad aumentare il benessere organizzativo, facendo leva sulla soddisfazione delle necessità dei dipendenti: questa scelta è così diventata a pieno titolo una strategia di Direzione del Personale. Il Covid ha però innescato una crisi profonda, che ha impattato sui business (e sulle risorse economiche), modificando le politiche aziendali e rendendo più complicato implementare misure concrete di sostegno ai collaboratori. Alla luce del ‘nuovo modo di lavorare’ e dell’instabilità degli scenari futuri, dunque, il benessere organizzativo si trasforma e le imprese si trovano costrette a ripensare i piani di welfare.
Già, perché in tempo di crisi il welfare può supportare aziende e lavoratori. Le prime nel coinvolgere i propri dipendenti facendoli sentire parte dell’azienda anche nei momenti più bui; i secondi, invece, nell’affrontare al meglio le proprie attività, sgravandoli dalla gestione di incombenze esterne e facendoli sentire parte di una comunità. Un ‘buon’ welfare, dunque, aiuta a trovare la soluzione ideale agli ostacoli posti dalla quotidianità.
Di welfare come leva per il benessere organizzativo si parla a Wellfeel, l’evento in programma l’11 febbraio 2021, promosso dalla casa editrice ESTE e di cui Parole Di Management è Media Partner. Un incontro online che vede la partecipazione di numerose figure: aziende, player ed esperti si confrontano sull’importanza del welfare nell’affrontare il prossimo futuro.
Vista la situazione di emergenza e l’imposizione del distanziamento sociale, per l’occasione, Wellfeel va in scena come un vero e proprio ‘programma televisivo’ trasmesso dallo studio professionale che da tempo è ospitato all’interno degli spazi di ESTE. Il format garantisce ampio spazio di confronto con il pubblico e di coinvolgimento, attraverso sessioni domanda-risposta e sondaggi istantanei.