Il coaching come strumento di consapevolezza
Quattro generazioni diverse in azienda con una molteplicità di linguaggi, di esperienze e di significati. La popolazione aziendale è sempre più multiculturale e a queste particolarità si aggiunge l’impatto dell’evoluzione dell’Intelligenza artificiale (AI) sulle attività quotidiane. Secondo People Labs, società che offre servizi di formazione e coaching, sono queste le sfide che le aziende devono affrontare nell’immediato futuro: per questo sono sempre più necessari i percorsi di sviluppo delle competenze metacognitive quali la capacità di riflessione, di osservazione e di comprensione.
“In contesti sempre più complessi, il coaching è uno strumento che aiuta le persone ad affinare la capacità di lettura del contesto e di se stessi”, dice Alessandra Paganelli, Managing Director di People Labs. Il coaching costituisce, infatti, un’occasione di riflessione per scoprire le proprie risorse e alimentarle: “Il nostro percorso aiuta ad allineare le dimensioni temporali di passato, presente e futuro. Osservando ciò che appartiene a ieri, la persona disegna il suo futuro iniziando ad agire nel presente”, continua Paganelli.
Per le organizzazioni, il valore di un cammino formativo è proprio la capacità di poter elevare la consapevolezza dell’individuo: “Quando una persona matura la conoscenza delle proprie passioni e capacità, può motivarsi e spronarsi per affrontare la complessità. Per tramutare le riflessioni in risultati e azioni concrete serve, però, un percorso su di sé” è il pensiero della Manager Director di People Labs.
La diffusione del coaching in azienda
A intraprendere i percorsi di coaching non sono solo le figure apicali, ma sempre di più i middle manager e figure operative. Per esempio per i quadri People Labs organizza un percorso di affiancamento nei loro primi 100 giorni di lavoro nel nuovo ruolo: “In questa fase delicata sosteniamo i responsabili così che possano acquisire la consapevolezza delle nuove responsabilità”, argomenta Paganelli.
Nello sviluppare i percorsi formativi, la società di formazione utilizza diversi strumenti, tra cui strumenti di self-assessment a base D-I-S-C : “Con i nostri clienti strutturiamo percorsi continuativi in cui, fissato un unico obiettivo, integriamo il coaching con la formazione e altre metodologie”. Normalmente un percorso è strutturato in otto incontri, dove il primo è dedicato alla definizione degli obiettivi e l’ultimo alla restituzione dei risultati.
Per iniziare il cammino di analisi serve la disponibilità della persona a mettersi in discussione e, visto l’allargamento dello strumento a tutte le sfere aziendali, questa prospettiva proattiva si sta diffondendo: “La nostra esperienza dimostra che i collaboratori apprezzano la possibilità di intraprendere un progetto di coaching, perché è calibrato sulle loro esigenze, su quello che possono esprimere e su come possono diventare più protagonisti delle loro vite”, conclude Paganelli.
Alessia Stucchi è giornalista pubblicista. Laureata in Lettere Moderne in triennale e in Sviluppo Economico e Relazioni Internazionali in magistrale. Nel 2023 ha vinto il Premio America Giovani della Fondazione Italia Usa che le ha permesso di conseguire il master Leadership per le relazioni internazionali e il made in Italy. Nel tempo libero si dedica alle camminate, alla lettura e alle serie tivù in costume.
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